Cap. 8 Tra Cappuccino e Biscotti

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-Buongiorno Azzurrina!-

Ditemi che non è lei che mi sta urlando in faccia.
-Hmm...vaffanculo Eve- nemmeno io ho capito appieno ciò che ho detto o mugolato, sta di fatto che non voglio alzarmi da questa superficie soffice e morbida comunemente detta letto.
Ma per me, stiamo parlando di mio marito.

Come uno zombie agito il braccio verso la voce che mi ha trapanato le orecchie ma fortunatamente per lei, non le becco la faccia.

-Dai Shannon, oggi la prima ora salta quindi Jared ci ha invitato a fare colazione-

Sentire il nome di Jared, tutti i ricordi di ieri sera riaffiorano facendomi sorridere con la guancia spiaccicata sul materasso.

-Cos'è quel sorrisetto da ebete ?- possibile che Eve riesca a fare solo vocine o sguardi maliziosi ?

Non le rispondo ma semplicemente mi volto dall'altra parte coprendomi la testa con il cuscino.

Il suo sbuffo però è stato impossibile non sentirlo.
-Svegliati scema!- la sua voce più allegra già mi piace di più.

Con incredibile fatica mi alzo dal "petto" soffice di "mio marito" per iniziare a prepararmi, almeno andare in bagno.

Meglio che mi faccia una doccia veloce veloce, sperando che la tinta non si scolorisca più di tanto.
Oggi dovrei anche andare a rifarmela.

Il getto caldo della doccia mi culla con dolcezza la pelle facendomi venire il desiderio di rimanere qui sotto per tutta la giornata.

Però...è meglio muoversi Jared ci aspetta.

Faccio tutto velocemente e altrettanto mi asciugo, tampono i capelli con l'asciugamano per legarli poi in una crocchia fatta male.

Mi vesto semplice con le mie solite panta nere, una maglietta leggera e una camicia a quadri grigia.

Dopo che li ho lasciati stare, slego i capelli e me li asciugo un po' per lasciarli poi liberi portandomeli sulle spalle.

Così che quando la scioglierò mi verranno delle grandi onde al posto dei soliti mossi.

-Eve ci sei ?- uscendo dal bagno mi accorgo che non c'é Gwyneth perciò chiedo alla rossa se ne sa qualcosa.

-Andava con un ragazzo, aspetta credo che si chiamasse Robert Drowney Jr...una cosa del genere- farfugliò velocemente.

Avevo già sentito quel nome però mai visto di persona, ma sapevo che si chiamasse Downey e non Drowney.
Ma stiamo parlando di Eve quindi...bisogna perdonarla.

-Dai andiamo- ridacchio per i miei pensieri gentili verso Eve mentre usciamo dalla camera chiudendo la a chiave.

Cavolo i ricordi di ieri sera non smettono di tormentarmi, un tormento all'altezza dello stomaco e un'eccessiva palpitazione di quel muscolo centrale.

-Che succede Shannon ? Ti vedo persa più del solito stamattina-
Non posso non dirglielo...

-Ieri sera sono uscita con Sebastian- tutto d'un fiato.
Cacciato dalla bocca come se fosse una normale espirazione.
Gli occhi chiusi serrati, la testa rinchiusa nelle spalle e la faccia in fiamme.
Mi ricorda qualcosa...

-A-a-aspetta...COSA ?!-
-Ssshh!! Cazzo non urlare!- la prendo sotto braccio e velocemente ci allontaniamo così che nel corridoio si sentano solo i miei stivaletti neri.

Continuiamo a camminare normalmente dopo che siamo uscite dalla scuola.
Mi guardo intorno e prendo un lungo respiro mentre le mie gambe non si fermano.

-Ieri sera sono uscita per andare a parlare con Jared perché...lui non...-
Mi gratto il collo nervosamente, sospirando per l'ennesima volta.

-A lui non piace Sebastian-.
Schiude la bocca, lo sguardo truce e il dito alzato.
-Prima che tu possa eruttare...fammi finire-.
Lentamente chiude quell'apertura sulla sua faccia dalla quale potrebbero uscire chissà quali parole, infine abbassa il dito ma lo sguardo rimane vigile su di me.

•Ghiaccio Turchese• |Sebastian Stan| (#Wattys2017)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora