MY SOUL

Capitolo 8.

Raggiungiamo i taxi ed io penso -Ma come faremo a mettere tutte le valigie in un solo taxi, compresi noi? Saranno minimo 25 valigie e tutti noi siamo sei persone. Sicuramente avremo bisogno di due taxi-
Infatti, è come pensavo: abbiamo occupato due taxi: uno per le valigie ed uno per tutti noi.

Partiamo e ci dirigiamo verso quella che sarà la nostra futura casa. Spero solo che il letto sarà comodo come quello che avevo a Chicago. Non voglio lamentarmi già dal primo giorno che sono qui.

Mentre continuiamo il nostro tragitto verso casa, io mi giro verso il finestrino per vedere la città al di fuori di esso.

Sono stanchissima perché è mezzanotte, ma posso dire che anche se sono molto stanca, riesco a capire che la città è veramente magnifica.

La California è la California, pensa la mia coscienza.

Dopo venti minuti ci fermiamo davanti una specie di villa enorme piena di luci dappertutto e il giardino pieno di sdraie e un tavolo con l'ombrellone: tutto quello che ho sempre desiderato. Peccato che ci manca la piscina. Se ci fosse stata, sarei andata diritto in paradiso.

"Questa sarà la nostra nuova casa." Dice mia madre mentre va ad aprire la porta.

Noi prendiamo le valigie dall'altro taxi e le portiamo in casa. Appena entro, resto praticamente a bocca aperta per tutto quello che vedo, stessa cosa che fanno tutti gli altri, compresi Cam e Ashley. La casa è già tutta arredata, piena di quadri su tutte le parti delle pareti. Solo l'ingresso è veramente molto spazioso, quindi non voglio neanche provare ad immaginare quanto sono grandi tutte le altre stanze.

Ad interrompere i miei pensieri è la voce di mia madre che dice "Dai ragazzi, andate a scegliere le vostre camere."
Io, senza pensarci due volte, salgo le scale per poter scegliere una stanza al primo piano. Apro una porta e vedo che è il bagno. Fantastico. Sicuramente questa sarà la mia stanza perfetta.

Scoppio a ridere per quel mio pensiero e richiudo la porta, e quando mi giro, vedo Cameron che mi guarda come se volesse dire -ma cosa le prende a questa? È per caso diventata matta?-
Divento subito rossa in volto; che figuraccia che ho fatto. Abbasso la testa e mi incammino per trovare una stanza, ma capendo che così mi rendo debole, sbuffo, fingendomi irritata, e lo guardo male. Raggiungo una porta a caso, lasciandolo lì. Apro la porta e davanti a me trovo una stanza veramente molto spaziosa, con un letto singolo al centro della stanza, una scrivania molto grande, due comodini e un enorme armadio. Direi che, anche se molto grossa, questa è una stanza perfetta per me. Chiudo la stanza a chiave e la prendo, in modo da far capire che questa stanza è già stata prenotata.

Prenotata? Mica l'hai pagata?!
Si, la paga mia madre.

Scendo giù ed inizio a prendere le mie cinque valigie; non più sei, perché una l'hanno persa. Spero con tutta me stessa che la ritroveranno presto. Non vivrò molto a lungo senza le mie scarpe preferite.

Appena finisco di portare tutte le valigie in camera, indosso il pigiama e mi addormento.

***
Finalmente posso svegliarmi tardi. Perché ci sono le vacanze natalizie, perciò non sono obbligata a svegliarmi alle 7:00 per andare a scuola. Mi sveglio verso le 10:00 e scendo in cucina. Sembra strano essere in una nuova casa, devo ancora abituarmi. Fortunatamente il letto è comodo.

Appena entro in cucina, vengo investita dal buonissimo odore dei pancake. Stanno già tutti mangiando quindi mi unisco anche io. Mi salutano dandomi il buongiorno e Ashley mi abbraccia forte. Che bello, queste due settimane di vacanze passerò tutti i giorni con lei. Sono felicissima. La stringo forte a me. Sono sicura che la nostra amicizia, anche se a distanza, non verrà mai spezzata da nulla e nessuno. Faremo di tutto per farla essere eterna.

Appena finiamo la colazione, io, Cass ed Ashley puliamo la cucina e dopo aver finito, raggiungiamo gli altri che stanno esplorando la casa.

La casa è davvero enorme. Chissà come farà mia madre a pagare le bollette. Non credo che ce la farà da sola quindi credo che qualcuno dovrebbe aiutarla con i soldi.

La mattina passa in fretta. Ancora non ho capito precisamente a quale parte della California ci troviamo.
Durante il pomeriggio, io ed Ash decidiamo di farci un giro per la città, e farci qualche giro per i negozi. Ho assolutamente bisogno di scarpe quindi devo comprarle. Mentre camminiamo per andare in centro, passano davanti a noi un gruppo di ragazzi con bottiglie di birra e sigarette in mano. Non nego che quei ragazzi sono attraenti, ma cerco in tutti i modi possibili di evitarli. Sono ubriachi perciò ho paura. Invece Ash li guarda senza problemi. Mentre ci passano accanto, uno dei ragazzi si gira verso di noi e ci fissa per molto tempo finché un suo amico lo chiama. Noi intanto continuiamo a camminare finché non arriviamo davanti ad un negozio di sport. Entriamo, e già dall'entrata sbircio verso le scarpe. Scelgo le Converse alte nere e le misuro. Fortunatamente mi vanno bene. Prendo anche un paio di Stan Smith e misuro anche quelle. Compro entrambi i paia di scarpe, mentre Ash compra una canotta della Jordan e la felpa nera con lo stemma gigante bianco dell'Adidas. Usciamo e continuiamo ad esplorare la città finché non troviamo qualcosa. C'è il mare. Decidiamo di farci un salto anche se fa freddo.

Questo posto mi piace sempre di più anche se sento molto la mancanza di Chicago.
Dopo un po' di tempo passato a gironzolare per la spiaggia, ce ne torniamo a casa. Fortunatamente Ash ha una buona memoria, altrimenti ci saremmo persi. Sono molto scarsa nel ricordare le strade.
Arriviamo a casa ed entriamo. La casa è vuota. Chissà dove saranno andati tutti.

Ash si dirige verso la sua camera, mentre io vado in bagno. Anche il bagno è molto spazioso. Quando esco, vado in camera ed inizio a disfare le valigie. Appena ho finito di disfare le cinque valigie e aver messo tutti i panni nell'armadio, i trucchi nel comodino e aver attaccato i miei disegni, noto qualcosa affianco al mio letto.

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