"I'm here"

Capitolo VI

//Bea
Saluto mio fratello e William con un cenno del capo e mi precipito nell'edificio.Nel corridoio principale trovo la preside che mi viene incontro.
<<Ciao cara.Seguimi!>>
Sorrido leggermente e la seguo per le scale,apre la porta della prima aula ed entriamo.
<<Nick non è ancora arrivato,perché prima voglio parlarti.>>
Annuisco.
<<È un ragazzo strano, non ha problemi familiari o economici,anzi direi che è più che benestante!All'età di 14 anni ha deciso di entrare in brutti giri.I genitori e le sorelle sono disperate per la sua condotta. Ci tenevo ad informarti.>>
Mentre ne parla,noto dal suo sguardo quanto le stia a cuore questa situazione, come se fosse lei la protagonista di questa storia.
<<Preside farò il possibile, ma non credo di poter fare magie.Ci tengo a portare a termire i compiti assegnati e quindi mi impegnerò al massimo.>>
<<Non chiamarmi preside, chiamami Stephanie.Ci tengo a ringraziarti per ciò che farai.>>
Esce dall'aula prima che possa risponderle.
Dopo qualche minuto, durante il quale ho letto il mio libro,sento la porta sbattere e alzo lo sguardo.
Intuisco che il ragazzo alto e tatuato che ho davanti sia Nick,così decido di porgegli la mano.
<<Piacere sono Bea,sono italiana e da un po di tempo vivo a Londra. Tu sei Nick vero?>>
Lui alza gli occhi al cielo e sbuffa.
<<Sì sono io,immagino tutte le stronzate che ti abbia raccontato Stephi sul mio conto quindi sai già tutto é già stai avendo paura.>>
Mi sembra davvero strano che usi il diminutivo per parlare della preside,ma ora devo controbattere.
<<Io dovrei paura di qualche tatuaggio?O di questo sgaurdo minaccioso? Ti sbagli!E ora siediti che iniziamo.>>
Non risponde anche se noto che è molto sorpreso per la mia risposta.
//William
Io e Marco,dopo aver accompagnato Beatrice a scuola,decidiamo di chiamare Luke per andare a fare un giro...
Marco durante tutto il pomeriggio è teso e assente e so il motivo. Insomma, anch'io sono preoccupato per sua sorella.