Capitolo 6

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Stacco quel aggeggio infernale definto sveglia e vado a fare una doccia calda nel mio nuovo bagno che fortunatamente si trova nella mia camera.
Dopo essermi asciugata raggiungo la mia camera e indosso: una maglietta con lo sfondo bianco con una stampa a fiori colorati sparsi qua e là, un jeans e le mie adorate ballerine.

Cerco le scale e raggiungo quella che è la cucina.
Prendo da uno scatolone un pacco di biscotti, la nutella, un succo di frutta e così mi preparo la mia colazione.

Preparo la colazione ai miei: fette biscottate con marmellata e inizio a preparare il caffè.
Ad un tratto sento dei passi, li riconosco, sono quelli di papà.
Poco dopo, lui entra in cucina con mamma.
M:"Amore sei già sveglia. Grazie per la colazione"
P:"Grazie piccola."
J:" Il caffè è pronto." Verso un pò di caffè in due tazzine e iniziano a consumare la colazione.

M:"Amore che ne dici se inizi a sistemare la tua roba?"
J:" Certo, è quello che stavo per fare." Che palle
M:"Noi sistemiamo qua in cucina"

Detto ciò mi faccio forza e con molta svogliatezza salgo le scale per andare in camera.

Arrivata nella mia camera inizio a prendere tutte le mie cose e per fortuna sono rimaste tutte intatte.
Sistemo tutte le mie cose negli armadi e cerco un posto dove nascondere il mio sacchettino...
Ricordo che devo avere un portagioielli, ci posiziono il sacchettino e lo metto su una mensola.

Sento bussare alla porta. È papà.
P:"Jasmine che ne dici se facciamo un giro, per ambientarci? E ti mostro la strada della scuola? "
J:" Ottima idea."
P:"Ti mostro la strada per la scuola, il vicinato, un parco vicino casa nostra e stasera facciamo un giro sulla spiaggia."
J:" Siiii, che bellooo!" "Tra quanto andiamo? "
P:"Se ti prepari anche subito"
J:" Allora mi preparo."
P:"Ti aspetto in cucina." Esce dalla stanza.

Decido di indossare: una maglietta color blu con delle sfumature bianche, un jeans, una giacchetta nera e le mie ballerine bianche.
Come trucco decido di usarne poco: una matita nera per gli occhi, il mascara e blush per le guance.

Finito di truccarmi, scendo le scale, vado in cucina e trovo papà ad aspettarmi.

Mi mostra la strada per arrivare al mio nuovo liceo, non è tanto lontano da casa, è un quarto d'ora a piedi.

Poi mi mostra il vicinato. Ci sono tante case, alcune sono molto belle, su questo non mi posso lamentare.

E per la penultima cosa c'è il giro nel parco che si trova non molto lontano da casa.
Ci sono: alberi altissimi; panchine sparse lungo il tragitto e un chiosco.
J:"Papà guarda lì, c'è un piccolo chioschio. Posso prendere la granita? ? Per piacere!" Gli faccio gli occhi dolci.
P:" Ovvio amore, prendi questi e vai a prendere la granita, io ti aspetto su questa panchina all'ombra, sinceramente non ce la faccio più. Sono stanco di camminare, mi ci vuole una pausa. "
A quelle parole scoppio a ridere.
J:" papà, non ti preoccupare. Faccio il prima possibile."
Raggiungo il chiosco e aspetto il mio turno.

Finalmente tocca a me.
Dietro il bancone c'è un ragazzo, è giovane, presumo che sia un pò più grande di me. Al dire il vero è molto bello.
Il ragazzo mi chiese :" Come posso esserti utile? " mi sorride
Jasmine:" Vorrei una granita al limone" che imbarazzo.
Ragazzo:"Subito!"
Abbasso gli occhi e li punto a terra, sento gli occhi di quel ragazzo su di me. Mi squadra dalla testa ai piedi e noto che si sofferma sulla scollatura della mia maglietta.
Che imbarazzo. Perché continua a guardarmi negli occhi?
Noto che si incanta a guardarmi e rimane con il bicchiere vicino alla macchina per le granite e con il tasto, per far uscire la granita, ancora premuto. Non nota che ormai il bicchiere è pieno e la granita in eccesso, cade a terra.
Nel vedere quella scena mi metto a ridere. Lui subito si ricompone imbarazzato:" Scusami"
J:" Non ti preoccupare"
Prende un altro bicchiere e lo riempie con la granita.
Mi porge il bicchiere, lo prendo e pago.
J:" Grazie, arrivederci. " gli sorrido
R:" Di nulla, arrivederci" mi sorride un pò imbarazzato per la figura che ha fatto.

Raggiungo papà e torniamo a casa.
Papà è al telefono per questioni di lavoro e io finisco la mia granita pensando a quel bel ragazzo, anche se avrei voluto scambiare con lui alcune parole.

Entriamo in casa, saluto mamma e salgo le scale per raggiungere la mia stanza per cambiarmi.
Guardo il mio letto e ,con sorpresa, c'è un pacco regalo.
Mi avvicino al pacco e noto un biglietto che dice:" Per Jasmine".
Sono emozionata.
Tolgo lo schoch che tiene fermi i lembi del pacco e prima di aprirlo sento un rumore.
Urlo e mi allontano dal pacco. Sono spaventata. Penso ch'è uno scherzo di cattivo gusto.
Ma sono curiosa, mi faccio forza, apro la scatola e noto un qualcosa che si muove.
È un cucciolo, mi guarda e scodinzola, sembra che mi stia invitando a prenderlo in braccio.
Sono disorientata, non ne ho mai avuto uno. Che emozione.
Lo guardo e penso che sia la cosa più dolce che ci possa essere al mondo.
Sembra un pallina: è femmina, ha il pelo lungo di color nero e una macchia bianca a forma di cuoricino lungo il collo.
Che adorabile!
Decido di chiamarla Bianca per la macchia.
Penso subito a mamma e a papà, scommetto che sono stati loro.
Prendo Bianca in braccio e raggiungo la cucina, dove i miei mi stanno aspettando.
M:"Finalmente. Sei contenta? "
J:"Si, grazie mille, ma non dovevate. .."
P:" Sappiamo che ti fa molto piacere avere compagnia.. e poi qui non hai amici, quindi abbiamo deciso di regalarti un cucciolo"
J:" Ho deciso di chiamarla Bianca"

Ceniamo e poi papà ci invita ad andare verso un angolo del giardino, dove raggiungiamo una porticina che porta alla spiaggia.

Mi tolgo le scarpe e mi metto a correre sulla sabbia con Bianca al mio fianco, mentre i miei si siedono sulla spiaggia.
Dopo un pò mi siedo sulla sabbia, ormai stanca.
Bianca si sdraia sulle mie gambe e la coccolo, mentre guardo le onde giocare tra di loro e la luna che sembra un puntino nel buio più totale.

Noto che papà mi fa segno di rientrare in casa, prendo Bianca in braccio ,che dorme. Raggiungo la porticina e rientriamo in casa dirigendosi ognuno nelle proprie camere.

Adagio molto dolcemente Bianca sul mio letto, indosso il pigiama, spengo la luce e mi addormento ormai esausta ma felice di aver passato una bellissima giornata, di aver avuto in dono Bianca. Che è la cosa più bella al mondo...
I miei pensieri ritornano a quel ragazzo e pian piano mi addormento.

Jasmine Delle Rose (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora