Nota importante dell'autrice: questo è l'ultimo capitolo, penso solo che sia il momento perfetto per concludere questo libro. Grazie a tutti quelli che hanno letto questo libro, chiedo scusa se pensate che sia troppo breve ma non ho mai avuto intenzione di renderla una fan fiction lunga, preferivo una storia corta. Scriverò sicuramente un epilogo che uscirà molto probabilmente questa notte, e se è un'idea che avrà successo allora potrei anche pensare di scrivere un sequel. Vi amo tutti xx
Joshua: sono arrivato adesso
Mia: sarò lì in cinque minuti.
Joshua: non vedo l'ora di vederti
Mia: anche io, non vedo l'ora di vederti.
Joshua respira l'aria californiana non appena esce dall'aeroporto. Si trova vicino alle porte, la sua valigia nera affianco a lui e il suo cellulare incollato ermeticamente alla mano.
Dire che sia eccitato di vedere Mia è dire poco. Durante tutto il viaggio in aereo si stava immaginando i loro incontri nella sua mente, provando anche cosa avrebbe dovuto dirle, ma ora non ha più piani, vuole solo rivederla.
L'ultima volta che aveva visto Mia era stato in un anonimo supermarket alla periferia di Los Angeles. Lei stava cercando di arrivare allo scaffale delle sue barrette di cioccolato preferite (quelle con cui Joshua le aveva riempito il cesto regalatole al suo compleanno), ma data la sua bassezza non riusciva a raggiungerle.
Lui ricorda di essersi trovato dietro di lei e di aver raggiunto quel punto, recuperando con facilità la cioccolata. Si ricorda pure dell'espressione stampata sul viso di lei quando si era girata e aveva visto chi l'aveva aiutata. Le sembrò contemporaneamente grata ed irritata, il che causò in lui una risatina.
"Grazie" aveva borbottato lei, prendendo con imbarazzo la baretta dalla mano di lui.
"Ci si vede, Mia" aveva sorriso lui, sapendo che quella era stata l'ultima volta che l'avrebbe vista per un periodo di tempo forse estremamente lungo.
Sorride a quel ricordo, sembrando probabilmente strambo alle persone che lo circondano. Se ne resta in piedi a guardare fra la folla, notando immediatamente una ragazza che non passa affatto inosservata: Mia.
Indossa un maglione grigio di qualche taglia di troppo e dei jeans azzurri, qualcosa che di solito si metteva sempre e di cui Joshua si ricorda molto bene. I suoi capelli sono disordinatamente legati in una crocchia, ma in qualche modo, agli occhi di Joshua, Mia riesce a sembrare la persona più aggraziata che sia mai esistita in questo pianeta.
Anche da una certa distanza, Joshua può ben dire che lei sia leggermente cambiata. Il suo trucco è diverso, si è alzata un poco, ed i suoi lineamenti facciali sono notevolmente maturati. Inoltre, i suoi capelli ora sono tinti di una tonalità di viola eccentrico.
Mia passa in rassegna la folla e quando i suoi occhi si posano finalmente su Joshua, si blocca. Lo fissa per qualche attimo e lui fa lo stesso, entrambi assorbendo la presenza dell'altro.
Anche Joshua è cambiato, pensa Mia. È diventato molto più alto, i suoi occhi sembrano più larghi e più brillanti di come erano una volta, e il suo stile è cambiato da magliette nere e scarpe da ginnastica grige a maglia bianca e pantaloni neri.
Dio, le è mancato così tanto. E Dio, anche a lui lei è mancata tantissimo.
Quasi all'unisono, camminano entrambi attraverso la folla di gente. Il tempo sembra essersi fermato, e il mondo attorno a loro sembra essere scomparso. E quando si ritrovano finalmente faccia a faccia, a un'esigua distanza, Joshua è il primo a muoversi e ad abbracciarla stretta.
La stringe fortissimo, le sue braccia avvolte saldamente attorno al suo corpo, così come usava fare un tempo. Lei seppellisce la sua testa nella sua spalla, ora la sua altezza è perfetta per farlo e lei sente delle minuscole lacrime pizzicarle gli occhi.
Così tante emozioni si fondono in una sola non appena si abbracciano per la prima volta dopo tre anni. Anche da quando si erano separati c'era sempre stata una sensazione di vuoto nei cuori di entrambi. Ma adesso, sembra che quello spazio sia stato riempito.
"Oh mio Dio, Mia" farfuglia Joshua, posando le labbra sulla parte superiore della testa di lei e baciandola ancora e ancora.
Lei afferra la parte posteriore della maglietta di lui mentre le lacrime scaturiscono senza sosta dai suoi occhi.
Infine, dopo un abbraccio che sembra essere durato anni, si separano e si guardano semplicemente l'uno negli occhi dell'altra. Joshua solleva il braccio e asciuga la guancia di Mia col pollice, ridacchiando allo stato in cui si trovano entrambi.
"Mi sei mancato così tanto" sussurra Mia afferrando le sue spalle, spingendo il ragazzo verso di lei e facendo coincidere le loro labbra.
Non si baciavano da anni ma, in qualche modo, quella sensazione appare così naturale ad entrambi.
E mentre le loro labbra si muovono lentamente e con lo stesso ritmo, Joshua riesce solamente a pensare a quanto sia stato fortunato per il fatto che Mia avesse ancora lo stesso numero. Se lo avesse cambiato, lui non le avrebbe mai mandato quei messaggi e non avrebbe mai risentito di nuovo la sua voce. Ma Mia aveva ancora quel numero, e Joshua non poteva che sentirsi grato e fortunato per quello.
Nemmeno tre anni possono distruggere un amore. Niente può farlo. Non c'è legame più forte.
"Ti amo" le sussurra Joshua, non appena si separano l'uno dall'altra quasi senza fiato.
"Ti amo anch'io, Joshua Hong. Grazie per aver deciso di mandarmi quei messaggi".
STAI LEGGENDO
Messages || Joshua Hong
FanfictionDove un ragazzo solitario messaggia una ragazza che, dopo tre anni, prova ancora un inflessibile rancore nei suoi confronti. ATTENZIONE! Questo libro non appartiene a me, io l'ho solo tradotto in italiano. Tutti i diritti per la storia originale son...