5-Papà

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Vedevo la sua mano poggiata sul suo fianco il contrasto fra il giallo canarino della maglietta e la pelle olivastra di lou era così evidente. Mi concentravo sulle piccole pieghe che si formavano sul tessuto sintetico . Forse perché avevo paura . Paura di guardare in alto e di vedere i loro visi così vicini ,così perfetti insieme. Perché infondo è questa la normalità , loro due devono stare insieme perché sono fatti per stare insieme ,non come me che sono sbagliato , che non sono fatto per stare qui . Voglio girarmi uscire da questa merda e non tornare più . Ma non posso. I miei piedi sono come incollati a terra . Ed ecco che è troppo tardi. Mi ha visto. I suoi occhi sono così freddi sulla mia pelle . Ho quasi paura . Ci stiamo guardando nessuno fa nulla è tutto immobile . Capisco che devo fare qualcosa . Mi giro e me ne vado. Cammino . Avete presente quando camminate senza pensare tipo una macchina , un piede dopo l'altro in automatico. In quale strada andare ? In quel momento non è un problema , potreste arrivare a casa vostra ad occhi chiusi . Perché non siete voi a camminare sono i vostri piedi ...
Arrivato a casa salgo le scale ed entro nella mia camera . Guardo il soffitto. Le stelline che ho appiccicato da bambino sono ancora lì . Che belle giornate quelle. Quando c'era ancora papà . Chiudo gli occhi . L'unica cosa che riesco a vedere sono Louis e Eleounor e le loro labbra così vicine che si modellano quasi. Riapro gli occhi . Capisco che devo fare qualcosa per non pensarci . Mi alzo prendo la giacca ed esco . Arrivo alla fermata del bus . Salgo con fatica , troppa gente. Accanto a me c'è una signora con in braccio un bambino. Lui piange bagnando la camicetta della mamma le cerca di cullarlo per quanto le sia possibile dato il piccolo spazio a lei disponibile . La sento sussurrare al suo orecchio "dai che ora arriviamo a casa così vedrai papà" il bimbo la guarda con gli occhi ancora pieni di lacrime "si oggi torna" conferma la mamma "mi aveva detto di non dirti nulla perciò ora che lo sai fai fintanto di niente"il bimbo si calma e comincia a fare una moltitudine di domande sul papà ,su quanti regali gli avrebbe portato e se sarebbe stato orgoglioso di lui per tutto quello che aveva imparato al asilo. Io sorrisi . In tutto ciò ero ormai arrivato alla mia fermata scesi . Accanto al guardrail ormai sommersa dalla polvere c'era una cornice con dentro una foto. La foto di mio padre. Accanto ad essa nient'altro che due fiori di plastica anch'essi pieni di polvere . Mi appoggiai al guardrail e cominciai a parlare, a raccontare tutto quello che mi era successo in quella settimana. "Sai penso che ha te Louis piacerebbe ... anzi non lo so. Forse ti piacerebbe il Louis gentile. " sorrisi , si anche a me piaceva il Louis gentile.
Tornato a casa entrai e sentii un orribile odore di alcol e sigarette . C'era mio zio sdraiato sul divano con una ragazza che avrà avuto la mia età sopra lui ,aveva la camicia aperta e i pantaloni abbassati e lei stava in mutande e reggiseno con la testa fra le sue gambe. Appena lui mi vide urlò "vattene!" "Altrimenti ti puoi unire a noi" concluse ridacchiando " . Salii in camera e caddi in un sonno profondo che però veniva spesso interrotto da brutti pensieri. Fu una notte orribile .
Il giorno dopo a scuola avevo delle occhiaie che facevano paura. Louis non c'era forse era meglio . Niall si sedette accanto a me . E non stette un secondo zitto per tutta la lezione . Alla fine disse "mi sembri un tipo simpatico " io sorrisi " ti voglio far conoscere una persona " . Suonata la campanella dell'ultima ora andammo nel piano superiore . Niall mi fece entrare nella "5H" la classe aveva una stanza molto più ampia della nostra . Niall si avvicinò ad un ragazzo con dalla pelle olivastra e i capelli neri un accenno di barba e degli occhi scuri davvero belli . Lui annui e si avvicinò a me " Piacere Zayn" disse porgendomi la mano io la strinsi " tu devi essere Harry " aggiunse , io annui. "Sai che sei davvero un bel ragazzo , guarda che occhi che hai! " io arrossii e lui rise " una volta usciamo " disse facendomi l'occhiolino. Neanche ebbi il tempo di rispondere che se ne andò.

Però era carino
Mi piaceva

Destiny. ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora