Alla corte dei De Noir intanto le cose stavano sempre più peggiorando.
Tornò mattina e i due signori furono svegliati dal rumore di un corno.
Si affacciarono velocemente alla finestra della camera e videro l'esercito inglese schierato su una lunga linea. Stavano dando inizio al combattimento.
Uscirono velocemente dalla camera e Alain urlò di correre alle armi.
Pochi istanti dopo, dentro le mura della rocca scoppiò il caos.
I soldati rimasti di guardia sulle mura durante la notte erano già pronti e sulla difensiva.
Alain e Aliénor corsero nell'armeria a prepararsi.
Alain non era ancora d'accordo con la moglie. Non voleva che combattesse pure lei, ma non c'era tempo di discutere.
Quando l'esercito fu pronto si schierarono in modo uniforme sulle mura.
Intanto gli inglesi, con il loro rivoluzionario arco lungo, avevano dato il via all'attacco con archi e catapulte.
Gli uomini francesi rispondevano al fuoco con i loro piccoli archi, quasi inutili data la loro minor gittata rispetto a quelli inglesi.
A peggiorare il tutto c'era la mancanza di una catapulta dentro le mura francesi.
Insomma, i De Noir erano veramente messi male. Erano inferiori di numero, molto più indietro degli inglesi sulle tecniche militari e sopratutto non avevano le nuove "tecnologie" inglesi.
Dopo circa una mezz'ora di bombardamenti, gli inglesi passarono all'attacco frontale.
Con scale e torrette ( che sia Alain che Aliénor si chiesero da dove le avessero fatte saltare fuori) gli inglesi si diressero verso le mura.
Alain era molto preoccupato. Il primo attacco aveva già causato numerosi morti tra le sue truppe, mentre i loro attacchi non erano serviti quasi a niente. Una freccia su dieci riusciva ad uccidere o anche solo ferire un avversario.- Arcieri pensate alle torrette! Gli altri buttino giù le scale! Muovetevi! - ordinò velocemente Alain.
Nonostante tutti gli sforzi però, alcuni inglesi riuscirono ad entrare.
Quando Aliénor se ne accorse, corse verso gli avversari che non ebbero alcuna via d'uscita.
Di dieci che ne entravano, lei ne uccideva sei.Sembrava una furia, come se avesse della rabbia repressa dentro di lei. Ma aveva anche movimenti così aggraziati che la facevano sembrare un angelo.
Alain, quando poteva, la osservava per quei pochi istanti tra un avversario e l'altro.
" Il mio angelo della morte. La mia dama nera." pensava.Alla fine gli inglesi si ritirarono.
Dopo una intera giornata di combattimento le truppe inglesi tornarono al loro accampamento.
I francesi erano stanchi e decimati.
Dentro le mura si pensòa cercare di rinforzare il portone, a curare i feriti e a seppellire i morti.
Alain era stato leggermente ferito ad un braccio e toccò ad Aliénor curarlo.
- Se ci attaccheranno di nuovo non penso riusciremo a resistere ancora. - disse Alain alla moglie.
- Dobbiamo. Vedrete che il messo tornerà presto e sono sicura che porterà buone nuove. - rispose la dama, speranzosa.
- Non possiamo attendere. Dobbiamo riuscire ad attaccare noi. Prima che giunga l'alba attaccheremo il loro campo. In un attacco frontale gli archi non servono a molto.
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La Dama Nera
FantasyCorreva l'anno 1346, la guerra dei cent'anni era appena iniziata e gli inglesi entrano in francia e conquistano Crécy. Poco prima di Crécy c'è un'ostacolo: un piccolo forte mai penetrato da nessuno. In questo forte abitano i De Noir. la Dama Nera...