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29 dicembre 2015

Dopo aver trascorso il Natale con i suoi parenti e quasi ogni giorno assieme a Mia, era arrivato il momento per Joshua di ritornarsene a casa in Corea. Durante tutto il mese in cui lui aveva alloggiato lì, i due erano diventati inseparabili, esattamente come lo erano stati un tempo. Era strano, effettivamente, il modo in cui si comportavano, come se non fossero mai stati lontani l'uno dall'altra per tre anni.

Ma la vita di Joshua era in Corea, e sebbene volesse veramente restare, doveva andare. Non smisero mai di messaggiarsi, tuttavia, e non persero mai i contatti.

Il 29 dicembre, Joshua ricevette un messaggio che non si sarebbe mai aspettato.

Mia: ci sono novità...

Mia: sono incinta.

Poche settimane prima, Mia aveva trascinato Joshua ad una festa tenuta da un amico del college. E dire che entrambi avevano bevuto un sacco era forse un eufemismo.

Quando si svegliarono in un letto che non era il loro, senza vestiti e confusi, entrambi fecero due più due. Non era la prima volta che l'avevano fatto insieme, ma era comunque strano per entrambi.

E ora, mentre Joshua fissa incredulo il suo schermo ancora rotto del cellulare, migliaia di pensieri si fanno strada nella sua mente.

Joshua: è mio?

Mia: certo che lo è, me lo chiedi pure?


18 gennaio 2016

Joshua scende dall'aereo, ed esala dalle sue labbra un sospiro di sollievo ma anche di nervosismo. Sono passate solamente poche settimane da quando ha visto Mia l'ultima volta, ma è mille volte più nervoso.

Quando Joshua aveva scoperto di aver messo incinta Mia, lo aveva immediatamente detto a sua madre per chiederle un consiglio. Quest'ultima gli comprò un biglietto aereo di sola andata per Los Angeles e gli disse che era necessario che andasse lì per Mia e per il bambino.

Joshua sapeva che sua madre le sarebbe mancata molto, ma pochi giorni dopo lei gli disse che anche lei stava pianificando di trasferirsi definitivamente in California, per stare con la sua famiglia. Tutto sembrava andare bene per lui.

"Ciao, Mia" Joshua sorride non appena vede la familiare piccola ragazza aspettarlo presso l'area di raccolta bagagli.

Indossa una semplice maglietta che mostra un minimo segno di gonfiore. Tutti lo farebbero passare come un gonfiore di stomaco ma Joshua conosce Mia dentro e fuori, e quella non è sicuramente la sua normale forma.

"Joshua" gli sorride lei, sollevata nel vederlo.

E proprio come l'ultima volta si abbracciano per quelli che sembrano anni.


5 settembre 2016

"Solo un'altra spinta" la incoraggia l'infermiera. "È quasi fuori"

Mia cerca di spingere più forte possibile, la sua mano che sta praticamente interrompendo la circolazione sanguigna di Joshua.

Strilla un'ultima agonizzante volta e poi una sensazione di improvviso sollievo prende il suo possesso, seguita da un debole pianto del loro bimbo.

Dopo aver tagliato il cordone ombelicale, l'infermiera le porge il suo bambino gentilmente. Mia lo prende fra le braccia, stringendoselo forte al petto. Esamina i suoi lineamenti così carini e piccoli, ed è amore a prima vista.

"È così bello" sussurra e guarda su, vedendo il suo ragazzo in lacrime stare in piedi su di loro.

"Lo è" concorda lui prima di protendersi in avanti e baciare la fronte di Mia.

"Sei stata davvero brava"

"Vuoi tenerlo in braccio?" chiede Mia, e lui annuisce immediatamente.

Joshua solleva con cura il piccolo bambino e gli tiene la testa usando la sua mano che è praticamente grande il doppio. Si protende in avanti e gli bacia il piccolo nasino, le sue stesse lacrime che cadono lievemente sulla pelle del bimbo.

"Benvenuto al mondo, piccoletto" sussurra con adorazione nei suoi occhi.

Getta uno sguardo su Mia che sembra esausta ma allo stesso tempo bellissima, e poi di nuovo al suo piccolo bambino. E non può fare nient'altro che pensare "adesso sono l'uomo più fortunato del mondo"


Nota dell'autrice; è finito! Grazie a tutti per aver letto, votato e per i vostri amabili commenti.

Per favore fatemi sapere se sareste interessati ad un sequel :)

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