|| Chapter 7 ||

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Erano giorni che Luke non vedeva Pyper dopo la ricezione di quella lettera.

Pyper gli aveva raccontato uno dei suoi segreti più profondi e sconosciuti; lo aveva fatto senza una ragione precisa e scrivendola aveva avvertito una profonda paura attanagliarle la mente.

Mettersi segreti su carta non era la cosa migliore per Pyper, né tantomeno se quei segreti sarebbero finiti nelle mani di qualcuno, nelle mani di Luke ormai visto come uno sconosciuto.

Luke aveva intuito quelle sue sensazioni leggendo soprattutto le ultime righe.

Povera Pyper.

Non poteva immaginare che Luke si stava avvicinando sempre di più a lei dal punto di vista emotivo e che non avrebbe mai potuto farle un torto. Tutte quelle vicende, quella confidenza, quella fiducia nell'aprirsi a Luke, aveva fatto sì che quest'ultimo si avvicinasse a lei inconsapevolmente.

Infatti, guardandola lui non percepiva più quel sentimento ostile che lo portava ad un immediato allontanamento.

No.

Guardandola riusciva a sostenere il suo sguardo, a provare a leggere tutto ciò che covava.

Ancora non era stato in grado di cogliere tutte quelle percezioni, ma aveva fatto grandi passi in avanti: la stava cercando.

Dalla rivelazione ricevuta da lei medesima, Luke aveva voluto cercarla per avere un ulteriore confronto... non c'era riuscito. Non riusciva mai ad incontrarla.

A menda non era in grado di scorgerla fra la folla, nei diversi tavoli o alle lezioni che frequentava: Pyper non c'era mai.

Che si fosse assentata?

Che avesse deciso di ritirarsi all'improvviso da scuola?

Doveva saperlo e l'unico modo per ottenere delle informazioni era parlando con persone che le stavano accanto... ma chi?

Non voleva assolutamente avere a che fare con Terence, sapeva che quell'idiota era pericoloso, ma non voleva nemmeno parlare con tutti gli amici ignoranti che la circondavano. Non c'era dunque alcun modo per avere notizie certe su di lei senza implicare nessuno; perfino i social sembravano essere morti riguardo la sua assenza.

Nessuna notizia, nessuna foto, nessun aggiornamento, nessuno stato.

Scomparsa letteralmente.

Per tutto il giorno, si mostrò assorto, perso nei pensieri più remoti e inconsci: voleva sapere che fine avesse fatto Pyper.

Adam, un suo caro amico, si accorse del suo comportamento insolito e azzardò chiedendo: - Cosa ti passa per la mente, Luke?

-        Pyper Finch – rispose il giovane dopo qualche istante di esitazione senza guardarlo negli occhi.

-        Alla Finch?! – esclamò esterrefatto Adam – Cosa ha combinato stavolta? – chiese prontamente poi ipotizzando un dispetto.

-        Nulla – mentì Luke – È solo che non la vedo in giro da un po' e mi chiedevo che fine avesse fatto – concluso guardandolo intensamente, come se lui avesse le risposte che cercava.

-        Non ne ho idea – rispose il ragazzo alzando le mani in segno di reso, poi aggiunse – Ma qualunque fine sia, spero duri molto, perché in giro c'è pace assoluta – e scoppiò a ridere.

Il giovane sospirò alzando gli occhi al cielo: era incredibile come Adam potesse odiarla senza che gli facesse nulla. Lui, in fondo, non aveva mai avuto modo di conoscere Pyper, né di parlarle o altro: la detestava e basta.

Bizzarro pensare certe cose, quando fino a qualche giorno prima, anche lui aveva pensato a certe cose.

-        Suvvia, Luke. – disse Adam attirando la sua attenzione – Non preoccuparti per lei, la stronzetta verrà sicuramente alla festa di Bea stasera – e dopo quell'informazione si alzò e andò via.

Udendo quelle parole, il giovane si sentì come risollevato moralmente: non aveva pensato al fatto che Bea avesse deciso di organizzare una festa spettacolare quella sera e che Pyper, certamente, vi avrebbe preso parte.

***

Luke, come previsto, alla festa di Bea ritrovò Pyper.

La notò da subito ferma su quel vialetto: era incantevole.

Il corpo esile si ergeva su delle vertiginose scarpe color sabbia, e calzava, differentemente da come faceva a tutte le solite, un abito lungo e velato, etereo, di una tonalità rosa cipria; i capelli erano lisci e tirati indietro solo sulla parte superiore; il trucco metteva in risalto quella bellezza che Luke aveva sempre tentato di ignorare. Ma ciò che attirava immediatamente erano quei suoi grandi occhi dipinti di un corposo e meraviglioso azzurro.

Sarebbe rimasto lì a guardarla per molto altro tempo ancora, ma Bea, intenta a chiacchierare con Pyper, si accorse di Luke e lo chiamò a gran voce: - Luke!

Tutte le ragazze che lo circondavano, si voltarono verso di lui come se prima non lo avessero notato; l'unica che non lo aveva davvero notato fin dall'inizio fu Pyper, la quale si voltò nella sua direzione e vedendolo si pietrificò.

Un tuffo al cuore. Era così strano ritrovarlo intento a fissarla, come se lì intorno non ci fosse nient'altro di interessante se non lei.

Pyper si sentì a disagio, avrebbe voluto parlare con lui davvero... eppure aveva come la certezza che se avesse anche solo tentato a raccontare a voce tutto ciò che aveva messo per iscritto, la voce le sarebbe morta in gola.

Lo vide avanzare e gli permise di scorgere la propria espressione confusa e quasi timorosa nel doverlo affrontare faccia a faccia.

Il giovane si compiacque: era segno di grande cambiamento.

Voleva parlarle, avvicinarla e tutti quei presupposti sarebbero stati portati a termine se, ancora una volta, non fosse intervenuto Terence; questi, infatti, si avvicinò a Pyper, probabilmente poiché l'aveva vista da lontano, e, cingendole la vita, l aveva stampato un bacio sulla guancia per poi scortarla chissà dove. Ma Luke lo aveva visto chiaramente: Pyper, nonostante tutto, aveva continuato a mantenere lo sguardo fisso su di lui.

Neanche Luke voleva arrendersi. Fin troppe volte Terence gli aveva rubato l'opportunità di avvicinarsi, Terence stesso era la causa reale per cui si era allontanato da Pyper. Lei non lo sapeva.

Luke sarebbe riuscito a riprenderla.

Attese impaziente per tutta la serata e, finalmente, andò incontro all'occasione giusta.

Passarono circa tre ore e il giovane riconobbe la figura di Pyper che si dileguava dalla folla per dirigersi sul balcone, l'unico posto tranquillo rispetto al resto della villa. La seguì e la raggiunse.

Anche se voltata di spalle, la ammirò in tutta la sua bellezza e, dopo aver fatto un espiro profondo, si avvicinò  a lei.

Pyper non si mosse, come se non si fosse accorta di nulla, ma Luke sapeva bene che a lei non sfuggiva niente e che dunque aveva percepito anche la sua presenza.

Approfittò di quella situazione tanto riservata e, in pochi istanti, le fu dietro: poggiò le mani sui suoi fianchi e il respiro di Pyper accelerò, anche se si aspettava una mossa del genere; si avvicinò al collo esile della ragazza e le sussurrò languido all'orecchio: - Non preoccuparti, i tuoi segreti con me sono al sicuro.. non dirò niente a nessuno.

Pyper quasi smise di respirare udendo la sua voce, poi, senza dire una parola, si voltò verso di lui.

Luke vide ancora quell'azzurro e sperò con tutto se stesso che lei gli dicesse qualcosa ma udirono una voce. Era Terence che chiese quasi oltraggiato: - Pyper, perché sei qui? Ti aspettavo di sotto...

Pyper a quelle parole guardò speranzosa Luke, come se lui potesse fare qualcosa per ripristinare l'incantesimo del loro incontro, ma poi, chinò il capo e disse pacatamente: - Arrivo – e fece per dirigersi verso Terence che, per nulla preoccupato dalla presenza di Luke, aveva già dato loro le spalle.

Pyper andò via: per l'ennesima volta non aveva avuto il coraggio di parlargli, ma prima o poi avrebbero avuto il loro confronto, nel bene e nel male.

Liar ~ Nascosto nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora