5. I feel something

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Heihei!
Essendo una storia breve finirà tra poco, ma vedo che non vi piace e mi dispiace!
Scusate lo sfogo, buona lettura

Con il pensiero, Moira indusse Laura ad uscire di nuovo di casa e a camminare verso un parco.
Si misero sedute su una panchina guardando i bambini giocare, Moira sorrise e con un gesto della mano fece cadere uno di quei piccoli marmocchi, Laura accorse subito e aiutò il piccolo a rialzarsi.
-è buona.-
Ross le apparve vicino con un sorriso.
-lo so..-
Moira sospirò stancamente per poi poggiare la testa sulla spalla del biondo.
Il suo cuore congelato, si scaldó un pochino quando lui le avvolse un braccio intorno, stringendola a se.
-Raziel vorrebbe parlare anche con te-
Le sussurró Ross prendendo ad accarezzarle il braccio delicatamente.
-ok-
Lei inspiró di nuovo il profumo genuino del biondo e poi si alzò andando via.

-Moira-
La voce profonda dell'angelo le suonò nella mente
-Raziel.-
-come procede il lavoro?-
-bene-
-l'umana?-
-è....em..umana?-
L'ombra le si avvicinò
-sei più silenziosa del solito e non hai ancora fatto ironia o chiamato me Razy-
-e quindi?-
-cos'è successo?-
La giovane tentenno un pochino, poi prese un bel respiro e parlò:
-Io...ogni volta che..che sono vicina all'angioletto...io..sento qualcosa... non so spiegarlo, ogni volta che giochiamo e ci prendiamo in giro sento che i sorrisi che faccio vengono naturali, non sono sforzati o sarcastici. Ogni volta che ci sfioriamo sento i brividi su tutto il corpo, ma non sono brividi lussuriosi...è una cosa pura.
Quando siamo insieme sento che è giusto così, mi fa sentire anche in colpa quando penso che lui è solo mio, sono sempre stata egoista, in due mosse potrei conquistarlo e portarmelo a letto, ma non è quello che voglio. Voglio solo che stia bene, davvero. Raziel, che mi succede?-
-sei innamorata, mia cara-
-ma io non posso innamorarmi.-
-tu non sei un demone completo, le emozioni puoi provarle tutte-
Moira sospirò sconfitta, si mise seduta per terra e si rannicchiò su se stessa...
Era tutto nuovo, nuove sensazioni legate ad una nuova emozione così potente..

Tornò all'appartamento di Laura, lei dormiva nel suo letto e Ross le accarezzava i capelli, quell'immagine le fece bruciare qualcosa all'altezza del petto.
Ross si accorse di lei, le sorrise e si alzò.
-potevi rimanere lì..-
-le ho toccato i capelli per farla addormentare-
-non ti devi giustificare con me..-
-voglio farti vedere una cosa-
Il biondo la tiró per un polso fino al tetto del palazzo, poi gli apparvero le sue ali.
Moira si avvicinò e prese ad accarezzarle delicatamente e sorrideva, davvero.
Quando Ross strinse le braccia intorno alla sua vita lei balzò sorpresa.
-sono io..-
Alzò lo sguardo agli occhi del biondo
-lo so-
Lui si lanciò dal palazzo con il corpo di lei pressato contro, quando arrivò quasi a terra, spiegó le ali e i due corpi si alzarono in volo. A Moira mancava il respiro.
Volarono fino ad uno dei grattacieli più alti, lì lui si fermò e mise giù la ragazza.
La vista del cielo stellato era mozzafiato, a lei venne naturale far scivolare la sua mano in quella del biondo che la strinse.
-perché siamo qui?-
-mi sembrava un buon posto-
-per cosa?-
-non lo so, per fare qualcosa?-
Lei iniziò a ridere, poi si girò faccia a faccia con Ross, alzò una mano e la passó tra i capelli chiari di lui.
-sei così bello, angioletto-
-anche tu lo sei, diavoletta-
Continuavano a mangiarsi con gli occhi che guizzavano dalle labbra allo sguardo dell'altro, era un momento cruciale.
-vorrei baciarti, Moira-
-fallo, Ross-
Allora lui si abbassò leggermente per arrivare all'altezza di lei, le sfiorò delicatamente le labbra, il suo respiro fresco si infrangeva sulle guance di lei, quando poggió finalmente la bocca su quella bollente di Moira, entrambi sentirono le farfalle allo stomaco.
Le mani di Ross erano poggiate sui fianchi di lei che aveva le sue mani a stringere le ciocche bionde, il senso di appartenenza a qualcuno che provò lei quando Ross avvolse intorno a loro le candide ali, fu indescrivibile: Moira aveva trovato la sua vera casa tra le braccia del biondo, avrebbe voluto dire che non l'avrebbe lasciato più,  ma l'avrebbe lasciato andare appena lui non si fosse più sentito felice al suo fianco.
Qualcosa in lei stava cambiando.

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