Zayn è un giovane veterinario convinto di non essere destinato a relazioni a lungo termine. Liam è un affascinante pediatra con tutte le carte in regola per fargli cambiare idea. Dopo un primo, burrascoso, pian piano i due si innamorano. Un giorno...
il giorno dopo Zayn si diresse verso la casa di liam. arrivato sulla veranda stava per bussare quando udì dei passi frettolosi, e poi la porta si aprì di colpo. liam trasalì, sorpreso di vederlo.
"oh, ciao..." disse, lasciando andare la porta. "stavo giusto pensando di telefonarti." era scalzo e indossava un paio di calzoni morbidi e una camicia bianca.
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Zayn notò di nuovo quanto fosse bello. sembrava così... vero. "visto che stavo tornando a casa, ho pensato di informarti di persona. Molly sta bene."
"sul serio? posso vederla?"
"certo, quando vuoi. anche i piccoli stanno bene."
per un attimo rimasero a guardarsi in silenzio.
"vuoi una tazza di caffè?" chiese liam. "l'ho appena fatto"
provò un misto di sollievo e di delusione vedendo che scuoteva il capo.
"no, grazie. preferisco non stare sveglio quando cerco di dormire."
rise. "spiritoso"
"faccio quel che posso", replicò zayn
si voltò e fece per scendere dalla veranda
suo malgrado liam gli domandò: "prima che te ne vada, puoi dirmi a che ora pensi di tornare in clinica per dare un'occhiata a Molly?"
"non lo so di preciso. dipende da quando mi sveglio."
"giusto" mormorò liam, sentendosi sciocco"
"però perchè non ci troviamo lì durante la tua pausa pranzo?
"non volevo..."
"a che ora?"
liam deglutì. "un quarto a l'una?"
"ci sarò" promise zayn. fece qualche passo indietro. "e... lo sai che sei bellissimo vestito così?" aggiunse
***
proprio com zayn aveva detto, molly stava molto meglio.
"sono tanto felice che tu ti sia ripresa", bisbigliò liam accarezzandola.
"anch'io", gli fece eco la voce di zayn dalla soglia.
liam si voltò e lo vide in piedi contro lo stipite.
"credo di essermi sbagliato. puoi portarla a casa già stasera, se vuoi. e anche i piccolini sono in forma. se vuoi portarli a casa ti consiglio di metterli in un recinto altrimenti creeranno molta confusione."
liam lo ascoltava appena perchè, pur senza volerlo, era attratto dal suo bell'aspetto.
"stai bene? mi sembri pensieroso" gli domando zayn
"sono un po' stanco", mentì liam. poi indicò molly. "sembra che abbia un debole per te."
"eh già, siamo andati molto d'accordo"
"allora, che ne pensi?"
"di che cosa?"
"di molly"
"non capisco"
perplesso zayn scandì bene le parole. "vuoi riportarla a casa stasera oppure no?"
"ah, sì", esclamò liam, impacciato. avrebbe voluto prendersi a schiaffi. "penso che la riporterò a casa"
"sai, pensavo che tu fossi più entusiasta di vedere molly stare bene."
"ma sono entusiasta."
"non si direbbe."
"e questo che cosa significa?"
"non so" rispose zayn. "immaginavo che avresti dimostrato un po' più di emozione. non solo nei confronti di molly, ma anche perchè io ero lì pronto a dare una mano"
"ti ho già detto che te ne sono molto grato" rispose liam, stizzito. "quante volte devo ringraziarti?"
"non so, secondo te?"
"non sono stato io a chiederti di intervenire"
"veramente sì"
oh già, pensò liam. "e va bene" "grazie ancora per tutto quello che hai fatto"
zayn rise. "ti comporti sempre così con i tuoi pazienti?"
"così come?"
"in modo così serio"
"direi di no"
"e con i tuoi amici?"
"no... ma che c'entra questo?"
"la mia era semplice curiosità"
"bene, la tua curiosità è un po' invadente"
zayn rise. "senti, domani ho invitato degli amici, e mi piacerebbe che venissi anche tu."
"a casa tua?"
"questa è l'idea"
"saranno tutte coppie i tuoi amici?"
"a parte me e mia sorella sono tutti sposati"
liam provò a rifiutare "penso di no. ho il ragazzo"
"bene. porta anche lui"
"stiamo insieme da quasi quattro anni"
"te lo ripeto, sarà il benvenuto"
"tanto non potrebbe venire. è fuori città per qualche giorno"
"allora, vieni tu"
"non sono sicuro che sia una buona idea"
"e perchè no?"
"perché lo amo"
"e?"
"e cosa?"
"e... puoi continuare ad amarlo anche se vieni a casa mia." "allora siamo d'accordo" concluse zayn. "ci troviamo da me verso le dieci. basta che ti porti il costume da bagno."
"non credo..."
"sa che ti dico? se vuoi venire sei il benvenuto. ma non voglio farti pressione.
liam sapeva che avrebbe dovuto rispondere di no. "magari verrò."