Capitolo 20.

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"Amore vieni andiamo in camera" mi dice Saul
"Eccomi arrivo" dico alzandomi dal divano, oggi non ho fatto nulla di impegnativo, sono stata accoccolata a Saul tutto il giorno e ho parlato qualche minuto con mia mamma che era spaventata per l'accaduto.
"Come stai piccola?" mi domanda venendomi incontro per poi chiudere la porta a chiave e appoggiarmi delicatamente sul letto accanto a lui.
"Meglio" dico sollevando lentamente ma maglia per scoprire i segni dei succhiotti che ancora invadono il mio corpo
"Se solo lo avessi saputo. Ha osato toccare la mia piccola, tu sei mia. Doveva saperlo. Doveva immaginarlo. Io avrei dovuto proteggerti di più. La sola idea che un altro uomo ti abbia anche semplicemente toccata mi fa salire i nervi" sbraita mentre mi cinge la vita per far unire meglio i nostri corpi
"Amore io non avrei mai voluto, io sono tua, solo tu puoi toccarmi."
"Ti amo amore"
"Anche io non sai quanto Saul" dico per poi appoggiare la mia testa sul suo petto e traferirmi nel mondo di Orfeo.

-

*11.00*
"Sveglia piccola" mi dice Saul lasciandomi umidi bacio sul collo e sulle mie guance rosee
"Mm" mugolo cercando di alzarmi
"Cosa le preparo principessa?" Mi domanda
"Nulla, mangio direttamente a pranzo grazie amore" rispondo lasciandogli un bacino sulle labbra

*drindrin*
"Saul il campanello.. Ma che è tornata tua mamma?"
"No amore, sta ancora fuori!"
"Ma allora chi è?"
"Apro io, scansati piccola"
-
"Ele" dice Saul
"Ciao" risponde la mia migliore amica senza guardarlo in faccia
"Cosa hai?" Domando
"Ma niente semplicemente la mia migliore amica è stata rapita e non si è neanche degnata di chiamarmi. Si è limitata a mandarmi un sms. Per il resto una favola."
"Scusami, stavo male" rispondo avvicinandomi a lei
"Ah sì stavi male. Come pensi che stavo io? Secondo te ero serena?"
non dico una parola.
"Beh no" si risponde da sola
"Mio padre è scappato e mi ha lasciata sola" cerco di giustificarmi
"Tuo padre, tuo padre, trova scuse più originali Beatrice" mi dice con gli occhi gonfi
"Ma tu cosa ne sai? Non puoi sapere cosa significa perdere un padre da un momento all'altro quindi non parlare" mi altero
"Ah no? Questo perché si parla sempre di te" afferma
"Scusa ma non ti seguo. Cosa intendi?"
"Intendo che fai sempre la vittima e te ne freghi di tutti e di tutto ma sei che c'è tu non sei l'unica a soffrire! Ti ho detto che mi sono trasferita per il lavoro dei miei? Ma li hai mai visti? Non ti sei neanche accorta che vivo da Federico perché i miei non ci sono? Sono morti Beatrice da neanche tre mesi. Ma non preoccuparti resta impegnata a piangere tra le braccia del tuo ragazzo e fregatene delle amiche tanto hai già con chi trombare tutti i giorni a cosa ti servo io? Sono inutile no? Ti do un consiglio: le prossime volte sii meno egoista e pensa anche agli altri." Dice sbattendo violentemente la porta per poi correre via verso una meta a me ignota.

Non posso crederci cazzo. La mia migliore amica è orfana e io non me ne sono mai accorta, ma soprattutto piange e la causa di quelle lacrime questa volta sono io. Quella che dovrebbe essere la sua migliore amica. Mi sento uno schifo.

Continua...

Spazio autrice:
Ecco qui un nuovissimo capitolo.
Vi ringrazio come sempre per i voti i commenti e le views che sono diventate più di duemila. Non so come ringraziarvi, a presto..!
 

Carlotta.❤️

I can't live whitout you ||Beatrice VendraminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora