4.

47 7 8
                                    

-Jes! - grido svegliandomi di soprassalto. Guardo l'ora e noto che sono le 4 del mattino, mi asciugo la fronte sudata e vado in bagno per fare una doccia. Oggi è domenica e tra qualche ora io e i miei genitori, andiamo
a trovare mia sorella Jessica in ospedale. Sono davvero troppo nervosa... E se non si svegliasse? Se non la rivedessi più ? Se non potessi più ridere insieme a lei? Questi pensieri mi invadono la mente, mentre faccio scorrere l'acqua tiepida. Tutto per colpa di quello stupido di Josh, che l'ha costretta a bere, altrimenti l'avrebbe violentata. Per fortuna adesso non vive più in questa città; dopo aver saputo del coma di Jes, é scappato e non si è fatto più vedere. Quel codardo. Finisco di lavarmi ed esco dalla doccia con un asciugamano sul corpo. Decido di non asciugare i capelli, perché sveglierei tutti. Vado in giardino per prendere un po' d'aria e distrarmi. Mi stendo su una sdraio e cerco di riaddormentarmi, ma niente. Resto immobile a sentire il vento che soffia sul mio viso. E poi, puntualmente, mi viene in mente lui. Quel ragazzo antipatico e arrogante, così superficiale da  stare insieme ad una come Megan.
«Ammettilo che sei gelosa.», mi ricorda la coscienza. Non sono gelosa, sono solo sorpresa dal fatto che un ragazzo come lui, stia con una come lei.
«Beh, non è che sia il massimo della simpatia, non è vero barbie?» okay, in questo non ha tutti i torti, ma questa vocina inizia a spaventarmi leggermente. Mi fa pensare alla voce di Voldemort, quando dice a Harry che è arrivato il momento di uccidere, nel secondo film. In questo momento non mi dispiacerebbe affatto vivere ad Hogwarts, avrei meno complicazioni lì. Sento il telefono squillare e leggo sullo schermo il nome della persona che osa chiamarmi alle 5 di mattina. Fortunatamente è solo Jennifer, così rispondo.
-Jen, va tutto bene?- le chiedo preoccupata a causa della chiamata mattutina.
-No- dice scoppiando a piangere. Mio Dio, la faccenda è seria.
-Che è successo?- dico cercando di tranquillizzarla.
-Megan... Mi ha- continua lei singhiozzando.
-Che cosa ti ha fatto?!- giuro che se prendo quella troia le strappo i capelli uno ad uno.
-Ha detto a tutti che sono vergine, perché nessuno è disposto a farlo con me, che sono orrenda e cose simili...- trattiene il respiro e poi continua a piangere.
-Jen, lasciala stare. Se lei è disposta a darla al primo che le capita sotto tiro, sono cavoli suoi. È lei quella ridicola, stai tranquilla.- la rassicuro, sperando che le mie parole l'abbiano calmata.
-Grazie Emma, scusami se ti ho svegliata, avevo bisogno di parlare con qualcuno.- tira su col naso.
-Tranquilla, ero già sveglia da un po'. - rispondo io.
-Per Jess ?- io e Jen abbiamo una specie di telepatia, a volte parliamo insieme ed è come se ci leggessimo nel pensiero. Con Alyssa è lo stesso, sono troppo fortunata ad avere delle amiche che mi capiscono così bene, che sentono le mie urla, attraverso i miei silenzi.
-Sì, sono molto preoccupata.- confesso.
-Sono sicura che  andrà tutto per il meglio, ora cerca di dormire.-
-Va bene, grazie Jen.- chiudo la
chiamata. Faccio come mi ha detto e dopo essermi coperta con un plaid , provo a chiudere gli occhi, entrando in fase rem dopo pochi minuti.
La voce di mia madre mi sveglia.
-Emma, sbrigati dobbiamo andare!- mi scuote mia madre.
-che ore sono?- mi stropiccio gli occhi e mi alzo in piedi.
-Sono le 11, muoviti.- risponde in modo gentile.
-va bene, arrivo.- dico andando verso la mia camera. Mi infilo velocemente un paio di jeans e una maglietta e raggiungo i miei in macchina.
-Pronta?- chiede mio padre.
-Si papà.- preme sull'acceleratore e andiamo verso l'ospedale, ovvero l'edificio dei miei incubi. Appena arrivati, scendo dall'auto e corro verso l'entrata. Entro in ascensore e arrivo al secondo piano, dove c'è la stanza di Jessica. Trovo la camera 45 e apro la porta. Jes è esattamente come l'ho lasciata, immobile, con un un sacco di fili e macchinari che controllano la sua frequenza cardiaca. Mi siedo accanto a lei sul letto e le prendo una mano, stringendola forte, come se volessi riprendermela.
-Jess, ti prego devi svegliarti tesoro, non ci so stare senza di te, non puoi andartene, non adesso. Ti prego Jess, torna da me!- scoppio a piangere interrompendo il discorso.
-Mi manchi sorellina, troppo. Ho tante cose da raccontarti, ho bisogno di rivederti sorridere. Ho conosciuto un ragazzo, sai? Non è un principe azzurro, come speri, si chiama Christian. In realtà è tutt'altro che simpatico, è arrogante, presuntuoso, egoista, montato, an-
-Antipatico, egocentrico e strafottente, ma devi ammetterlo Batbie, sono bellissimo.- Christian piomba nella stanza lasciandomi senza parole. Ma che cosa ci fa lui qui?

*******************************
Ecco un nuovo capitolooo! Scusate per il leggero ritardo, ma ultimamente sto studiando moltissimo e non ho avuto tempo. Che ne pensate? Che ci fa Christian nella stanza di Jessica? Commentate e lasciate una stellina! Continuo a 5 voti e 4 commenti!!!❤️❤️
Ps. Non sapevo che foto mettere, quindi ne ho messa una mia.

Love me like you do.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora