𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈. 𝐔𝐧𝐨 𝐬𝐜𝐡𝐞𝐫𝐳𝐨 𝐩𝐨𝐜𝐨 𝐢𝐧𝐧𝐨𝐜𝐞𝐧𝐭𝐞

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Cosa consiglio di ascoltare: "It's Time" degli Imagine Dragons

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Cosa consiglio di ascoltare: "It's Time" degli Imagine Dragons.

Nel giro di poco tempo Andrew Collins era diventato il bersaglio prediletto di molti dei suoi coetanei

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Nel giro di poco tempo Andrew Collins era diventato il bersaglio prediletto di molti dei suoi coetanei. 

Il modo in cui si vestiva - visibilmente dark, qualche volta addirittura si presentava con abiti disseminati di borchie e strappi o, ancora, adornato di croci e un orecchino d'argento al lobo sinistro che portava sempre - il fatto che certi giorni addirittura arrivasse a scuola con gli occhi color giada messi in risalto dal tratto sfumato di una matita nera in diretto contrasto con la pelle bianca come un lenzuolo, avevano contribuito purtroppo enormemente a fargli guadagnare la fama di emarginato dopo appena pochi giorni. Non aiutava che fosse un ragazzo piuttosto difficile da approcciare o al quale avvicinarsi, visto che era di indole piuttosto chiusa e riservata e, ciononostante, non mancava mai di replicare a tono a quelli che cercavano di infastidirlo e lo schernivano. Non era uno che subiva in silenzio fino a scoppiare e, anzi, pareva voler mostrarsi al di sopra di certe bambinate e atteggiamenti immaturi, senza però restare buono e zitto. Più di una volta aveva metaforicamente umiliato con sagacia e con sarcasmo l'avversario di turno in vena di insulti. Poteva sembrare una preda facile, ma le sue vere armi erano il suo innegabile acume e i sorrisetti sardonici.

Il principale motivo per cui spesso veniva preso in giro era il suo modo di conciarsi e porsi, il suo essere un pesce fuor d'acqua e il sottinteso andarne fiero, eppure tanti studenti erano rimasti scioccati per via di qualcosa che mai era accaduto prima dell'arrivo di Collins: Woomingan e la sua banda non avevano ancora colpito, stranamente, e se questo sarebbe potuto sembrare qualcosa di cui gioire e degno del comune sollievo, non aveva convinto né ingannato affatto gli studenti che da due anni a quella parte avevano imparato a convivere con la presenza di quei predatori dei corridoi scolastici. Conoscevano bene quei cinque teppisti privi di pietà, così come conoscevano le infinite tecniche con cui si dilettavano a render la vita maledetta a chiunque si dimostrasse fragile. Se Alex e i suoi non avevano ancora colpito c'era ben poco da fidarsi o sentirsi al sicuro. 

𝐓𝐫𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora