Mentre l'ammiraglio Croft era a passeggio con Anne, ed esprimeva il desiderio di avere il capitano Wentworth a Bath, il capitano Wentworth era già sulla strada. Prima che Mrs. Croft scrivesse era arrivato, e alla sua successiva uscita Anne lo vide. Mr. Elliot accompagnava le cugine e Mrs. Clay. Erano a Milsom Street. Cominciò a piovere, non molto, ma abbastanza per rendere desiderabile un rifugio per le signore, e più che abbastanza per far desiderare a Miss Elliot il vantaggio di essere portata a casa nella carrozza di Lady Dalrymple, che avevano visto in attesa a breve distanza; lei, Anne e Mrs. Clay, quindi, entrarono da Molland, mentre Mr. Elliot andava da Lady Dalrymple per chiedere il suo aiuto. Tornò presto da loro, naturalmente vittorioso; Lady Dalrymple sarebbe stata felicissima di portarle a casa, e le avrebbe mandate a chiamare di lì a qualche minuto. La carrozza di sua signoria era un barouche, e non poteva accogliere comodamente che quattro persone. Con la madre c'era Miss Carteret e, di conseguenza, non era ragionevole aspettarsi che ci fosse posto per tutte e tre le signore di Camden Place. Su Miss Elliot non potevano esserci dubbi. Chiunque avesse dovuto patire un disagio, non doveva essere certo lei, ma ci volle un po' per superare le ragioni di cortesia tra le altre due. La pioggia era una cosa da nulla, e Anne preferiva sinceramente una passeggiata con Mr. Elliot. Ma la pioggia era una cosa da nulla anche per Mrs. Clay; avrebbe a malapena ammesso che stesse veramente piovendo, e aveva stivali così pesanti! molto più pesanti di quelli di Miss Anne; in breve, la cortesia la rendeva ansiosa quanto Anne di fare una passeggiata con Mr. Elliot, e la discussione tra le due era così generosamente garbata e risoluta che gli altri furono costretti a decidere per loro; Miss Elliot sostenne che Mrs. Clay aveva già un lieve raffreddore, e Mr. Elliot, con una considerazione decisiva, che gli stivali della cugina Anne erano in realtà i più pesanti. Di conseguenza, fu stabilito che Mrs. Clay dovesse far parte del gruppo in carrozza; erano appena arrivati a questo punto, quando Anne, che era seduta vicino alla vetrina, scorse, innegabilmente e con chiarezza, il capitano Wentworth che camminava lungo la strada. Il sobbalzo che fece lo percepì soltanto lei, ma si sentì immediatamente come la più grande sciocca del mondo, la più inspiegabile e assurda! Per qualche minuto non vide nulla di ciò che aveva davanti. Tutto era confuso. Si sentì perduta, e dopo essersi rimproverata ed essere tornata in sé, scoprì che gli altri erano ancora in attesa della carrozza, e che Mr. Elliot (sempre servizievole) si stava accingendo a recarsi a Union Street per una commissione per conto di Mrs. Clay. Provò subito un gran desiderio di andare alla porta esterna; voleva vedere se pioveva. Perché mai sospettare di avere un altro motivo? Il capitano Wentworth doveva essere ormai fuori di vista. Si alzò; sarebbe andata; una metà di lei non doveva essere sempre così tanto più saggia dell'altra metà, o sospettare sempre che l'altra fosse peggio di quanto in effetti era. Avrebbe visto se pioveva. Fu però subito respinta indietro dall'entrata del capitano Wentworth in persona, in mezzo a un gruppo di signori e signore, evidentemente sue conoscenze, ai quali doveva essersi unito un po' più in là di Milsom Street. Lui rimase chiaramente colpito e confuso vedendola, più di quanto lei avesse mai notato in precedenza; era tutto rosso. Per la prima volta da quando si erano rivisti, lei si rese conto di essere quella dei due che tradiva un'emozione minore. Su di lui aveva il vantaggio di essersi preparata qualche istante prima. Tutti i primi effetti di una forte sorpresa, lo stordimento, lo sconcerto, erano passati. C'era tuttavia ancora abbastanza per emozionarsi! C'era agitazione, pena, piacere, qualcosa tra la delizia e l'infelicità. Lui le rivolse la parola, e poi si voltò. I suoi modi rivelavano l'imbarazzo. Non si sarebbe potuto definirli né freddi né amichevoli, nulla che fosse più certo di imbarazzati. Dopo un breve intervallo, comunque, lui andò verso di lei e le si rivolse di nuovo. Ci furono le usuali domande reciproche, senza che nessuno dei due si ritenesse molto più informato per quello che aveva sentito, e Anne continuava a essere pienamente consapevole di quanto lui fosse meno a suo agio che in passato. Grazie all'essere stati così tanto insieme, erano riusciti a parlare l'uno con l'altra con un considerevole livello di apparente calma e indifferenza, ma ora non lui riusciva a farlo. Il tempo lo aveva cambiato, o era stata Louisa ad averlo cambiato. In lui c'era una qualche evidente consapevolezza. Aveva un ottimo aspetto, non come se avesse sofferto nel corpo o nello spirito, e parlò di Uppercross, dei Musgrove, persino di Louisa, e nel nominarla ci fu anche un fuggevole sguardo malizioso; eppure il capitano Wentworth era impacciato, a disagio, e incapace di nasconderlo. Anne non rimase sorpresa, ma fu dispiaciuta nel vedere che Elizabeth fingeva di non riconoscerlo. Vide che lui aveva visto Elizabeth, che Elizabeth aveva visto lui, che si erano perfettamente riconosciuti a vicenda; era convinta che lui fosse pronto a essere trattato come un conoscente, che se lo aspettava, e si sentì in pena vedendo la sorella voltare le spalle con immutata freddezza. La carrozza di Lady Dalrymple, per la quale Miss Elliot stava ormai diventando molto impaziente, si avvicinò; un servitore entrò per annunciarla. Stava ricominciando a piovere, e ci fu un generale ritardo nel muoversi, un trambusto e un parlottare che dovevano rendere consapevole tutta la piccola folla radunata nel negozio del fatto che Lady Dalrymple fosse venuta a prendere Miss Elliot. Alla fine Miss Elliot e l'amica, accompagnate solo dal servitore (poiché nessun cugino era di ritorno), uscirono, e il capitano Wentworth, osservandole, si rivolse nuovamente a Anne, e con i gesti, più che con le parole, le offrì i propri servigi.
