-E quindi credo che una volta fatto approdo al prossimo regno, potremo sostare un paio di giorni per ripartire in perfetto orario con la tabella di marcia...-
Liam camminava avanti indietro per la sua cabina continuando a dettare informazioni sul piano di marcia, convinto che il fratello stesse prendendo nota.
-Se trovassimo il vento a favore, arriveremo a casa in anticipo, ma dobbiamo tenere conto delle tempeste inaspettate e fare attenzione alle scorte d'acqua e... Luogotenente, state prendendo nota?-
Killian alzò il capo dal foglio su cui stava scrivendo e lo sostituì immediatamente con un altro ancora bianco. –Sì, capitano: stavate parlando delle scorte d'acqua, del vento a favore e... Cosa avete aggiunto?-
Liam lo guardò storto. –Non hai scritto nulla, vero?-
Killian abbassò lo sguardo imbarazzato, mentre l'altro scoppiava a ridere. –Non è da te essere con la testa per aria, fratellino!-
-Mi sono distratto un attimo!- si giustificò l'altro.
-Stavi scrivendo una lettera alla principessa?-
-No!- replicò Killian in tono secco.
-Killian, non c'è nulla di male se sei innamorato, sai?-
-Non sono innamorato!-
Liam continuò a ridere. –Il mio caro fratellino non è più un ragazzino! Da quanto tempo le scrivi? Da quando siamo in viaggio?-
-Liam, vogliamo tornare alle cose importanti?-
Il capitano sospirò e si sedette accanto a Killian. –Qui posso terminare io, siete congedato luogotenente. Andate sul ponte e controllate che le coordinate siano le medesime dettate... Sempre che sappiate quali siano, se avete preso nota...-
-Certo capitano.- ribatté Killian seccato.
Liam gli diede una pacca sulla spalla e guardò la lettera che Killian stringeva, fermandosi su un particolare.
-Kil, non dirmi che...- iniziò il fratello maggiore mentre l'altro si alzava.
-Mi pareva che ci fossimo accordati per non parlarne più.- tagliò corto il luogotenente.
-Siamo in viaggio da un mese e mezzo e le hai scritto fogli e fogli, ma senza spedirli... Non ti ho mai visto così preso, Kil.-
-Evento unico nel suo genere...- commentò l'altro sarcasticamente.
Liam gli si avvicinò e gli mise una mano sulla spalla:-Killian, non voglio tapparti le ali prima ancora che inizi a volare, ma ricordatelo: ufficiale o meno, resti sempre un marinaio. La nostra vita è legata al mare, un principe deve badare anche alla terraferma: che cosa potresti offrirle? E, tolto degli incarichi di marina, non puoi competere con il rango nobiliare per quanto la nostra sia una situazione benestante. Lo dico per te, fratello, non farti strane illusioni.-
Killian si congedò silenziosamente dal capitano e uscì sul ponte: le parole di Liam gli pesavano molto e a malincuore doveva ammettere che aveva ragione.
Fissò i fogli stretti nelle sue mani e poi rivolse lo sguardo verso il mare, immerso nei suoi pensieri. Suo fratello aveva ragione: anche se avesse rinunciato ai titoli della marina, come poteva competere con l'alta società? Per l'età che aveva, inoltre, come poteva ancora credere che una semplice complicità di incontri potesse far maturare qualcosa anche da parte della principessa?
Eppure lei si era confidata: voleva essere libera, essere padrona delle sue scelte; allo stesso tempo, lui era stato franco e le aveva spiegato che soltanto prendendo in mano la situazione avrebbe potuto rendere tali i suoi desideri e ciò non comportava l'assecondare desideri capricciosi.
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Shadows from the past
FanfictionA Storybrooke Emma conduce una vita serena lavorando come giornalista, fino a quando uno strano personaggio bussa alla sua porta. È un uomo vestito da pirata che afferma di appartenere al suo passato, un passato che Emma non riesce a ricordare... Ma...