Non sopporto più queste lacrime. Devo parlare. Devo reagire in qualche modo, almeno per cercare di capire meglio.
"Perché non ce l'avete detto prima?" La mia voce é ormai rotta dal pianto.
Mio padre prende un respiro profondo e mi risponde. "Perché si sarebbe arrivati sempre alla stessa conclusione."
Non posso crederci. Hanno preferito dirci una cosa del genere all'ultimo minuto, quando potevano benissimamente avvisarci qualche mese prima, in modo che saremmo partiti prima che iniziasse il nuovo anno scolastico, e non avremmo iniziato a frequentare una nuova scuola alla fine del primo trimestre.Finalmente Cass prende parola, dicendo "Per me va bene. Alla fine non mi trovo bene in questa scuola e i professori sono troppo severi. Devo continuare la lista?" Termina, chiedendo a tutti, ma continua ugualmente. "Ancora non sono riuscita a trovarmi qualche amico, quindi secondo me la mia vita migliorerà in California. Almeno spero."
Mi dispiace tanto per lei che non è ancora riuscita a legare con qualcuno, quindi mi farebbe molto piacere se riuscirà a cambiare la sua vita in California. Però io non voglio andarmene da Chicago, dalla città di cui ci vivo da quando sono nata.
Poi ho due migliori amici, che conosco da quando facevamo l'asilo, quindi per farla breve, sono cresciuta con loro, e farebbe molto male abbandonare due persone che ormai fanno parte della mia vita. E poi non posso negare che mi mancherà anche mio padre. Mi conosce da quando sono nata, e fa male sapere che mi allontanerò da lui per molto tempo.
Le lacrime continuano a scendere e io non riesco a trattenerle. Anche Jorge e mia madre piangono.
Se non mi trovassi in una situazione del genere, penserei 'Ma dove siamo? In un mortorio? Cos'è tutta questa depressione?, ma non credo che sia da persone normali farlo ora.
Infatti tu non sei affatto normale, mi prende in giro la mia coscienza.
Interrompo il silenzio. "Mamma, almeno se dobbiamo per forza trasferirci, partiremo dopo la gara di pallavolo che si terrà tra due settimane? Ci tengo molto a partecipare alla mia ultima gara a Chicago!"
Mia madre si asciuga le lacrime e risponde. "Certo, tesoro. Sapevo che ci tenevi molto a gareggiare, perciò abbiamo prenotato l'aereo tre ore dopo la fine della gara."
È un sollievo sapere che partirò dopo la gara, ma allo stesso tempo sono molto triste. Non voglio abbandonare tutti i miei amici e la mia scuola.
Mi alzo da tavola e mi dirigo verso la mia camera. Appena entro mi butto sul letto mentre prendo il cellulare per attivare la musica. Mentre ascolto le parole della canzone, ricomincio a piangere.
Non posso crederci che dopo 15 anni andrò a vivere in un posto che si trova dall'altra parte degli Stati Uniti. Non posso crederci che dopo 15 anni lasceró i miei migliori amici per trasferirmi.
Perché non mi hanno avvisato prima? Forse sarei stata più pronta.
Riprendo il cellulare per cambiare canzone e noto che sono le 8:10 pm. Il tempo è praticamente volato.
Mi asciugo le lacrime e scendo in cucina per cenare. Mangio un panino, ritorno in camera e mi addormento.
Alle 7:00 suona la sveglia ed io non ho alcuna intenzione di svegliarmi. Mi addormento di nuovo e dopo 15 minuti la sveglia risuona.
Sono costretta ad alzarmi e prepararmi.
Mi guardo allo specchio e noto che ho delle occhiaie profonde. Devo aver pianto davvero molto ieri sera.
Una domanda mi torna sempre in mente da ieri: perché i miei genitori non vanno d'accordo? Cosa è successo fra loro?
Mi trucco e mi spazzolo i capelli e dopo aver finito, esco dal bagno e vado in camera per vestirmi e prendere la borsa per la scuola.
Scendo in cucina per fare colazione e come sempre trovo Jorge sul divano a vedere la Tv e Cass che trova qualcosa da mangiare nell'armadio delle merendine. Bevo una tazza di latte freddo e vado verso la porta d'ingresso con Cass e Jorge per uscire di casa e dirigermi verso la fermata per andare a scuola.
Mentre esco di casa, mia madre corre verso di noi e afferra le chiavi della sua Bmw.
Mentre corre, dice "Aspetta, vi accompagno io a scuola oggi."
"Okay..." Dico. Spero solo che non mi faccia fare brutte figure con i miei compagni come fa sempre.
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MY SOUL
Teen FictionMY SOUL. Vita tra amore e odio. Camilla è sempre stata una ragazza dolce e gentile con tutti, ha sempre avuto una vita perfetta insieme ai suoi due migliori amici: Ashley e Alex. Genitori perfetti. Un fratello e una sorella che le vogliono un mondo...