-35 giorni.
Il ragazzo dagli occhi verdi stava appoggiato alla porta da quelle che erano ormai quindici lunghissime ore, da quando era scappato dal ragazzo che in qualche modo aveva mosso qualcosa all'interno del suo stomaco; erano anni che non vedeva Antonella e che quelle emozioni non facevano capolino riprovarle era stato strano ed emozionante ma pauroso, gli rimanevano trentacinque giorni da vivere e non voleva affezionarsi a qualcuno che poi avrebbe lasciato facendolo soffrire.Lanciò uno sguardo all'orologio che portava sul polso e notó che erano quasi le cinque del mattino, si alzó e andó a prepararsi per andare a correre come ogni mattina da due mesi a questa parte, da quando gli avevano detto che poteva essere utile nel caso avesse dovuto affrontare diversi giri che chemioterapia.
- niente chemio, niente più vita - pensó ma poi scacció tutti quei pensieri prima che le lacrime rigassero un'altra volta il suo viso ultimamente paffuto per via di tutti i dolci che stava mangiando.Una volta pronto uscì sul retro del piccolo appartamento che aveva affittato e si incamminó verso la stradina del parco torinese mentre il sole sorgeva piano piano; con il passare dei minuti i suoi muscoli si riscaldarono e lui iniziò a correre più veloce possibile finché, come ogni mattina, il suo stomaco non si voltò e lui vomitó tutto quello che conteneva.
-non ti fa bene vomitare tutte le mattine, sei sicuro che correre così velocemente sia adatto al tuo corpo?- riconobbe subito quella voce e non appenà si voltó per rivedere quel viso e quegli occhi un vortice di emozioni lo travolse come un treno.
- non ti fa bene farti i cazzi degli altri - se c'era una cosa che aveva imparato in quei 3 mesi Italiani era, appunto, l'italiano e tutte le sue parolacce che in Argentina nemmeno immaginavano.
-mi preoccupo per te, non posso?- Paulo stava per rispondere ma il ragazzo dagli occhi color cioccolato lo fermó.
- perché non mi permetti di essere tuo amico? Non sono uno stronzo o tantomeno un ladro. Quindi, Paulo, ti prego di darmi la possibilità di starti vicino - gli occhi azzurri-verdi del giovani si spostarono verso le proprie mani che iniziarono a tremare senza sosta, cosa che Alvaro notó, e prima che lui scappasse di nuovo spaventato lo afferró per mano; a dire il vero, intrecció proprio quelle mani e tenendole saldamente fermó quel tremolio che spaventava più Paulo che Alvaro.- una possibilità, una sola. Se poi la tua voglia di starmi lontano rimarrà allora me ne andrò io stesso. Okay? -
- non ho intenzione di fare la parte della ragazzina con il cancro che ti risponde okay, va bene, amico? -
Furono le loro risate a riempire l'aria di quell'alba fresca.
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36 days //dybata
FanfictionLa diagnosi era certa, con la nuova tecnologia non potevano esserci errori, mi rimanevano 36 giorni di vita, e lui decise di viverli con me.