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Mia: sei sveglio?

Joshua: adesso sì

Mia: posso chiamarti per favore?

Joshua rilegge il messaggio di Mia, sorpreso dalla sua domanda. Gli manca la sua voce così tanto che non esita a rispondere.

Joshua: sicuro

Quando vede la id di Mia lampeggiare sullo schermo del suo cellulare, Joshua si immobilizza per pochi secondi. Cosa le dirà Mia? Il ragazzo scuote la testa e clicca sul pulsante "rispondi", avvicinando lentamente il cellulare al suo orecchio.

"Pronto?" chiede lievemente la voce di mia, il suo accento che è un miscuglio fra californiano e bostoniano è musica per le orecchie di Joshua.

Tira un sospiro d'emozione che non riesce nemmeno a decifrare. Sollievo, felicità, forse?

"Mia" sospira Joshua, un largo sorriso involontariamente tirato fra i suoi lineamenti stanchi.

"Come stai? Scusa se ti ho svegliato, i fusi orari sono una tale barriera".

Joshua scuote la sua testa anche se lei non può vederlo. "Non mi hai svegliato" mente poi, "e comunque sto bene, molto bene, effettivamente. Tu?"

"Ti è cambiata la voce" Mia ridacchia quasi senza emozione, evitando completamente la sua domanda "Per quanto tempo hai vissuto in Corea?"

"Due anni. Mi sorprende che tu non ne abbia sentito parlare. Le notizie al giorno d'oggi volano"

"Volevo che me lo dicessi tu"

"Non pensavo che volessi saperlo"

"Certo che avrei voluto saperlo. Pensavo ti fossi trasferito a New York, come avevi sempre detto che avresti fatto"

"Beh, ho vissuto lì per circa un mese. Ma i miei hanno voluto trasferirsi in Corea e così io li ho seguiti"

"Mi sei davvero mancato molto"

Joshua fa una pausa, insicuro su che cosa risponderle. Certo, anche a lui Mia è mancata, un sacco, in effetti, ma se provasse a dirglielo, le sue parole le suonerebbero tristi e imbarazzanti.

Ma a lui non importa.

"Mi manchi che tu, Mia, non ho mai smesso di amarti"

Messages || Joshua HongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora