Never Say Never

Niente di buono

Mi sbatte per aria e urla <<Dov'è?! Dimmi subito dov'è!>>

<<Cosa ci fai qui Patrick? Cosa vuoi?>> rispondo confuso

<<Voglio lei, dimmi immediatamente dov'è!>> mi dice infuriato

<<Lei chi? Ti calmi per favore. Non capisco..>> il mio sguardo si perde

Avril arriva correndo e arrabbiata dice <<Eccomi!>>

Lui le va vicino e le tira i capelli con violenza dicendole <<Eccoti puttana. Dove sei stata tutto questo tempo?! A casa di questo fallito?! Cosa ne dici se lo ammazzo.>>

<<Stai calmo Patrick, qui nessuno si farà male.>>  gli dice terrorizzata

<<Tu dici?>> le dice con una mezza piega al viso 

Come un flash si volta verso di me e mi tira un pugno allo stomaco, il forte dolore fece sì che mi piegassi in due a terra, vedevo il volto impaurito di Avril e mi sentivo così impotente.. Volevo fare qualcosa ma non ci riuscivo.

Provai ad alzarmi ma il mio tentativo fallì quando Patrick tentò di nuovo di darmi un pugno, ma questa volta in faccia.

Avril piangeva, le sue lacrime mi straziavano l'anima.

Patrick continuava a darmi a pugni, tra i denti, in faccia. Mi stesi a terra e continuò dandomi a  calci, aveva le scarpe da calcio, i tacchetti li sentivo perforarmi la schiena.

Dopo del tempo smise e io cominciai a non vedere più nulla..

Mi svegliai dopo qualche ora credo, il mio corpo era ancora lì immerso nel sangue. La testa mi scoppiava. Avril non c'era.. Mi chiedevo se quel bastardo l'avesse toccata.

Nonostante avessi tutti i muscoli addolorati mi alzai  e andai in bagno a medicarmi.

Il mio corpo non era più rosa, ma viola ricoperto di lividi.

Sentì scendere delle lacrime dal mio volto, non so il perché, ricordai le parole di Patrick: "Dove sei stata tutto questo tempo? A casa di un fallito?"

Beh si, mi sentì davvero un fallito in quell'istante. Non avevo protetto Avril, l'unica persona che del male non deve conoscerne l'esistenza. Mentre io ho lasciato che quel bastardo me la portasse via..