Una normale serata di routine

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Ero la, seduta su una panchina, contemplavo il vuoto e mi facevo domande a cui non sapevo darmi una risposta bene precisa.
Vestita come al solito: jeans larghi, maglia dei bulls e le mie globe.
Erano le 22 quando inizio a piovere ed io rimasi immobile, quasi come se le gocce manco cadessero su di me,ma da tutt'altra parte...
Presi le mie cuffie ed iniziai ad ascoltare la playlist delle mie canzone preferite, si insomma, quelle che nei giorni bui come questo, mi danno un po di forza per andare avanti.
Scesi dal muretto che si affacciava sul fiume e piano piano mi incamminai verso il cimitero dove sta sepolto mio nonno...
Si, prendetemi per malata, ma ogni tanto ho bisogno di lui.
Quando ormai ero a metà della salita per arrivare da mio nonno sentii il mio telefono squillare, lo tolsi dalla tasca e mentre la pioggia bagnava il telefono cercavi di intravedere chi mi stesse chiamando.
Risposi, non sicura di sapere con chi stavo esattamente parlando:" pronto?"
"Marta dove sei? Torna a casa che è tardi e piove" dopo questa frase riconobbi mia madre..
"Si mamma sto tornando tempo 10 minuti e ci sono stai tranquilla" e cosi dicendo riattaccai, riposi il telefono nella mia tasca e continuai a camminare verso la meta della serata.
Appena arrivata mi misi a sedere accanto alla tomba di mio nonno e con la testa mi appoggiai su di essa come se fosse la sua spalla; gli raccontai molte cose, anche se ovviamente non ebbi risposta, ma in cuor mio sapevo cosa avrebbe risposto se fosse stato vivo.
Parlai, parlai cosi tanto che non mi accorsi che si erano fatte l'una e un quarto di notte...
Salutai mio nonno molto frettolosamente, mi rimisi le cuffie ed iniziai a correre verso casa

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