Durante una fredda giornata d'inverno, il cielo minaccioso si affacciava sulla terra, carico di nubi e di malinconia, e pensavo a ciò che perdevo, ma ormai tutto era pronto per la partenza. Come dire a mio nonno, uomo testardo, che non vuole sentire ragioni, delle mie malinconie? Conoscendolo, penso sia impossibile parlarci. E' un dispiacere per me lasciare tutti i miei amici più cari per andare a vivere in campagna! Cosa trova mio nonno di tanto speciale in quella campagna?
Ad un certo punto mio nonno interruppe i miei pensieri:
- Cosa fai qui John! Non ti avevo detto di andare a fare la valigia?
- Si scusa, hai ragione nonno, vado subito!
Mentre facevo la valigia, pensavo alla mia casa, dovevo lasciare tutto, il posto in cui sono nato e ho vissuto, dove hanno vissuto i miei genitori, prima di morire. Ogni cosa mi parla di te, mamma, sento la tua voce, dolce e soave, che mi accompagna in questa lunga avventura, e mi sussurra: "John! La vita è bella, fuori il mondo è pieno di colori e di profumi nuovi, non aver paura, io sarò sempre con te". Questa voce, mi dava la forza per continuare a vivere, ad essere sempre sicuro di me. Dopotutto, pensai che non sarebbe stato così tremendo vivere in una campagna, quando seppi che traslocavamo in una fattoria, vicino alla quale ci sono molti ragazzini che giocano ogni giorno. Potrei farmi nuove amicizie, pensai, poi sarà divertente portare al pascolo gli animali! Una volta fatta la valigia, mi stesi sul letto, a pensare a quello che mi sarebbe potuto aspettare in futuro. Il giorno dopo decisi di salutare tutti i miei amici più cari, dato che una volta andato a vivere in campagna, nella fattoria vicino alla foresta, sarebbe stato difficile rivederli. Partimmo alle 5 del pomeriggio e arrivammo alla fattoria circa alle 8 di sera. L'atmosfera era cupa, l'orto era incolto, i vetri erano rotti e la staccionata era a terra. Ed io dovrò vivere in questa catapecchia? Senza cibo ne acqua?
Preso dalla curiosità chiesi subito a mio nonno:
- Nonno! Ma se non ci sono supermercati qui vicino dove prendiamo l'acqua? Ed il cibo?
Mio nonno scoppiò a ridere:"Ma cosa dici! Non ci servono supermercati! Abbiamo tutto quello che ci serve per sopravvivere! Abbiamo un grande orto, un pozzo poco lontano da qui e molti animali".
Circa un'ora dopo andammo a dormire, perché la mattina dopo ci saremmo dovuti svegliare presto. Il giorno dopo, un ragazzo si presentò davanti alla fattoria, salutandomi quasi come se lo conoscessi: era venuto per darci il benvenuto. Il suo nome era Thomas, un ragazzo alto, robusto e forte, e aveva 15 anni, come me. Inizialmente non pensavo che sarebbe stato così facile fare amicizia qui, con poco tempo mi feci moltissimi amici, alcuni più piccoli ed altri più grandi di me, con i quali mi divertivo ogni giorno ad esplorare e a combattere con dei bastoncini. Dopo circa 1 settimana, i vicini ci invitarono ad una escursione nella foresta che si trovava poco distante dalla nostra fattoria. Mio nonno non esitò e accettò subito l'invito.
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Lost in a Forest
Mystery / ThrillerLa storia di un ragazzo che viveva in campagna, il quale passava i suoi giorni a lavorare e a divertirsi con i suoi amici, poco distanti dalla sua fattoria... Ma un giorno ci fu un tragico evento che segnò l'inizio di un vero inferno..