TUTTO È PERSO SENZA DI TE||Cameron Dallas[IN REVISIONE]

8

Odio avere una bella domenica rilassante per poi ricominciare tutto il lunedì. Mi lavo e mi metto dei leggins neri, una felpa lunga verde mare molto chiaro e un paio di vans dello stesso colore della felpa. Quando vedo Amber sento un colpo al cuore, mi fa male vederla così ferita e triste, giuro che oggi Zac me la pagherà. Le prime 3 lezioni erano veramente odiose tranne educazione fisica a prima ora. Quando suona la campana del pranzo poso nel mio armadietto tutte le cose che non mi servono, ignoro completamente Amber e Tracee e vado subito a cercare quel bastardo di Zac. Cammino a passo veloce verso il giardino. È con i suoi amici e sto per avvicinarmi, quando Cameron si piazza proprio davanti a me.

"Che vuoi? Sono di fretta" sbraito
"Bel buongiorno!"
"Senti non ho tempo da perdere lasciami passare"
"Come mai sei di fretta?"
"Non ti riguarda. Adesso mi fai passare?"
"No, se non mi dici perchè sei così di fretta"
"Devo andare in giardino perchè devo incontrare il mio...."
"Il tuo?..."chiede alzando un sopra ciglio.
"Il mio... ragazzo, mi deve dire una cosa importante"
"Ah... si? E chi sarebbe"cambia volto e sembra serio.
"Ehm.... Elvis, adesso mi fai passare?"
"Aspetta? Cosa? Da quanto state insieme?"
"Da sempre. Mi fai passare?"

Si volta dandomi le spalle per poi sparire arrabbiato. In lontananza vedo Zac, dato che se ne sta andando gli corro dietro, lo afferro per la maglietta e lo porto nello stanzino del bidello.

"Ma che cazz... Ashlee che vuoi?"
"Davvero? Ma chi cazzo ti credi di essere?"
"Scusami non so di che cosa tu stia parlando io non ho fatto niente sei tu che mi hai trascinato qui dentro"
"TU HAI LASCIATO MIA SORELLA PER SCOPARTI UN'ALTRA!"
"Calmati. L'ho lasciata per il suo bene"
"Per il suo bene?! Non fa altro che piangere dalla mattina alla sera le hai distrutto il cuore"
"Ascolta Ashlee, ci sono cose che non capiresti e che non puoi sapere"
"Cose che non posso sapere?. Ti dico io cosa so, che sei un bastardo coglione e ti approfitta delle ragazze"
"Ashlee, io amo tua sorella e non sono mai stato con una ragazza per così tanto tempo, 4 mesi sono tanti"
"Col cavolo Zac. Tu le hai distrutto il cuore e io adesso, ditruggerò te" so che può sembrare la cosa più stupida da dire, ma fosse l'ultima cosa che farò nella mia vita, io gli rovinerò la vita, dovrà soffrire quanto ha sofferto Amber.

Esco dallo stanzino e vado a mensa, prendo da mangiare e vado per sedermi ma vengo fermata da Cameron che mi si piazza davanti. Ma che diavolo vuole?

"Perchè mi prendi per il culo?"
"Cosa?" Chiedo confusa.
"Elvis mi ha detto che non è il tuo ragazzo" merda..
"Non volevamo far girare la notizia"
"Certo come no. Se c'è una cosa che non sopporto delle persone sono le bugie"
"E quindi?"
"Lascia stare. Vieni siamo seduti tutti insieme"
"Tutti insieme?"
"Vieni"

Lo seguo senza esitare e vedo seduti in un tavolo: Amber,Tracee,Elvis,Daniel,Zac e Justin. Zac mi guarda e mi sorride, ma lo ignoro, guardo Amber e mi guarda come dire 'perchè ti ha sorriso?'. Mi siedo in mezzo a Cameron e Tracee dato che l'unico posto rimasto era quello, iniziamo tutti a mangiare e l'unico che riesce a rompere il ghiaccio è Daniel.

"Che noia...il gatto vi ha mangiato la lingua?"
Continuiamo a mangiare e nessuno dice niente.
"Ragazzi seriamente cosa avete?"
"Niente Daniel perchè rompi sempre?" Dice Cameron
"Cam non è da te non parlare quando ci sono ragazze"
"Vaffanculo" risponde sempre nel suo modo elegante.
"Grazie! Sei sempre simpatico"
"Allora Elvis,  Ashlee mi ha detto che adesso state insieme. È vero?" dice Cameron con tono arrogante.
Tossisco e rivolgo un occhiata ad Elvis, come per dire 'ti prego menti'.
"Ehm... si, stiamo insieme da... 2 settimane" per fortuna ha capito il mio sguardo e mente, ma adesso c'è un altro problema. Tracee e Amber.
"Ah..." risponde Cameron.
"MA QUANDO PENSAVATE DI DIRMELO!?"urla Tracee stra contenta. Cazzo.

Gli rivolgo il sorriso più finto che abbia mai fatto e l'abbraccio. Quando esco da scuola vado verso la macchina di Amber ma qualcuno mi tira per il polso e mi trascina in un angolo.