Altro giro altra corsa

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La sveglia suonò e io come tutte le mattine andai a fare colazione.
Solitamente la mattina mangio qualche biscotto ma quella mattina presi solamente un caffè e andai a fumarmi una sigaretta alla finestra in camera mia; mentre guardavo il cielo da quella finestra mi venne in mente il suo sorriso:"ah com'è perfetta cazzo" pensai, ma non avevo il coraggio di andare a parlarle.
Finii la cicca e mi andai a cambiare.
Mentre mi lavavo i denti sentii mi madre che mi urlava di muovermi perché eravamo in ritardo, cosi mi asciugai la bocca, presi lo zaino e corsi in macchina.
Durante il tragitto da casa a scuola riflettevo ancora su come uscire da quella merda ma...niente, nessuna idea era abbastanza buona.
Arrivai a scuola e ancor prima di varcare la soglia non ne potevo già più.
Solo lei poteva invogliarmi ad andare in quel posto, ma purtroppo andava ad un artistico a 20 minuti di treno da me.
Entrai in classe con la voglia che ha un tossico di andare in comunità e mi sedetti al mio posto...
Quella mattina, di quelle 6 ore, non ascoltai manco mezza parola dei professori, ormai non me ne fregava più niente di quello che dicevano quegli sputa sentenze.
Finalmente dopo due lunghe ore di lezione suonò la prima campanella e io corsi fuori al bar per accendermi "il mio vizio mattutino"...
Stavo benissimo, mente vuota e corpo libero; l'unico pensiero ancora fisso in testa era lei...
Porca puttana se mi aveva fottuto il cervello, ma in vita mia sono stata presa da una persona come con lei.
Cosi pensai bene di andare a prendere lo zaino in classe e di scappare di scuola.
Andai alla stazione in attesa dell'arrivo di quell'angelo.

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