Era appena sorta l'alba. E una tromba ruppe il silenzio.
I rinforzi erano arrivati al momento giusto.Un guerriero vestito di un armatura luccicante guidava un esercito di un centinaio di uomini.
Cavalcarono al galoppo fino al punto dove gli inglesi avevano accerchiato i francesi.
L'impatto fu cruento.
Nel frattempo che i soccorsi combattevano contro gli avversari, i De Noir e le loro truppe si ritirarono dentro le mura.Appena le truppe di Balthazar De Lacroix videro che anche l'ultimo uomo dell'esercito dei De Noir era entrato, si ritirarono anche loro dentro le possenti mura del castello.
Quando tutti furono entranti e le porte serrate, Balthazar scese da cavallo, togliendosi l'elmo.
I capelli corvini e gli occhi azzurri del ragazzo brillavano con le prime luci del mattino.
Alain, diede il bimbo ancora incosciente ad una dama di corte, ordinandole di prendersi cura di lui finchè non si fosse svegliato e corse incontro al suo vecchio amico, abbracciandolo per poi presentarlo alla moglie.
Quando i due si videro, ebbero la stessa sensazione. Una scarica elettrica attraversò entrambi.
Intanto il messo era arrivato.
- Vecchio mio, meglio che parliamo in un posto più tranquillo. Intanto manda i tuoi a riposare. A fare la guardia ci penseranno i miei uomini. - disse Baltazar.
Alain acconsentì e andarono tutti e quattro nella sala del consiglio.
- Messo, pensavamo foste morto. Quali notizie ci porti dal Re? - chiese Alain sedendosi sulla sua sedia.
- Sfortunatamente, mio signore, non sono buone notizie.
- Spiegati messo! - intervenne Aliénor.
Balthazar rimase molto impressionato del suo intervento. Guardò Alain, il quale gli fece gesto di lasciare perdere.
- Il Re non verrà in nostro aiuto, mio signore. - rispose il messo a testa bassa.
- Ecco perchè sono qui io, Alain. Ero alla sua udienza con il sovrano quando vi ha rifiutato il suo aiuto. Così mi sono detto: Se nessun aiuto verrà dal Re, lo aiuterò io. - intervenne Balthazar a difesa del messo.
- Grazie, potete uscire. - ordinò Aliénor al messo.
Balthazar era sempre più sconvolto.
Da quando una donna governava insieme al marito? O meglio, da quando una donna dava ordini?
Con più cautela pose le stesse domande anche ad Alain, il quale dolcemente rispose che Aliénor non era solo una donna, ma era anche la Dama Nera. La donna con la più forte forza di volontà che lui avesse mai conosciuto, la donna che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno.
Balthazar capì che l'amico era veramente innamorato di quella donna.
- Ditemi, come fate a conoscervi? - chiese Aliénor intromettendosi nel discorso.
Non le piaceva essere tagliata fuori.
- Vedete, i nostri genitori sono parenti alla lontana. Mio padre è lo zio di quinto grado di vostro marito. così, avendo gli stessi tutori, essendo quelli di famiglia, abbiamo vissuto per molto tempo insieme.
- rispose prontamente Balthazar.- è un enorme piacere averti qui. Dopo così tanti anni. Grazie per averci salvato. stasera organizzeremo un banchetto in vostro onore. - disse felicemente Alain.
Aliénor non l'aveva mai visto così felice.
- Mio Signore, non dimenticate la nostra solita avvertenza? - domandò Aliénor al marito.
- Quale avvertenza? - chiese curioso Balthazar.
- Mia signora, non penso ce ne sia bisogno. I De Lacroix sono brave persone e ottimi generali.
Aliénor non lo fece finire. Lo guardò malissimo e Alain sospirò in segno di rassegnazione.
- Sono in dovere di dirvi che, però, i vostri uomini non devono in alcun modo fare del male alle nostre dame. Nel mio territorio è vietato ed è perseguibile con la morte. - spiegò Alain.
- Non vi preoccupate, Alain. Se succedesse sarò io stesso ad uccidere chiunque lo faccia. - rspose un po' scosso Balthazar.
Non era del tutto convinto di quella legge. Insomma, era risaputo che i soldati volevano spassarsela.
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La Dama Nera
FantasyCorreva l'anno 1346, la guerra dei cent'anni era appena iniziata e gli inglesi entrano in francia e conquistano Crécy. Poco prima di Crécy c'è un'ostacolo: un piccolo forte mai penetrato da nessuno. In questo forte abitano i De Noir. la Dama Nera...