"Kageyama-kun, domani voglio allenarmi sulle schiacciate, sarai lì per me?"
A quella domanda Tobio si arrestò, smise di camminare e guardò un punto fisso nel vuoto.
Ripetè, nella sua mente, l'ultima parte della frase: "Sarai lì per me?"
"Sì, penso... penso di sì." Si limitò a rispondere.
"Grazie, Kageyama-kun!" Esclamò Hinata sorridendo e correndo verso la propria bici.Il sole stava tramontando e il cielo era di un rosa scuro meraviglioso, Tobio seguì con lo sguardo il rosso andar via.
Perchè quelle parole lo avevano colpito così tanto? In fondo si trattava soltanto di un allenamento come tanti altri."Kageyama, dovresti andare a casa, è tardi."
Una voce familiare arrivò alle orecchie del moro, era Daichi che, come al solito, voleva solo il meglio per la propria squadra.
"Mh, sì." Rispose Tobio freddo, avviandosi verso casa."Sarai lì per me?"
Perchè, una domanda semplice come quella, recava a Tobio una sensazione di piacere dentro di sé? Non lo sapeva e, a quanto pare, aveva paura di scoprirlo.
Kageyama si avviò a casa, sempre immerso nei suoi pensieri.
Quando arrivò a destinazione si stese sul letto, non aveva fame, non aveva sonno, non voleva fare nulla, se non ripensare a quella frase.Non vedeva l'ora che arrivasse il giorno dopo, per ritrovare quel gamberetto bastardo che, a quanto pare, lo faceva stare bene.
||SPAZIO ME||
HEY HEY HEY GENTAGLIA!
COME POTETE VEDERE HO RISCRITTO LA STORIA E MI SCUSO SE IL CAPITOLO È CORTO, MA IL FATTO È CHE NEL PROSSIMO CAPITOLO... OAO NON LO SAPRETE MAIH.
BUONO BUONO SPERO CHE VI PIACCIA E... BHO NULLA CIAOOOOO *^*^*^*^*
STAI LEGGENDO
My King
Fanfiction"Kageyama-kun, domani voglio allenarmi sulle schiacciate, sarai lì per me?" A quella domanda Tobio si arrestò, smise di camminare e guardò un punto fisso nel vuoto. Ripetè, nella sua mente, l'ultima parte della frase: "Sarai lì per me?" "Sì, penso...