Certo Miss Sara, si accomodi e chiuda la porta alle sue spalle. Risponde in tono serio il mio interlocutore.
Cosa vorrà adesso? Mi chiedo se ha trovato qualche errore nell'archivio, o qualche problema in agenda con un appuntamento preso da me, in assenza di Tanya. La testa inizia a farsi pesante, mi passano mille idee nella mente, cerco un motivo per cui l'avvocato voglia parlarmi face to face. Prima fa arrivare il caffè dal bar, dice a tutti che siamo in pausa e poi mi manda a chiamare. Negandomi un break. Ne avrò diritto anch'io. O forse no. No?
Come se stesse interpretando i miei crucci mentali, l'uomo esordisce
Vede signorina, non me ne voglia perché non le ho concesso la pausa sigaretta con gli altri colleghi, - breve silenzio - la verità è che vorrei parlarle senza occhi ed orecchie indiscrete. Del resto, ciò che separa questa stanza e l'altra, è solo un vetro. Spero che lei capisca ciò che intendo dire - mi regala un sorriso che è un vero mix tra malizia ed intelligenza.
No non capisco, ma va bene uguale. Annuisco. L'avvocato è davvero un uomo affascinante. Ha questo capello riccioluto nero, due occhi grandi con ciglia folte e denti che contrastano la sua carnagione mediterranea. Poi continua
Mi spiego. Lei, Miss Sara mi incuriosisce. Ho rivisto il suo curriculum ed effettivamente ha tutte le carte in regola per avere qualche responsabilità in più oltre ad ordinare l'archivio non trova?"
Si, dott. Mureddu. Sono contenta che si è interessato alla mia causa. Io credo che dopo un mese intenso come questo, magari qualche piccola responsabilità oltre al preparare un "buon caffè" me la sono guadagnata - Oddio davvero ho detto "oltre al buon caffè"?! Licenziata, all'istante.
Ed invece ride. L'avvocato, ride di gusto. Come se avessi appena raccontato una di quelle barzellette "C'è un francese, un tedesco e un italiano..."
Menomale che non è permaloso. Penso.
Lei è molto simpatica. Non credo abbia fatto con me il colloquio. Certamente, mi sarei ricordato di una donna così interessante - puntualizza alzando il sopracciglio sinistro fino a metà fronte.
Invece avvocato, devo smentirla. Ho fatto il terzo step di selezione proprio con lei ma, se posso permettermi, quella giornata sembrava assai distratto, quasi assente. Non so, forse era una mia impressione e potrei sbagliarmi.
Interrompendomi risponde poco convinto:
Si, adesso ricordo. Comunque lei ha una voce molto familiare. Ci siamo conosciuti altrove? Magari in ambito extra lavorativo? No, mai?
Mi accingo a scuotere il capo e la mia frangetta accentua questo movimento. Credo di essere stata buffa ai suoi occhi, perché scoppia in una risata fragorosa, lasciando scoperti i suoi denti bianchi e, forse, anche una sua parte d'animo fanciullesco spensierato.
- Mi racconti di lei, Miss Sara - richiede gentilmente. La sua voce si abbassa di qualche tono ed incrocia le mani sotto il mento barbuto.
Sono Sara Pinna, compio venticinque anni a fine di questo mese, sono laureata in Giurisprudenza e..
L'uomo mi interrompe facendo segno alt con la mano.
No, forse non mi sono spiegato. Vorrei sapere quali sono i suoi hobby, le sue passioni, i suoi interessi. Cose informali, il suo curriculum già lo conosco - chiarisce.
Così riprendo esitante - Beh, io adoro leggere i Grandi Classici come Orgoglio e Pregiudizio; Tristano e Isotta; Cime tempestose ;insomma le storie d'amore un po' complicate e tormentate, quelle d'altri tempi. Dopo il lavoro, vado spesso a bere una birretta al borgo marinaro con una manciata di amici e certe volte litighiamo mentre discutiamo delle nostre idee politiche. Ascolto musica spagnola perché ha un sound che trasporta e trasmette voglia di ballare e divertirsi, ma le assicuro, non c'è niente di tanto interessante nella mia vita - affermo secca, chiudendo lì la conversazione. Mentre parlo, noto che i suoi occhi rimbalzano dalla mia bocca, alle mani, alla frangetta e poi di nuovo sulla bocca e lui si morde il labbro, e si aggiusta con un gesto della mano i suoi capelli sbarazzini, sospira, alza il sopracciglio e ancora guarda le mie mani, la scollatura della mia camicetta, poi ancora la bocca e di nuovo fissa la frangia cercando il mio sguardo.
- Mi sta ascoltando avvocato? - gli domando incuriosita da tutte queste espressioni del viso. I movimenti oculari del mio uditore mi distraggono. Il corpo sa come comunicare, soprattutto quando la bocca resta in silenzio.
Con molto interesse Miss, ma nel suo racconto ho percepito una vena sarcastica quando ha detto "non c'è niente di tanto interessante nella mia vita" cosa intende dire? - ribatte pronto, scimmiottando il mio tono di voce.
Niente, intendo dire che, se la sua curiosità è quella di sapere se c'è una figura maschile nella mia vita, beh non c'è.
L'avvocato alza il sopracciglio e sorride.
Mi sa che la provocazione è arrivata forte e chiara. Oddio ma che sto facendo? Sto davvero flirtando col mio capo? Sara, riprenditi. Adesso! Ma che ci posso fare se anche il mio sguardo, mentre lui parla, ondeggia veloce dal suo labbro inferiore, alla catenina in acciaio a forma di rosa dei venti che porta al collo, ai suoi occhi così intensi che quasi mi strattonano forte, portandomi dritto con le spalle al muro fino a bloccarmi i polsi all'altezza della testa. Quanto vorrei che lo facesse. E se lo facesse? No, no. Non fanno per me queste cose. Lascio il compito a Sally, lei si che è una gran seduttrice, tutta curve e sguardi ammiccanti. Altro che io. Sara Pinna, l' ultima ruota del carro.
Mi congeda salutandomi con una stretta di mano diversa dal solito. È più simile ad una carezza, perché tiene la mia mano destra fra le sue. Il tocco del suo palmo sul dorso della mia mi ha dato una piccola scarica elettrica lungo la spina dorsale. Adesso che siamo in piedi, posso apprezzare la sua figura alta e slanciata e le spalle larghe contornate da un completo in una tonalità di blu mai vista prima. Durante i saluti ha rinnovato la promessa di assegnarmi qualche pratica da elaborare e studiare per bene. Non vedo l'ora di dimostrare le mie abilità, sia a Mr. Sorriso Fascinoso che alle due streghe, le colleghe della stanza affianco.
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LA CHIAVE DEL PIACERE
General FictionCharlie, un noto avvocato civilista, ha da poco compiuto trentacinque anni. Vive una quotidianità piatta e grigia, come il cielo che avvolge il suo appartamento in pieno centro storico. Adora fare jogging insieme al suo fedele amico Shane, un meti...