"Vi sono molto obbligata", fu la risposta, "ma non sto andando con loro. La carrozza non può accoglierci tutte. Vado a piedi; preferisco camminare."
"Ma piove."
"Oh! pochissimo. Nulla che mi preoccupi." Dopo un istante di pausa lui disse, "Anche se sono arrivato solo ieri, come vedete mi sono già equipaggiato a dovere per Bath (indicando un ombrello nuovo); vorrei che ne faceste uso, se siete decisa a camminare, anche se sarebbe più prudente se mi lasciaste chiamare una portantina." Lei era molto obbligata, ma rifiutò, ripetendo la convinzione che la pioggia sarebbe subito cessata, e aggiungendo, "Sto solo aspettando Mr. Elliot. Sono certa che sarà qui a momenti." Aveva appena pronunciato queste parole, quando entrò Mr. Elliot. Il capitano Wentworth lo riconobbe perfettamente. Non c'erano differenze tra lui e l'uomo che si era fermato sui gradini di Lyme, ammirando Anne mentre passava, salvo che nell'aria, nell'aspetto e nei modi di parente privilegiato e amico. Lui entrò pieno di fervore, sembrò vedere e pensare solo a lei, si scusò per il ritardo, era dispiaciuto di averla fatta attendere, e ansioso di portarla via senza perdere altro tempo, e prima che la pioggia aumentasse; un istante dopo uscirono insieme, lei sottobraccio a lui, e un'occhiata gentile e imbarazzata e un "buona giornata" furono tutto quello che ebbe il tempo di fare mentre si allontanava. Non appena furono scomparsi, le signore del gruppo del capitano Wentworth cominciarono a parlare di loro.
"A Mr. Elliot non dispiace la cugina, immagino."
"Oh! no, è abbastanza evidente. Si può ipotizzare quello che succederà. Lui è sempre con loro, credo che viva quasi in famiglia. Che uomo attraente!"
"Sì, e Miss Atkinson, che è stata a pranzo con lui una volta dai Wallis, dice che è la persona più simpatica con la quale è mai stata in compagnia."
"Lei mi sembra graziosa; Anne Elliot; molto graziosa, quando la si comincia a guardare. Non è molto di moda dirlo, ma confesso che l'ammiro più della sorella."
"Oh! anch'io."
