Il Cacciatore

Prologo

È molto difficile cercare di spiegare come ci si sente quando in tutta la scuola si è gli unici a sentire delle voci, o a vedere delle creature strane, che pensavi esistere solo nei libri che leggevi quando eri un bambino. È iniziato tutto quando Malcom, ragazzo quattordicenne che vive in un piccolo paesino ha iniziato a frequentare il Liceo. La scelta della scuola non è stata per nulla facile: Malcom voleva frequentare il liceo linguistico, mentre era stato obbligato dalla madre a frequentare il ginnasio che lo avrebbe poi portato a frequentare la facoltà di legge e infine a diventare avvocato e, esaudendo i desideri di sua madre, sarebbe andato a lavorare nello studio legale che da generazioni apparteneva alla famiglia dei suoi genitori adottivi. Malcom sapeva poco dei suoi vecchi genitori, ma provava comunque rancore nei loro confronti: lo avevano abbandonato molto piccolo in un orfanatrofio. Le sue origini non erano del tutto italiane, come si potava facilmente capire dalla pelle scura ed olivastra a dai capelli scuri e ricci. Quando era in orfanatrofio gli piaceva tenerli lunghi: adorava toccarseli quando era agitato perché gli ricordavano chi fosse davvero Malcom e gli facevano riaffiorare alla mente vecchi ricordi felici. Si sa, quando si è piccoli tutto è più bello. Erano ormai cinque anni che viveva con la sua nuova famiglia, nella quale era compreso anche un ragazzo di due anni più grande di Malcom, al quale non piaceva per niente essere considerato il fratello di "uno sfigato con le visioni" come veniva spesso chiamato dai compagni di classe e da quelli che avrebbero dovuto essere suoi amici. Sappiamo infatti che Malcom da qualche tempo vede delle strane creature, che volano con ali da fata o che strisciano e parlano con lui. Questo è del tutto irragionevole ma quando il nostro giovane le vede non riesce a non fermarsi per osservarle. Ma cerchiamo di comprendere come tutto è iniziato e come per Malcom non sia stato facile accettare questo "dono".