...DADDY...

CAPITOLO 5:

Vengo malamente strattonata per le scale dalla preside che comincia a sbraitare cose a caso che ovviamente non ascolto, dopo di ché comincia a riempirmi un borsone con le poche cose che ho, vengo distratta dai miei pensieri da un formicolio sulla guancia da cui capisco che mi ha appena tirato uno schiaffo :Ascolta stupida ragazzina fai tutto ciò che ti dice e non contrabbattere mai e dico mai intesi? Sei così stupida.. Ma perché ha scelto te? Con tutte le belle ragazze che ci sono qua proprio sto sgorbio... : non so perché ma quelle parole mi hanno leggermente ferita so di non essere la ragazza più bella di questo mondo ma almeno carina... Con questi pensieri lascio la stanza e mi dirigo verso il signor... Mmh come si chiama lui che mi aspetta davanti al portone dello collegio, sono agitata mi farà del male? E se non mi vorrà più mi porterà di nuovo qui? Non voglio ritornare qui
La sua profonda voce mi arriva alle orecchie sentendo la sua presenza al mio fianco :Non si preoccupi mi prenderò cura di lei: detto questo mi prende una mano e subito noto l'esagerata grandezza rispetto alla mia. La preside ancora contrariata per la sua scelta passa la chiave del collare che porto al collo al signore , e tra sorrisi falsi e ultimi saluti lo seguo fuori da quella prigione. Ad aspettarci all'esterno c'è una grande Audi A4 nera, dopo un suo cenno d'assenso salgo lasciando sui sedili posteriori il borsone, poggio la testa sul finestrino leggermente a disagio per la nostra vicinanza, lentamente prendo sonno per la stancante giornata trascorsa. Tenendo fuori dalla mente tutto quanto sapendo che però ci avrei fatto i conti al mio risveglio... La sensazione di una mano sulla mia testa che carezza i capelli mi fa cadere definitivamente nel mondo dei sogni