"E anche io. Non c'è paragone. Ma gli uomini vanno tutti pazzi per Miss Elliot. Anne è troppo delicata per loro." Anne sarebbe stata particolarmente grata al cugino, se le avesse camminato a fianco per tutta la strada verso Camden Place senza dire una parola. Non le era mai sembrato così difficile starlo a sentire, anche se nulla poteva superare la sua sollecitudine e la sua premura, e anche se i suoi argomenti principali erano tali da suscitare sempre il suo interesse: elogi calorosi, giusti e perspicaci di Lady Russell, e insinuazioni molto ragionevoli contro Mrs. Clay. Ma in quel momento lei poteva pensare solo al capitano Wentworth. Non era riuscita a capire gli attuali sentimenti di lui, se stesse davvero o no soffrendo per la delusione; e fino a quando quel punto non fosse stato chiarito, non sarebbe riuscita a essere del tutto padrona di sé. Sperava di diventare saggia e ragionevole col tempo; ma ahimè! ahimè! doveva confessare a se stessa di non essere ancora saggia. Un'altra circostanza che per lei era essenziale conoscere era quanto tempo lui intendesse restare a Bath; non ne aveva parlato, o almeno lei non riusciva a rammentarlo. Poteva essere solo di passaggio. Ma era più probabile che fosse venuto per restare. In questo caso, soggetti com'erano tutti a incontrare tutti a Bath, Lady Russell l'avrebbe con tutta probabilità visto da qualche parte. Si sarebbe ricordata di lui? Come sarebbe andata? Si era già trovata costretta a dire a Lady Russell che Louisa Musgrove stava per sposare il capitano Benwick. Le era costato qualcosa affrontare la sorpresa di Lady Russell, e ora, se per caso le fosse capitato di trovarsi in compagnia del capitano Wentworth, la conoscenza imperfetta della faccenda poteva aggiungere un'ulteriore ombra di pregiudizio contro di lui. Il mattino successivo, Anne uscì con la sua amica e per la prima ora fu continuamente impegnata in una sorta di trepidante e vana attesa di vederlo; ma alla fine, tornando indietro per Pulteney Street, lo scorse sul lato destro del marciapiede, a una distanza tale da averlo a portata di vista per gran parte della strada. C'erano molti altri uomini intorno a lui, molti gruppi che facevano la stessa strada, ma non c'era possibilità di sbagliarsi. Guardò istintivamente Lady Russell, ma non per la folle idea che lo riconoscesse subito come aveva fatto lei. No, non si poteva supporre che Lady Russell lo notasse fino a quando non si fossero trovati quasi di fronte. Tuttavia, di tanto in tanto, la guardava con ansia, e quando si avvicinò il momento in cui avrebbe dovuto riconoscerlo, sebbene non osasse guardare di nuovo (poiché era consapevole di avere un'espressione che era consigliabile nascondere), si accorse chiaramente come lo sguardo di Lady Russell fosse rivolto esattamente nella direzione in cui era lui, di come, in breve, lo stesse osservando attentamente. Riusciva a capire perfettamente quella sorta di fascinazione che lui doveva suscitare nell'animo di Lady Russell, la difficoltà che doveva avere nel distogliere lo sguardo, lo stupore che doveva provare nel vedere che otto o nove anni erano trascorsi, e in climi esotici e in servizio attivo per di più, senza privarlo di una sola delle sue attrattive! Alla fine, Lady Russell voltò il capo. "E adesso, che cosa avrebbe detto di lui?" "Ti starai chiedendo", disse, "su che cosa ho fissato lo sguardo così a lungo; ma stavo cercando certe tende di cui mi hanno parlato ieri sera Lady Alicia e Mrs. Frankland. Mi hanno descritto delle tende di un salotto, in una delle case su questo lato e in questa parte della strada, come le più belle e le meglio drappeggiate di qualsiasi altra a Bath, ma non riuscivano a ricordarsi il numero preciso della casa, e stavo cercando di scoprire quali potessero essere; ma confesso di non essere riuscita a vedere nessuna tenda qui intorno che rispondesse alla loro descrizione." Anne sospirò, arrossì e sorrise, provando pietà e sdegno per se stessa o per l'amica. La cosa che la seccava di più era che in tutto quello spreco di attenzione e cautela aveva perso il momento giusto per accertarsi se lui le avesse viste. Passarono un paio di giorni senza che succedesse nulla. Il teatro o le sale pubbliche, dove era più probabile incontrarlo, non erano sufficientemente alla moda per gli Elliot, le cui serate di svago si limitavano all'elegante stupidità di ricevimenti privati, nei quali erano sempre più impegnati; e Anne, stanca di un tale stato di stagnazione, stufa di non sapere nulla, e immaginandosi più forte poiché non aveva messo alla prova la propria forza, aspettava con estrema impazienza la sera del concerto. Era un concerto a beneficio di una persona protetta da Lady Dalrymple. Ovviamente loro dovevano partecipare. In effetti, ci si aspettava che fosse molto bello, e il capitano Wentworth amava molto la musica. Se solo avesse potuto avere di nuovo qualche minuto di conversazione con lui, immaginava che sarebbe stata soddisfatta; e quanto alla capacità di rivolgergli la parola, sentiva di avere tutto il coraggio necessario, se si fosse presentata l'occasione. Elizabeth gli aveva voltato le spalle, Lady Russell non l'aveva notato; erano circostanze che avevano rafforzato il suo animo; sentiva di dovergli delle attenzioni. Aveva fatto una mezza promessa a Mrs. Smith di trascorrere la serata con lei, ma in una visita frettolosa si scusò e rimandò l'appuntamento, con la ferma promessa di una visita più lunga l'indomani. Mrs. Smith acconsentì con il massimo buon umore.
"Ma certo", disse; "però dovete dirmi tutto sulla serata, quando verrete. Chi ci sarà con voi?" Anne li elencò tutti. Mrs. Smith non rispose, ma quando stava per andarsene, disse, con un'espressione per metà seria e per metà maliziosa, "Be', mi auguro di cuore che il concerto raggiunga lo scopo; e non mancate di venire domani, se potete, poiché ho il presentimento che potrei non avere più tante visite da voi." Anne rimase sgomenta e confusa, ma, dopo un istante di incertezza, fu costretta, e non le dispiacque di esserlo, a correre via.
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Persuasione - Jane Austen
ChickLit"In gioventù era stata costretta alla prudenza, da adulta aveva imparato ad amare con passione; la naturale conseguenza di un inizio innaturale"