ʻʻBenvenuti,ʼʼ la Signora Park aprì lʼentrata trovandovi Yoongi e sua madre. ʻʻMi fa piacere che siate venuti.ʼʼ
ʻʻSalve,ʼʼ la Signora Min fece un cenno con la testa e poi guardò Jimin, in piedi rispettivamente dietro alla propria madre. ʻʻPiacere di rivederti, Jimin.ʼʼ
ʻʻEntrate pure, la cena sarà pronta a breve.ʼʼ La donna di casa chiuse la porta e guidò la Signora Min nel salotto per scambiare quattro chiacchiere con lei.
Yoongi e Jimin, invece, si diedero un bacio veloce prima di seguirle, sedute nel divano adiacente al loro.
ʻʻChe noia...ʼʼ mormorò poi il primo.
ʻʻSì, lo so.ʼʼ Jimin gli afferrò la mano e iniziò lentamente a giocare con le sue dita.
ʻʻQuando sarà pronto da mangiare?ʼʼ Chiese Yoongi sentendo il suo stomaco brontolare.
ʻʻChi lo sa,ʼʼ il minore si leccò le labbra secche. ʻʻPotrei cercare qualcosa più divertente da fare.ʼʼ
ʻʻTipo me?ʼʼ Gli sussurrò nelle orecchie.
Gli occhi di Jimin si spalancarono mentre Yoongi scosse la testa, non poteva proprio credere che avesse detto una cosa del genere con le loro madri nella stanza.
ʻʻOh, smettila.ʼʼ
La Signora Park si alzò per portare la cena in tavola, rifiutando lʼofferta di aiuto della Signora Min. ʻʻQuindi, come state ragazzi?ʼʼ Chiese questʼultima.
ʻʻAlla grande.ʼʼ Rispose il figlio.
La donna annuì. ʻʻTi sta trattando bene, Jimin?ʼʼ
ʻʻUh, sì.ʼʼ Disse il ragazzino a bassa voce, sentendosi improvvisamente in imbarazzo a parlarne con la madre del suo ragazzo.