La sveglia suonò, rompendo i timpani al povero Tobio che si era addormentato in un angolo freddo della sua stanza.
Il ragazzo si alzò a fatica e si preparò per andare a scuola: uniforme, capelli pettinati, cestino del pranzo e prese anche i fogli sui quali aveva fotocopiato i passi da ballo.Il sole era ancora basso, non si scorgeva ancora del tutto la sua luce, il che rendeva la prefettura di Miyagi un posto stranamente accogliente.
"Kageyama-kuuuuun!" Una voce familiare arrivò alle orecchie del moro, era Hinata.
"Kageyama-kun, quando possiamo vederci per le lezioni?" Chiese il rosso venendogli incontro.
"A-anche oggi, se vuoi..." Rispose Tobio.
"Ma certo! Oggi, in fondo, la palestra deve essere pulita e quindi saltiamo l'allenamento, perfetto! Allora... facciamo da te alle tre?" Chiese Hinata, sorridendo.
Il moro annuì, con il suo solito sguardo serio.Le lezioni cominciarono, Tobio era stanchissimo, non aveva praticamente dormito quella notte e, infatti, qualsiasi luogo era buono per schiacciare un pisolino, anche il banco di scuola.
All'intervallo, però, porto i fogli con i passi del ballo in mensa e cominciò a ripassare.
"Cosa stai facendo, Kageyama?" Chiese Sugawara, che si era avvicinato di soppiatto.
Tobio nascose di corsa i fogli, imbarazzato.
"Nulla..." Mormorò il moro.
Il grigio ridacchiò, gli diede una pacca sulla spalla e si allontanò.Il moro afferrò il suo latte, cominciò a berlo, ma quello che vide in seguito glielo fece quasi sputare.
Yachi aveva abbracciato Hinata.
Il latte andò per traverso al moro, che cominciò a tossire.Perchè provava questo sentimento di gelosia? Ma, sopratutto, per chi lo provava? Cosa c'era di male se Yachi e Hinata si volevano bene?
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My King
Fanfiction"Kageyama-kun, domani voglio allenarmi sulle schiacciate, sarai lì per me?" A quella domanda Tobio si arrestò, smise di camminare e guardò un punto fisso nel vuoto. Ripetè, nella sua mente, l'ultima parte della frase: "Sarai lì per me?" "Sì, penso...