𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐈𝐗. 𝐎𝐜𝐜𝐡𝐢 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐭𝐞𝐧𝐞𝐛𝐫𝐞

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Cosa consiglio di ascoltare: "SPOOKY AUTUMN PARK ASMR AMBIENCE" dal canale Spooky ASMR

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Cosa consiglio di ascoltare: "SPOOKY AUTUMN PARK ASMR AMBIENCE" dal canale Spooky ASMR.
In alternativa o al tempo stesso "In My Veins" di Andrew Belle.

«Ehi, che cos'hai? È da quando siamo entrati in sala, anzi da prima, che tieni il broncio!»

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«Ehi, che cos'hai? È da quando siamo entrati in sala, anzi da prima, che tieni il broncio!»

Brian si riscosse e guardò la sua ragazza, Hanna, che lo fissava con aria leggermente scocciata e indispettita. Il bel viso dai tratti asiatici della giovane era imbevuto delle luci cangianti che provenivano dall'enorme schermo sul quale stava venendo proiettata una di quelle tipiche e banali pellicole incentrate su commedie romantiche e smielate che Herden, in tutta franchezza, a stento tollerava. Per quanto avesse ripetuto ad Hanna di non esser affatto in vena di andare assieme al cinema, non quella sera, lei aveva insistito tanto che il ragazzo, alla fine, si era visto costretto ad accettare di accompagnarla per pura e semplice esasperazione. Tutto pur di evitare di veder poi la fidanzata andarsene in giro con il broncio per una settimana intera. 

Se non altro Hanna gli aveva poi promesso che avrebbero trascorso assieme la notte a casa dei genitori di lei, visto  che entrambi i signori Wang erano via per lavoro, ma... cominciava sul serio a domandarsi se ne sarebbe valsa la pena o se sarebbe quantomeno arrivato vivo a fine serata, visto che si stava annoiando a morte.

Scosse il capo e si strinse nelle spalle, cercando di apparire sciolto come al solito. «Non ho affatto il broncio, è solo che...»

La giovane Wang sbuffò e alzò gli occhi al cielo. «Oh, ma andiamo! Non dirmi che stai ancora pensando a quello scemo di Alex! L'ho sempre detto a Natasha che è un tipo strano e ha solo fatto bene a piantarlo in asso!»

«In realtà è stato Alex a lasciare lei, da quel che ho capito.»

«Sia come sia, non è a lui che dovresti pensare, specialmente in questo momento!» esclamò sottovoce Hanna, stizzita e con un insopportabile tono di voce capriccioso mentre spalancava gli occhi scuri per enfatizzare il proprio sconcerto. Di fronte a quelle parole i nervi di Brian subirono un tracollo e, battendo un paio di volte le palpebre, il giovane Herden replicò a denti stretti: «È il mio migliore amico, Hanna, okay? Scusa se inizio a preoccuparmi sul serio per lui, visto che è da stamattina che non si fa vivo e non risponde neppure al telefono!»

𝐓𝐫𝐞𝐝𝐢𝐜𝐢 𝐑𝐨𝐬𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora