La fine, dividersi

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Mimmo

Ero pronto a combattere, ma subito vidi Eric dietro Logan e mi sorrise, capii cosa voleva fare. Quando all'improvviso Serena saltò di fronte a noi e la vidi tirargli un pugno, era cosi furiosa che con il fuoco gli bruciò il cuore "magnifica " pensai sorridendo, gli stavo per mettere una mano sulla spalla per congratularmi con lei, ma un istante prima che morisse Logan gli prese la testa tra le mani e con un movimento brusco, gli spezzò il collo. Spalancai gli occhi, mi mancava il respiro, lei mi cadde letteralmente tra le braccia, mi appoggiai a terra sdraiandola, tenendola ancora vicina. Gli accarezzai i capelli e il suo bellissimo viso, il corpo ormai senza vita, non riuscivo a muovermi, restai immobile come se stavo aspettando che a breve si sarebbe svegliata, non potevo crederci. La sollevai leggermente mettendole le braccia intorno alla schiena, si piegò all'indietro, gli sollevai la testa e la strinsi forte a me, mi scesero alcune lacrime " no, no, perchè" pensai tra le lacrime con una tristezza unica, mai provata, come se il mio cuore si stesse lacerando, sgretolando, era diventata troppo importante per me, vederla morta era troppo non esistiva, così immobile, una parte di me morì con lei. La tenni dolcemente tra le braccia, ero furioso la dovevo proteggere non doveva morire, chiusi gli occhi appoggiando la testa sulla sua sospirando amaramente. Appena lo feci, nella mia mente vidi un'immensa stanza bianca con in fondo una porta, non capivo, in lontananza vidi una ragazza di fronte a quest'ultima, era di spalle, l'avrei riconosciuta tra millioni e millioni di persone, indossava uno splendido abito rosso, lungo molto semplice, senza spalline, con lo scollo a cuore e dietro una v che mostrava leggermente la schiena << Serena !!!>> gridai, avvicinandomi a lei, era come in un sogno, lei si girò e mi sorrise << che ci fai qui?>> disse con una tranquillità unica, anche se era molto sorpresa di vedermi << Serena, non so perchè mi trovo qui? o dove siamo? ma se ci sei tu, per me va bene qualunque luogo >> dissi accarezzandole il viso, lei appoggiò la testa sulla mia mano e mi guardò. Sicuramente, ma non so come, riuscii a collegarmi con la sua anima prima che passasse oltre, lasciando completamente il suo corpo e questo mondo << non puoi restare, sono riuscita a salvarvi, purtroppo sono morta devo andare, non posso farci niente >> disse tristemente, la presi per le spalle scuotendola lievemente << non puoi dire questo, non ti lascerò mai andare >> dissi alzando la voce e le avvolsi le braccia intorno alla schiena e la strinsi a me << vieni con me ti prego, non ti arrendere io..>> dissi con la voce leggermente spezzata, ci tenevo troppo a lei e iniziai a piangere, mise le mani sulla mia schiena iniziando ad accarezzarla << anche se sono morta, sono contenta che sei salvo, sai che non vorrei mai lasciarti >> disse, all'improvviso un forte vento blu e nero pieno di fulmini ci avvolse, lei appoggiò la testa al mio petto mentre io la strinsi più forte a me coprendola e proteggendola << Mimmo che succede?>> disse spaventata << non lo so, tranquilla ci sono io>> dissi abbassando la testa appoggiandola sulla sua, l'avrei protetta ad ogni costo. Poco dopo sentii un forte tuono, il vento cesso, aprii gli occhi e lei alzò lo sguardo guardandomi, restammo fermi a guardarci per un secondo, un minuto, venti, non saprei, con una mano gli accarezzai il suo bellissimo viso, lei sorrise << ma cosa è successo? stai bene...... >> disse dolcemente, ma all'improvviso svenne, la sollevai prendendola in braccio. In quel momento mi accorsi dei suoi vestiti erano cambiati, << Piccola>> disse Alexandra avvicinandosi, mentre tutti abbassarono lo sguardo << eee sta bene, e solo svenuta, respira, sta bene >> dissi stringendola più a me, convincendomene avevo paura, anzi terrore che fosse un sogno, ma non capii cosa feci o cosa era successo, << Mimmo come hai fatto?>> disse Eric avvicinandosi<< L'hai guarita! >> disse Samuel sorridendo, << ma non era ferita non poteva... >> diceva Erik ma lo bloccai guardando Serena e scossi la testa facendo segno di no " non ho quel potere, solo lei lo ha, ma e vero era morta ora invece" pensai vedendola che si accoccolò tra le mie braccia. Claire si avvicinò a Samuel accarezzandoli la schiena e gli sorrise, mentre Alexandra mi mise una mano sulla spalla e fece un cenno di rientrare nella villa. Appena entrammo Claire mi mostrò una stanza dove la potevo far riposare, la ringraziai, sdraiandola dolcemente sul letto mentre Claire uscii lasciandomi con lei, andai in bagno. Mi sentivo strano, come se fossi cambiato, qualcosa dentro di me , ma non riuscivo a capire, appena mi specchiai vidi nello specchio i vestiti che indossavo tutti rovinati, come se fossi stato bruciato o colpito, proprio all'altezza dove avevo il tatuaggio. Abbassai leggermente i vestiti e lo vidi, rimasi con la bocca aperta e stupito, la luna era cambiata era trafitta da fulmini, " ma che diavolo!"pensai e subito lo coprii.Non capivo, se mi avrebbe colpito un fulmine, si quando ho strinto a me Serena non doveva cambiare il tatuaggio, non riuscivo a spiegarmelo, mi sciacquai il viso e ritornai in stanza.La vidi riaprire gli occhi, sorrisi avvicinandomi<< bella addormentata, come ti senti?>> dissi sedendomi accanto a lei accarezzandole i capelli, si stiracchio alzando leggermente le braccia << bene, voi? tu stai bene! >> disse tirando un sospiro di sollievo << Samuel? ma cosa è successo dopo che ho ucciso Logan? >> disse preoccupata, e mise una mano sulla fronte e si massaggiò il collo, << sta bene, niente, ho fatto un blocco di protezione appena ti sei avvicinata e poi..., ti sei girata, ti ho abbracciato e sei svenuta >> dissi semplicemente, non so perchè mentii ma mi sembrava la cosa giusta, fortunatamente fui credibile. Sapevo che non potevo prenderla in giro, ci capivamo a vicenda, mi alzai girandomi << devo aver usato troppo potere, ma dove vai?>> disse mentre mi avvicinai alla porta, sorrisi girandomi e piegai la testa di lato << vado a prendere e preparare il caffè, che domanda! tu riposa>> dissi sorridendole facendole l'occhiolino, lei sorrise e si sdraiò a letto mettendo le braccia sotto la testa. Uscii scendendo e cercando la cucina, era una casa enorme ci si poteva perdere, appena la trovai iniziai a preparare la caffettiera << come sta?>> sentii all'inizio sobbalzai, ma riconobbi la voce di Alexandra << sta bene, ora sta riposando >> dissi mettendo la caffettiera sul gas, mi voltai e la vidi seduta al tavolino che mi guardava << che hai fatto?>> disse seriamente, sicuramente riferendosi a Serena << cosa? sto preparando il caffè>> dissi indicando la caffettiera con un dito, non volevo parlarne << credi per caso di prendermi in giro, questo?>> disse guardandomi intensamente, poi si avvicinò velocemente a me abbassandomi appena i vestiti mostrando il tatuaggio. Lo coprii velocemente spostandomi, iniziai ad innervosirmi << non è niente >> dissi con tono secco e freddo, sentii la rabbia crescere dentro di me, mi fermai appoggiando le mani al bancone e respirai profondamente cercando di calmarmi << Mimmo che ti prende ?>> chiese piegando la testa di lato << io, non so >> dissi cercando di calmarmi, mi sentivo arrabbiato e avevo una strana sensazione, << se me ne parli posso aiutarti >> disse gentilmente avvicinandosi mettendo una mano sulla spalla, << no >> dissi spostandomi subito << scusami, non so che mi prende >> dissi girandomi e versai il caffè in due tazzine e una anche a lei << credevo stessi raccogliendo i chicchi per farmi il caffè>> sentii, sorrisi voltandomi vedendo arrivare Serena che abbracciò la madre << per te sempre il meglio>> dissi guardandola e sorrisi, " per favore, lei non ricorda di essere morta, non dirgli nulla " pensai guardando la tazzina, notai Alexandra sospirare e mi afferrò la mano accarezzandomela come per tranquillizzarmi, << ei, ma che mi nascondete voi due?>> disse lei indicandoci socchiudendo gli occhi, << sapessi tesoro mio, sai lui non e niente male >> disse Alexandra guardandola e poi mi guardò e mi fece l'occhiolino << ma.. mamma >> disse lei alzando leggermente la voce, rimase leggermente sconvolta da quello che gli disse.Nel frattempo insieme ci sedemmo a bere il caffè, scoppiando a ridere.

Il mio amico vampiroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora