Il mio capo ha lasciato un giorno in più di vacanza a tutta l'azienda, questo giorno cadrà sempre il 25 maggio. Diceva che lavoravamo troppo e avevamo troppe poche vacanze. Ma nessuno sapeva che quello era il giorno del suo matrimonio e futuro anniversario. Sarebbe convolato a nozze con Geremia, immigrato israeliano di seconda generazione. Geremia ha dieci anni in meno del mio capo, avrà circa trentacinque anni. È molto carino e timido, l'ho visto parecchie volte durante le manifestazioni gay con Davide, il mio capo, mentre si baciavano. Sono molto carini, si vedeva che si amavano molto nonostante gli anni che li separano, che alla fine non sono tanti.
Quando arrivai a casa dissi subito a mio marito della notizia, non del matrimonio, ma del giorno di vacanza in più, lui preso dall'euforia, decise di partire il giorno prima per Roma, i bambini non avevano scuola quindi sarebbe stato stupendo anche per loro.
Dopo aver cambiato il volo e l'arrivo all'hotel, chiamai Matteo, ma come suo solito non rispose, aveva la segreteria telefonica. Odio le segreterie telefoniche, non so per quale motivo, ma mi urtano il sistema nervoso. In qualunque caso, non mi stupì il fatto che non potesse rispondere. Stava passando molto tempo con la sua famiglia e i suoi bambini, che non sono più tanto bambini perché Noëlle ha 9 anni ed è la più piccola, Cédric e Jacques invece hanno 11 anni.Non feci in tempo di posare il telefono sul tavolo e alzarmi che squillò subito. Era lui.
"Ciao Matteo!!" Dissi con un tono molto euforico come se non lo sentissi da mesi e mesi.
"Ciao Marta, come stai? Scusa se non ti ho risposto subito ma stavo cercando il telefono!" Disse lui con voce molto felice
"Bene grazie. Tu? Ho avuto un giorno in più di vacanza, quindi arriveremo pirma a Roma."
"Bene! Allora volete uscire già il primo giorno? Cosa volete fare? Ditemi voi! Ho tantissime cosa da dirti."
"Si, va benissimo il primo giorno, noi arriviamo all'aeroporto alle 10.45. Poi andiamo in Hotel e lasciamo le cose là. Usciamo già a pranzo se ti va?
"Si è perfetto, vi vengo a prndere io. Allora ci incontriamo il 25?" Disse Matteo molto felice.
"Si, il 25, esatto."
Un po mi manca Matteo.
Sono felice di partire, di cambiare aria. I miei figli erano molto curiosi di conoscere nuovi bambini, soprattutto di dare un volto a questo ragazzini. Si sentiva aria di felicità. Ovunque andassimo la felicità ci accompagnava.
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Perché Questi Siamo Noi
RomanceCosa bisogna fare per ottenere i propri diritti? Cosa bisogna fare per aiutare la sorella deceduta nella sua lotta contro l'omofobia? Come si vive in un una nazione in cui non ci sono i diritti per la comunità LGBTQ? Questa è la storia di Sarah ed...