Coincidences ?

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Quella sera Benjamin era rimasto in studio. Aveva in testa una melodia da qualche giorno e voleva a tutti i costi terminarla e trovare qualche parola giusta per creare un testo adatto da cantarci su. Era molto stanco, ma non aveva intenzione di uscire da lì fino a quando non avrebbe finito il suo lavoro. Fede gli aveva detto che avrebbe avuto un impegno quella sera e, come sempre lo aveva abbandonato a lavorare da solo. Benjamin era infastidito a volte dal menefreghismo di Federico, non che non si impegnasse o non lo aiutasse mai, ma spesso si ritrovava a montare pezzi nuovi da solo, mentre Federico passava le giornate al mare o in qualche altro posto a lui sconosciuto.
Dopo un paio d'ore aveva buttato giù tre strofe e un arrangiamento di cui era molto soddisfatto. Era rimasto solo, sarebbe potuto andare a casa , o magari addormentarsi sul divano in studio come gli capitava di solito quando rimaneva a lavorare fino a tarda notte. Quella sera però, non aveva voglia di restare lì, ma neppure di andare a casa. Aveva bisogno di prendere un po' d'aria, aveva bisogno di rilassare la mente e schiarirsi le idee, per cui decise di fare due passi.
Ultimamente, da quando era uscito il loro primo disco,la loro fama era pian piano cresciuta e, spesso i due ragazzi si trovavano a doversi fermare per fotografie e autografi circa venti volte in venti metri di strada. A Benjamin piaceva, fra i due era quello che sentiva un legame più stretto con i fan e adorava interagire con loro, sui social e di persona. Alle volte però, capitava che alcuni erano un po' troppo impertinenti e invadenti; trovava ragazze sotto il portone del suo palazzo alle tre di notte o alle cinque del pomeriggio che aspettavano il suo ritorno per potergli strappare qualche abbraccio o un selfie di gruppo. Tutte le volte si armava di grande pazienza e uno smagliante sorriso e, accontentava tutti, perdendo anche ore di tempo importanti che avrebbe dovuto passare in studio a lavorare. In fondo anche quello era il suo lavoro.
Quella sera non aveva molta voglia di affrontare quel tipo di situazione, aveva davvero bisogno di passeggiare senza pensare a nulla, rilassarsi un po' liberamente. Indossò una felpa nera, con un cappuccio che gli copriva il capo, nascondendo specialmente il suo ciuffo inconfondibile e, un paio di occhiali da sole scuri. Pensandoci su Benjamin si rese conto che oramai era già buio pesto e, girare per la città alle dieci di sera con degli occhiali da sole così scuri avrebbe probabilmente solo attirato di più l'attenzione della gente.
Modena in realtà la sera, specialmente durante la settimana lavorativa, non era molto popolata, ma piuttosto deserta. Mise una sciarpa grigia attorno al collo ed uscì.

Alice era sul divano, con la televisione accesa e continuava a cambiare canale, ma non trasmettevano assolutamente nulla che attirasse la sua attenzione.
I suoi genitori erano ancora fuori città, era da circa un paio di settimane che era sola in casa e Alissa aveva dormito da lei praticamente ogni sera per tenerle compagnia. Alice odiava stare sola, era una persona particolarmente timorosa e al minimo scoppiettio di bottiglia nel frigorifero saltava dalla paura. Pensava sempre che in casa potesse apparire da un momento all'altro qualche ladro o qualche strana presenza misteriosa. Quella sera Alissa la aveva lasciata per uscire con Federico e lei non riusciva a prendere sonno.
Più ci pensava e meno riusciva a capacitarsene. La sua migliore amica stava uscendo con Federico Rossi. Lei aveva sognato di conoscerlo per tanto tempo e non ci era mai riuscita, mentre ad Alissa era bastata una sera in discoteca e l'aveva semplicemente conquistato. Non era affatto gelosa, anzi, era decisamente esaltata al sapere che la sua migliore amica uscisse con lui ; ma in realtà,anche di sapere che Federico uscisse con la sua migliore amica. Alice era sempre stata una groupie, amava la musica e man mano negli anni si era sempre di più affezionata a vari gruppi o cantanti. Era cresciuta con la musica, da gruppi come i Bon Jovi a cantautori come Ed Sheeran. Amava i concerti, per lei erano dei momenti di straordinaria libertà, amava stare in mezzo ai gruppi di fan come lei, amava in qualche modo sentisi legata a persone che trasmettevano dei messaggi attraverso i loro testi e spesso rispecchiavano i suoi stessi sentimenti. Si sentiva capita da quelle persone, molto più di quanto si sentisse capita dai suoi amici.
Non le importava sembrare strana, non le importava che tipo di risultati o giudizio comune avesse una canzone o un cantante, se a lei piaceva, era l'unica cosa che contava. Ascoltava generi che apparentemente facevano a pugni tra loro,ma a lei piaceva questa sua apertura a tante modalità musicali differenti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 11, 2016 ⏰

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Unstoppable. || Federico Rossi, Benjamin Mascolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora