Never Say Never

4^parte

Quella notte non chiusi occhio, mi chiedevo dove Avril potesse essere.
Se stava bene.
Se era stata rapita.
Solo pensieri negativi mi giravano per la mente.

Entrai in classe, con la speranza di incontrarla, ma nulla. Non c'era.

Prima che suonasse la campanella della fine-lezione il prof di chimica mi viene contro e mi dice << Travis, vedo che sei buon amico di Avril, potresti consegnarle questo libro? Desiderava tanto averlo.>>

Un po' confuso rispondo << Volentieri, non per impicciarmi, ma lei non può darglielo? >>

<< Non posso, ho mia madre con problemi di salute e mi prendo alcuni giorni di ferie. >> rispose con aria triste

<< Mi dispiace, non si preoccupi. Oggi vado da lei. >>

<< Grazie mille.>> rispose sorridendo

Uscii da scuola e mi diressi a casa di Avril.

Suonai il campanello e dopo alcuni minuti qualcuno aprì, era proprio lei.

<< Ehi Trav, cosa ci fai qui? >>

<< Sono venuto a consegnarti questo.>>
Le do il libro e lei mi guarda stupefatta

<< Come hai fatto ad averlo? Mio Dio, è quello che volevo io, anche originale!>>

<< Me l'ha consegnato il professore di chimica, mi ha detto di portarlo a te >>

<< Grazie Travis, che bel gesto. >> risponde entusiasta.

<< Non ringraziarmi. A proposito, come stai? >>

<< bene, ho solo un po di febbre..>> risponde con voce strozzata.

<< Sicura di stare bene? Mi hai fatta preoccupare, non rispondevi nemmeno alle mie chiamate.>>

<< Devi scusarmi, il cellulare non lo uso da due giorni, è spento e fermo sul comodino >>

<< L'importante è che stai bene >> mi sforzo di sorridere.

Sorride e mi abbraccia

<< Domani torno a scuola, sto già molto meglio. Mi ha fatto piacere questa visita. >> mi guarda con occhi limpidi.

<< Anche a me ha fatto piacere rivederti. Ora ti lascio riposare, ci vediamo domattina.>>

Mi da un bacio alla guancia e chiude la porta.

Torno a casa con un sorriso stampato sulle labbra.
Era bellissima anche in pigiama, con i capelli legati e senza trucco.
Quel bacio alla guancia mi ha portato brividi..