Alec Lightwood
< Isabelle, non lasciartelo scappare! > urlò Jace, saltando con agilità da un tetto all'altro. Lo Shadowhunters, da quando avevano trovato il demone, non gli aveva tolto gli occhi di dosso e non aveva mai mollato la sua arma, stringendola con forza.
La ragazza annuì e affiancò il demone, che si dirigeva a gran velocità verso Brooklyn. Afferrò saldamente la frusta e la scoccò contro il demone, che lanciò un grido dal dolore mentre l'arma si stringeva su un suo tentacolo viscido.
< È tutto tuo, Jace, ma muoviti. > disse la ragazza, incassando i piedi nel cemento del tetto. Piegò e ginocchia e tirò a sé la frusta, fermando di botto il demone. I muscoli dei bracci già le dolevano ma si fece forza e lottò contro il demone, che remava contro di lei.
Il biondo naturale atterrò con grazia innata sopra una parabola e si lanciò contro il demone, il pugnale stretto tra le mani e pronto ad affondare.
Il demone lanciò un altro grido e alzò un tentacolo al cielo, pronto a colpire lo Shadowhunters, ma qualcosa lo fermò. Una freccia si conficcò a metà del tentacolo, seguita da altre due, e il demone si girò verso il ragazzo che le aveva appena scoccate.
Due occhi blu brillarono alla luce del sole e sfidarono il demone, mentre il braccio si allungava per prendere un'altra freccia.
Il demone lanciò un urlo e si girò verso lo shadowhunters dagli occhi blu e dai capelli neri.
Per colpa della rotazione del corpo di quel demone, Jace riuscì a pugnararlo solo alla spalla, ma il risultato fu solo un graffio.< Alec, nasconditi! > urlò sua sorella, capendo al volo le intenzioni del demone.
Il demone strinse con forza la frusta e, con uno strattone, portò la Shadowhunters verso di sé. Isabelle gli finì addosso ma, un attimo prima di toccare la sua pelle viscida, il demone la lanciò via, colpendola con un tentacolo.
Subito l'istinto protettivo dello Shadowhunters dagli strani accostamenti di capelli e occhi si presentò.
< Isabelle! > urlò Alec, saltando dal blocco di cemento. Le corse incontro e l'afferro un attimo prima che la ragazza cadesse a terra.Jace saltò di nuovo e pugnalò il demone alla schiena, facendolo urlare dal dolore. L'essere allungò un tentacolo e afferrò lo Shadowhunters per la vita, per lanciarlo via subito dopo.
Alec vide la scena come a rallentatore e, veloce come un fulmine, lasciò sua sorella e corse da Jace. Il biondo sarebbe sicuramente morto, infilzato da una parabola rotta e abbandonata sul tetto, se Alec con si fosse messo in mezzo. Infatti i due Shadowhunters si scontrarono: Jace finì addosso ad Alec, cadendo subito dopo per terra, mentre Alec venne sbalzato lontano, al di fuori del tetto. Per un secondo calò il silenzio, ma venne infranto da una finestra che si rompeva e da un Jace impazzito che urlava il nome dello Shadowhunters.
< ALEC! > urlò Isabelle, con tutto il fiato che aveva. Si alzò da terra e corse verso Jace, che si stava rialzando, ma non si fermò finché non raggiunse il bordo del tetto e quando vide il fratello, si buttò nella sua direzione senza esitare.
Alec, volando al di fuori del tetto, era andato contro a una finestra enorme e l'aveva rotta, facendo irruzione in una casa a lui non sconosciuta. Ebbe solo il tempo di vedere un vetro che spuntava dal suo fianco, poi la sua vista si oscurò. L'ultima cosa che vide fu un uomo truccato dai tratti asiatici che lo guardava e lo scuoteva impaurito, poi le tenebre lo presero.
