capitolo 22. Hunter.

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Vado alla macchina e parto, in cerca di qualcuno che mi possa ospitare.

L'ho lasciata là da sola, non dovevo fargli questo, sono davvero uno stronzo.

Il fatto però è che io la amo ed ero sincero prima.

Spero che l'abbia capito.

Senza accorgermene mi ritrovo davanti a casa di Justin.

Suono e mi apre Alex.

-Hey Just! C'è Hunter!

-Hunt vieni pure.

Ci sono Justin, Alex e Austin.

Vedo un paio di ragazzi che non conosco.

-Ragazzi, lui è Hunter. Loro sono Marck, Christian e Noah.

****

Mi sveglio e guardo l'ora, devo andare a lavoro.

Gli attrezzi l'ho lasciati a casa!

Prendo la macchina e mi dirigo all'appartamento.

Entro e trovo Kayla sul divano.

-Buongiorno Kay.

-Cosa vuoi?

-Ho lasciato qui delle cose. Lei dorme?

-Sì.

Entro in camera e sento un vuoto quando la vedo dormire da sola nel nostro letto.

Prendo la roba e lascio un biglietto sul comodino.

Esco velocemente e mi dirigo a lavoro.

****

Oggi è il compleanno di Ashley, lei si è rifatta una vita, io no.

Non riesco ad andare avanti.

La amo troppo.

Entro in casa mentre dorme ancora e le lascio una rosa sul comodino con un biglietto.

Pensavo che il biglietto di due mesi fa gli avrebbe fatto cambiare idea.

Esco dalla stanza e sento un rumore dalla camera.

Scappo letteralmente e nel mentre sento gridare- Hunter?-

Dopo aver sentito il mio nome comincio a correre per kilometri e kilometri, piangendo, e mi ritrovo in un prato immenso, di fronte ad una cascata con una baita.

Mi siedo sull'erba e ripenso a tutti i momenti vissuti insieme ad Ash, al mio amore.

Così di punto in bianco, per gioco, avevo cominciato a pensare a me e a lei insieme, ma sono finito col capire che per me non era soltanto un gioco.

Era quello che volevo davvero, e lotterò per averla.

Mi sdraio e mi addormento pensando a lei.

"Amore vieni! L'acqua è meravigliosa!

No Ash io non ce lo faccio il bagno in lago.

Ma dai è divertente!

No. Vado a cercare della legna.

-Hunter! Hunter aiuto! Salvami!!"

Mi sveglio di colpo. Stava annegando ed io non c'ero, non ero lì a proteggerla.

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