23 Dicembre, 01:23 PM;
Quando Miyu stava per arrivare a credere che non avrebbe mai potuto vantare di avere amici veri, come quelli di cui si legge nei libri e che si vedono nei film prettamente di genere fantastico, la porta del locale si aprì e tutto cambiò.
Miyu aveva svariate amicizie, anzi; sarebbe stato preferibile definirle "conoscenze" perché al di fuori di Tenma non aveva mai instaurato un vero e reciproco sentimento di stima e di affetto con qualcuno. Quando chiacchierava con la gente non si sentiva quasi mai a suo agio e libera di mostrare appieno la sua personalità; ogni frase, gesto e sorriso, probabilmente le riusciva naturale solo grazie al corso di teatro che aveva frequentato alle medie.
Il suo hobby preferito ora era quello di importunare i clienti del Newstart, specie se suoi coetanei, mentre di tanto in tanto riusciva a legare qualche fittizia amicizia che nel corso di poco tempo si consumava come la cera di una candela.
Eppure, aver visto Yuuichi, il fratello del suo acerrimo nemico, varcare la porta del fast food, con un sorriso luminoso rivolto esclusivamente a lei, e dopo averlo seguito con gli occhi mentre le si avvicinava, era bastato per far fiorire un barlume di speranza.
« Ehi » disse lui, non appena arrivato a destinazione, senza stancarsi ti tenere le labbra spiegate verso l'alto. Miyu ebbe un attimo di smarrimento iniziale, ancora non del tutto convinta che il ragazzo si stesse proprio rivolgendo a lei, dopodiché rispose prontamente con un « Ehilà~ », il tono allegro e per nulla pregno del nervosismo che in realtà le stava formicolando lungo tutto il corpo.
« Kyousuke è all'università? » attaccò bottone lei, senza lasciare all'altro la possibilità e il tempo per farlo. La domanda le era sorta spontanea, e in quel momento poteva vantare un apparente così perfetta tranquillità che si sarebbe volentieri stretta la mano per congratularsi con se stessa. Non era mai stata una ragazza timida, il suo fare logorroico delle volte diventava il suo punto di forza.
« Già! Sono stato per la maggior parte del tempo a casa oggi, dopodiché ho fatto un giro e ora eccomi qua, come promesso al mio adorabile fratellino. » la informò, miscelando le ultime due parole ad una risata, certo che se Kyousuke fosse stato lì lo avrebbe fulminato con uno sguardo all'istante.
Miyu, senza un vero motivo preciso, ridacchiò a sua volta. « Immagino che aspetti che lui arrivi per ordinare, no? » chiese, per impedire che venissero avvolti da un imbarazzante silenzio. Prima che Yuuichi le potesse rispondere Tenma uscì dalla cucina che reggeva due vassoi. Intercettò lo sguardo del maggiore degli Tsurugi e deviò il suo percorso verso i clienti per andare a salutarlo, dopodiché sparì fra i tavoli.
Yuuichi restò per un po' fermo a fissare le spalle del castano, poi si ricordò del quesito di Miyu.
« Sì, credo che dovrebbe arrivare a momenti. Solo che... Beh, non mi va di stare seduto tutto solo ad aspettarlo, quindi mi chiedevo se ti andava di fare quattro chiacchiere... Ovviamente se non sei troppo occupata con il lavoro. »
Neanche le sue eccelse abilità da attrice riuscirono a mascherare il rossore che si espanse per le sue gote. Miyu deglutì, completamente colta di sorpresa. Non accadeva spesso che qualcuno le domandasse di chiacchierare, in genere era lei a proporlo alla gente.
Comunque di lavoro da fare non ne aveva, a quell'ora c'era ancora poca gente sebbene tra poco i tavoli si sarebbero riempiti velocemente; ma fintanto che non era così... Perché non approfittarne?
« Sicuro! Vuoi che ci sediamo? » chiese sentendosi terribilmente idiota subito dopo. Che fine aveva fatto la naturalezza, l'autocontrollo e la tranquillità? Era bastata una proposta così innocente e genuina da parte di quel ragazzo che non si stancava mai di sorridere per spazzare via ogni tentativo di mascherare il suo stato d'animo?
Yuuichi annuì, dopodiché andarono a sedersi in uno dei tanti tavoli.
« Okay! Grazie mille per aver accettato la mia proposta! » la ringraziò mentre prendeva posto di fronte a lei, ora anche lui con le guance picchiettate di rosso. La situazione, beh, era imbarazzante e non lo si poteva negare: ad occhi maliziosi sarebbe parso che Yuuichi ci stesse provando con Miyu, sebbene in realtà lui desiderasse solo un po' di compagnia e non avesse altri fini. Ma era impossibile che tutto quello non risultasse almeno un po' equivoco, e con una leggera vergogna provò ad immaginare che pensieri si stesse facendo di lui la ragazza.
« Non avrei sopportato di restare qui seduto da solo ad aspettare. Sarei sembrato un po' idiota. » si affrettò a giustificarsi, prima che un'altra delle sue calde risate riempisse l'aria.
« Nah, dai, non è vero. » contestò per rassicurarlo « Tuo fratello lo faceva sempre quando ancora non st-- si era riappacificato con Tenma. » gli rivelò, senza ammettere però che la considerava realmente una cosa strana: insomma, in quanti andava ad un fast food da soli? Specialmente chi ci veniva per studiare medicina?
Miyu si ricordò che era proprio quello il motivo per cui aveva cominciato a infastidire Kyousuke, era stata intrigata da quella presenza bizzarra che sempre più volte entrava ed usciva dal l0cale in completa solitudine. Lo vedeva sempre solitario, di ritorno dall'Università a mangiare lì con un libro in mano, che studiava perennemente. E si interrogava sull'identità misteriosa di quel ragazzo.
Era così che aveva attaccato bottone la prima volta, e poi la seconda, e poi la terza fino a divenire la petulante rompi scatole che veniva definita oggi.
« Kyousuke? Kyousuke veniva qui da solo? »
« Già. Cioè, penso per questione di comodità e per la poca voglia di cucinare. Tornava dall'Università e si sedeva in quel tavolo laggiù - e indicò l'oggetto che era strategicamente posizionato in modo da essere quasi nascosto e, per caso, più isolato dagli altri tavoli -, aveva sempre dappresso un libro e lì si metteva a leggere e studiare mentre aspettava il piatto, mentre mangiava, e anche dopo prima di chiedere il conto. » rivelò, col suo fare logorroico. Avrebbe semplicemente potuto fare un cenno del capo e annuire, rispondere con un mero "si" o altro, ma era una chiacchierona e le era parso giusto far saggiare ogni dettaglio che lei aveva catturato in passato su Kyousuke a suo fratello.
Nella sua mente si profilò l'immagine del diretto interessato che la accusava di essere un impicciona che si faceva sempre i fatti degli altri e che poi spettegolava in giro tutte le informazioni che accumulava e per un attimo si chiese se non fosse davvero così dato quel che aveva appena detto a Yuuichi. Liquidò la questione con sé stessa con un alzata di spalle.
« Kyousuke? Qui? Tutto solo? Solo proprio ogni volta? » domandò allarmato e Miyu si limito ad annuire gravemente. Yuuichi fissò il posto prediletto dal fratello, lo stesso in cui quest'ultimo lo aveva trascinato il giorno prima quando erano venuti a mangiare al locale. Si profilò nella sua mente la scena descritta da Miyu, gli vennero i brividi e fu colto da un improvviso senso di tristezza che si annidò nel suo stomaco e ci restò per il resto della conversazione.
Possibile che suo fratello in un anno non si fosse fatto nessun amico? Okay, era sempre stato un suo problema quello di non essere particolarmente socievole, ma... Gli amici non gli erano mai mancati, aveva avuto spesso la fortuna di trovare persone che lo accettavano per quel che era e con cui man mano imparava ad aprirsi.
Yuuichi ripensò al litigio tra Tsurugi e Tenma alla fine delle medie e si chiese se quello non fosse stato un motivo che aveva portato Kyousuke ad innalzare e fortificare la barriera che lo circondava. Possibile che quel litigio lo avesse segnato tanto profondamente? Come poteva credere che si trattasse di una semplice discussione stupida come gli era stato raccontato?
Miyu si accorse dello sguardo velato dalla tristezza di Yuuichi e cercò subito di rimediare. « Io ci ho provato a fare amicizia con lui, ma non è proprio andata come speravo. » lo disse con un po' di disagio, fissando da sotto il tavolo le punte dei suoi piedi muoversi con nervosismo.
Il motivo per cui si era avvicinata a Kyousuke era per mera curiosità: una curiosità insolita che provava da sempre nei confronti delle persone, e che puntualmente la spingeva a cercare di insinuarsi nella loro vita per conoscerle e analizzarle meglio. Le piaceva confrontare aspetti e caratteri differenti, e Kyousuke era senza dubbio l'individuo più strano mai incontrato fino a quel punto. Come avrebbe potuto non invadere il percorso della sua esistenza bizzarra? Inoltre, appena lo aveva visto solo, aveva compreso quanto triste si potesse sentire - del resto anche lei era nella stessa situazione - e aveva provato quasi seriamente a instaurare un rapporto di amicizia per compensare alla mancanza di compagnia di entrambi. I suoi tentativi però alla fine erano falliti tutti quanti, e aveva sempre più iniziato ad avvicinarsi a Kyousuke semplicemente per prenderlo un po' in giro e fargli, anche se non nel modo più corretto, comunque un po' di compagnia deridendolo. Non lo faceva per cattiveria, voleva solo vederlo reagire una volta tanto, non sopportava di vederlo passivo dinanzi ad ogni avvenimento della sua vita.
Questo finché non le si era presentata l'occasione perfetta: l'arrivo di un ragazzino al locale che diceva di aver giocato in passato alle medie alla Raimon Jr hight (coincidenza con una delle informazioni che era riuscita a estrapolare dalle conversazioni con Kyousuke). Tenma era un ragazzo perennemente allegro e solare, che però covava dentro di sé una certa tristezza.
Insomma, Miyu aveva modo di risolvere due problemi in una sola volta. Però non poteva ancora saperlo che i due si conoscessero, Miyu non sapeva che di lì a poco avrebbe visto i pezzi di una vita passata e distrutta saldarsi nuovamente fra loro. Scoprire che Kyousuke e Tenma si conoscevano già era stato sensazionale.
« E invece dopo essersi riappacificato con Tenma? »
Miyu cominciò a sentirsi un informatrice e si rese conto che probabilmente sapeva davvero più cose di quelle che doveva sapere. Il fatto che osservasse così tanto le persone era disturbante... Anche se Yuuichi non sembrava averci fatto caso, troppo preoccupato per il fratello.
« Ha continuato a venire dopo l'Università, ma molto più frequentemente per vedere il suo "amico" » calcò volutamente la parola ma si sentì poco soddisfatta di non ritrovarsi addosso un occhiataccia da Kyousuke. « i libri li guardava sempre meno e sembrava più sorridente. » disse. « E qualche volta mi è capitato anche di vederlo con altra gente, credo che fossero compagni di squadra di Tenma. » rivelò. E il fatto che sapesse anche di più di tutto ciò sconvolse anche lei.
Yuuichi si rassenerò, e tornò a sorridere luminoso come prima.
« Capisco, ne sono lieto. Sai, Tenma era molto importante per lui. Sono quasi sempre stati grandi amici. » disse, con gratitudine.
« Sì, lo so, e si vede quanto i due tengano l'uno all'altro. » anche questa volta scandì per bene ogni parola, alludendo al vero rapporto che c'era tra Matsukaze e il minore degli Tsurugi, ma Yuuichi sembrò non notare nulla di sospetto né farsi domande.
« In compagnia di ragazze non l'hai mai visto, eh? » chiese invece ridendo. E Miyu rise a sua volta per poi rispondere con la più pura verità e un'espressione incredibilmente seria. « No, mi spiace. » disse. E presto capirai anche il perché pensò, ricordandosi del fantomatico piano attuato da Kyousuke da quando Yuuichi era arrivato a Tokyo. Poi, per non dare l'impressione di sapere troppo (anche se Yuuichi non si era accorto di tutto quel che aveva provato a insinuare) spiegò « Se uscisse con una ragazza certamente non la porterebbe qui, dato la scarsa opinione che ha di me... » mormorò abbassando lo sguardo. Si finse più triste di quello che era veramente sperando che Yuuichi la consolasse e le donasse attenzioni. Anche se da un lato c'era da sempre rimasta male sul serio per gli epiteti con cui la definiva Kyousuke, dall'altro lato ormai cominciavano a non farle più effetto.
« Oh, beh... » cominciò Yuuichi, guardandola sinceramente dispiaciuto « Mi dispiace davvero. E, non voglio assolutamente giustificarlo per questo, ma Miyu, tu mi sembri una buona osservatrice » quella frase le fece un po' male « quindi, forse avrai notato che mio fratello, beh... Non è proprio la persona più socievole del mondo. Si chiude spesso in sé stesso e ci vuole un po' per entrare in simbiosi con lui. Se ti può consolare sono certo che presto gli passerà. Anzi, sono sicuro che non pensa davvero quel che dice. »
Miyu annuì inespressiva. Nessuna di quelle parole la confortò, solo quando alzò gli occhi e vide il sorriso sincero di Yuuichi si sentì un po' meglio.
« Sì, lo penso anch'io. » disse senza crederci neanche un po'.
Yuuichi la faceva sentire a suo agio, anche fin troppo, poiché era una persona estremamente gentile. Era anche un buon ascoltatore, proprio come lei, e Miyu si chiese per un attimo se fossero simili anche sotto un altro aspetto: se anche lui come lei recitasse da così tanto tempo da far apparire ogni sorriso naturale e completamente sincero. In quel caso, però, Yuuichi si era cucito addosso un personaggio decisamente migliore del suo, e decisamente meno insopportabile.
Lo guardò negli occhi per qualche secondo, e arrivo alla conclusione che: no, non era possibile che lui stesse recitando. Lui era davvero così, per questo era migliore di lei.
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тнe newѕтarт: nυova vιтa
Fanfiction- [[ ĸyoυтen ; мιnι long ; ιnтroѕpeттιvo ]] - [[ ѕeqυel dι "тнe newѕтarт; dove rιcoмιncιare" ]] Raggiungere l'età adulta non vuol dire trovare stabilità per l'intera vita. Ci saranno ancora dubbi, incertezze e cambiamenti. Continue esperienze dalle...