|| Capitolo 8 ||

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I giorni trascorrevano con estrema lentezza e ogni istante rappresentava un'altra eternità che scivolava via, che distanziava il momento in cui le era stato accanto, l'aveva sfiorata e addirittura le aveva parlato. Era stato come qualcosa di onirico, rarefatto, meravigliosamente incredibile e indescrivibile.

Era riuscito ad avere un contatto con la ragazza che credeva di aver dimenticato e di detestare più di ogni altra cosa al mondo.

L'aveva sfiorata e quel sentimento appassito, accantonato nel lato più tetro del suo cuore, aveva ripreso a germogliare. L'aveva sfiorata e aveva ricordato perché avesse sempre scelto lei.

Pyper era stata l'unica ragazza ad entrargli dentro. Nella testa, nel cuore, nelle vene... lei era tutto.

Triste la storia che li aveva separati.                                                                                   

Pyper Finch e Luke Jensen, separati da un ragazzo qualunque che si era voluto intromettere per una stupida scommessa. Pyper Finch e Luke Jensen separati da un idiota qualsiasi che le aveva soggiogato la mente e l'aveva fatto cadere nel suo imbroglio portandola a tante scelte sbagliate, a quel cambiamento radicale di cui Pyper parlava tanto nelle sue lettere.

Lei credeva che tutto fosse avvenuto per una sua volontà, per un proprio capriccio, ma non poteva immaginare che Terence in fondo era stato la causa di tutto.

Luke ricordava quei primi tempi al liceo: lui e Pyper erano sempre insieme che giravano mano nella mano per i corridoi della scuola e ad ogni festa studentesca, visto che erano ancora delle matricole e non avevano accesso ad altri festini.

Ricordava Pyper e la sua voglia di vivere, la sua pazzia che la spingeva a fare tutto ciò che voleva senza curarsi del giudizio altrui, il suo sorriso e quella risata che riuscivano a catturare l'attenzione, la sua bellezza invidiabile, così semplice e casta.

Luke aveva notato da subito che fra le tante matricole girovaganti in quella scuola anche Terence aveva posato gli occhi su di lei. Cosa aveva avuto in più Terence? Lui era quello che, rispetto a tutte le altre matricole, era stato considerato dagli studenti più grandi grazie alle sue 'conoscenze extrascolastiche'.

Luke non aveva mai apprezzato quel ragazzo, si era perfino arrabbiato quando aveva visto che era riuscito ad avvicinarsi a Pyper dopo svariati tentativi. Ricordava quando li aveva visti insieme all'armadietto di Pyper e Terence, con il suo sguardo da seduttore, la stava incatenando con le sue parole ammaliatrici, accarezzandole i capelli con gesti lenti e calcolati. Lo aveva detestato con il sentimento più profondo proprio da quell'istante, ma non era bastato a tenerlo alla larga da lei.

Terence, giorno dopo giorno, si intrufolava fra di loro e, con rammarico di Luke, provava a sostituirlo; ma Pyper non aveva mai ceduto alle sue lusinghe.

Era difficile credere che proprio lei, amante della popolarità, preferisse stare in compagnia di una matricola come Luke anziché Terence. Eppure era proprio così. Forse fu questo il motivo per il quale Terence si incendiò si invidia e rabbia: voleva avere a tutti i costi lei e, nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la sua mente fosse così sadica, da ideare un piano perfetto per farli separare per sempre.

Era successo quella notte: il 22 febbraio.

Tutti e tre sarebbero andati a quella festa per le prime classi, organizzata da chissà chi, e Luke, per la prima volta c'era andato senza Pyper, poiché aveva trovato la compagnia di Terence e di un certo Morgan.

Era accaduta di colpo quella scommessa, nessuno poteva prevederlo.

-        Facciamo una scommessa – aveva detto deciso Terence.

-        Che scommessa? – aveva chiesto Morgan curioso.

-        Una scommessa su Pyper Finch – aveva detto senza troppi giri di parole Terence mentre spegneva la sua sigaretta.

-        No. – si era opposto categoricamente Luke.

-        Su, sappiamo che ti piace Pyper. Ma piace anche a noi – aveva cominciato a spiegare Morgan con un sorriso fin troppo furbo – Per questo scommettiamo su chi riuscirà a baciarla per primo.

Era stata una stupidaggine. Si trattava di un semplice bacio a quell'età, ma Luke non aveva voluto prendere parte a quella bravata in ogni caso: Pyper era la sua migliore amica, non un premio da vincere.

Aveva lasciato perdere entrambi ed era andato alla festa per mettere in guardia Pyper personalmente visto che al cellulare non rispondeva.

Non l'aveva trovata subito, aveva dovuto aspettare circa un'ora prima di vederla... ma quando la incontrò, lei era già fra le braccia di Terence, felice di ballare un lento mentre quell'essere subdolo le stava baciando la spalla.

Pyper si era persa da quel momento.

Luke si era sentito sostituito, tradito e usato; così, aveva voltato le spalle ed era uscito da quella festa oltre che dalla vita della ragazza.

In seguito, Pyper non l'aveva cercato, né chiamato per una qualsiasi sciocchezza, non gli aveva più rivolto la parola... Pyper non c'era più stata e neppure Luke.

Triste e stupida vicenda che aveva interrotto un grande percorso, che aveva separato due strade costruite assieme.

Pyper non sapeva nulla di tutta quella storia, come nessun'altro d'altronde, e forse era per questo che non si era più preoccupata di Luke. Questi, rimpiangeva di non averle detto la verità e di averla abbandonata tra le grinfie di quell'essere... rimpiangeva tutta quella storia proprio in quel momento che le mancava più di ogni altra cosa al mondo.

Pensava spesso a lei, forse troppo spesso e ogni volta che si trovava da solo immaginava che al suo fianco ci fosse Pyper, per tenergli compagnia come faceva un tempo.

Anche quella mattina, seduto sulle scale che andavano al piano superiore dell'edificio, con gli auricolari e gli occhi persi nel vuoto, stava pensando a lei.

Forse era stato una sorta di richiamo, perché immediatamente la vide distintamente in mezzo alla solita folla studentesca. Pyper era lì, seducente e ammaliante in tutto il suo splendore e, soprattutto, non era in compagnia di quel reietto di Terence.

Pyper stava fissando insistentemente Luke, il quale si accorse di quello sguardo, ma non fece nulla: continuò a rimanere lì seduto e a ricambiare l'occhiata.

Pyper si fece coraggio e, con passo lento, si avvicinò sempre più a lui, poi si chinò mantenendo gli occhi fissi nei suoi, e, delicatamente, gli posò un bacio sulla guancia.

Le sue labbra morbide e vellutate.

Da quanto tempo non le sentiva sulla propria pelle, a Luke parve di sognare con quel minimo contatto.

Pyper si staccò e, senza riuscire più a guardarlo, passò oltre e andò via su per le scale di corsa.

Quella ragazza o avrebbe fatto impazzire.

Liar ~ Nascosto nei suoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora