22 Dicembre 04:32 Pm;
La giornata era già stata abbastanza frenetica: fatta di viaggi, lunghe camminate, bagagli da trasportare, conversazioni intraprese con due rompiscatole e rimembranze di vecchi litigi. Nonostante fosse ancora pomeriggio, infatti, Kyousuke si sentiva già sfinito e si chiedeva il perché la medesima sensazione non pullulasse invece nel corpo e nella mente di Yuuichi, che era ancora attivo come non mai e pareva non aver passato gran parte della sua vita su una sedia rotelle.
Kyousuke si stava pentendo di non aver protestato all'idea del fratello di invitare Tenma a giocare a calcio con loro. Quella partita lo aveva colto impreparato, perché da quando aveva acquisito la notizia che Yuuichi sarebbe venuto a fargli visita, l'aspirante medico aveva in fretta e furia attuato un piano per rivelare al fratello la sua storia con Tenma. Si trattava di un progetto fatto di tappe da seguire obbligatoriamente, perché non c'erano piani B ed era inesistente il tempo per elaborarli.
Era così che, dopo minuti di elucubrazioni che lo riportavano sempre al punto di partenza, ci aveva rinunciato. Aveva concluso con se stesso che lo schema che si era creato nella mente non era poi così utile o rilevante dato che aveva fallito più volte. Kyousuke aveva quindi deciso di comportarsi semplicemente in modo "normale", come se lui e Tenma fossero ancora legati dall'amicizia che li accomunava alle medie.
E beh, tutto il resto sarebbe venuto da solo. Kyousuke avrebbe aspettato il momento che gli sarebbe parso più opportuno senza soffermarsi troppo sulle parole da usare prima che accadesse, ma lasciando tutto al naturale flusso del tempo e del destino.
Il risultato finale, ovvero la reazione di Yuuichi, sarebbe stata invariata a seconda dei metodi utilizzati. Dopotutto quel che gli doveva dare era una notizia a cui non si poteva venir preparati prima, era un dato di fatto che poteva essere captato o in un modo o in un altro, ma solo a seconda della persona e del suo modo di pensare. Cercare di far simpatizzare di più Yuuichi con Tenma non sarebbe stato di alcuna utilità. E Kyousuke si sentì uno stupido per essersene accorto solo in quel momento.
« Kyousuke, tutto bene? » fu riportato alla realtà. Con sguardo smarrito captò la direzione della voce che lo aveva interpellato e si voltò alla sua sinistra, dove trovò Yuuichi che lo affiancava.
« Sì, perché? » rispose, tornando poi a guardare diritto a sé la stradina contornata da palazzi che stavano percorrendo ormai da qualche minuto. Stavano camminando con la meta del campo da calcio in cui si erano dati appuntamento con Tenma. Il sole era alto nel cielo, quindi eventuali residui di neve sull'erba sintetica sarebbero già stati sciolti al loro arrivo e non avrebbero rappresentato un ostacolo.
« Sembri... Strano. Cioè, pensieroso forse. » azzardò Yuuichi.
Kyousuke sospirò, abbassando lo sguardo e stringendo i pugni dentro le tasche del giubbotto. « Lo sono un po' » ammise « Ultimamente all'università non va proprio benissimo e mi ritrovo spesso a rimuginarci sopra. » e si trattava di una mezza verità, perché lo studio rappresentava da sempre uno dei suoi principali pensieri, e in quel periodo i suoi voti erano calati davvero. Dall'altro lato, però, quelle riflessioni erano relegate in un angolino della sua mente con su scritto "ci penserò dopo". Il vero motivo della sua espressione meditabonda era tutt'altro.
« Capisco, mi spiace... Spero che venendo qui, e con questa idea della partita io non ti abbia tolto preziose ore di studio. » Yuuichi risultava profondamente dispiaciuto alla sola idea « Se me lo avessi detto prima avrei evi-- » Kyousuke lo zittì con un gesto della mano.
« È tutto okay, non mi hai tolto ore di studio, tranquillo. E poi questa partita è importante, è da tempo che non giochiamo assieme e non voglio perdere l'occasione. » Ed era la frase più sincera che avesse detto da quando era andato a prendere Yuuichi alla stazione. Dopo l'incidente non si erano mai più allenati assieme, per ovvi motivi, ma anche quando il maggiore era guarito non ne avevano avuto l'occasione.
Yuuichi esibì un sorriso dolce e un po' malinconico, con ancora del senso di colpa annidato nello stomaco. Stava per ribattere, ma non ne ebbe il tempo.
« Tsurugi-san, Tsurugi-kun! » I due fratelli si voltarono nella direzione da cui era provenuto il richiamo. Tenma sbucò da un vicolo alla loro destra correndo verso di loro con un'espressione tipica di lui: l'entusiasmo era visibile palesemente, così come la gioia e la spensieratezza che lo avevano da sempre caratterizzato. Kyousuke non avrebbe mai detto che fino a quella mattina quel ragazzo era arrabbiato con lui; Tenma non mostrava segni di rancore per essere stato "cacciato via di casa", né per le parole fredde con cui Kyousuke gli aveva dato il buongiorno.
« Ciao Tenma! » Yuuichi gli andò incontro, anche lui con la serenità sul volto.
« Ciao. » seguì subito dopo l'altro fratello, con voce quasi atona, ma che non fu di fastidio a nessuno in quanto sua peculiarità.
Tenma respirava a fatica, e si fermò un attimo poggiandosi le mani sulle ginocchia per riprendere fiato: era palese che si fosse fatto tutta la strada di corsa per qualche motivo sconosciuto.
« Bene! » urlò il castano per annunciare che si era riposato abbastanza « Il campo è di là! » e riprese la sua pazza corsa, dopo aver indicato uno spiazzo in cui smettevano di esserci abitazioni.
Yuuichi scattò subito a suo seguito, Kyousuke alzò gli occhi al cielo borbottando un « Si può sapere perché urla e corre? Ma cos'è, un bambino di cinque anni? » ma si ritrovò inconsciamente a sorridere prima di dirigersi anche lui, con tutta la calma, verso il campetto.
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тнe newѕтarт: nυova vιтa
Fanfic- [[ ĸyoυтen ; мιnι long ; ιnтroѕpeттιvo ]] - [[ ѕeqυel dι "тнe newѕтarт; dove rιcoмιncιare" ]] Raggiungere l'età adulta non vuol dire trovare stabilità per l'intera vita. Ci saranno ancora dubbi, incertezze e cambiamenti. Continue esperienze dalle...