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Dopo una piccola ma faticosa camminata mi ritrovo davanti ad un prato bellissimo. Come è possibile che dietro questo bosco inquietante si nasconde un posto così bello? .
"ti piace?" chiede Christian con la speranza che dica di sì
"sì cavolo,è stupendo!" esclamo guardandomi intorno
"menomale,vieni" dice appoggiando  gli asciugamani sul prato pieno di fiori colorati.
Mi siedo dopo di lui curiosa di sapere come fa a conoscere questo posto
"come hai scoperto questo luogo?"
"è una storia complicata da spiegare ma posso dirti che ci vengo quando ho bisogno di stare da solo. Sei la prima persona che porto qui" .
A quelle parole sfodero un piccolo sorriso e mi appoggio alla sua spalla
"ti voglio bene Christian"
"anche io" dice dopo avermi accarezzato la guancia.

Sono le 6.30 e stiamo tornando all'università. È stata un'ora bellissima passata insieme al mio migliore amico,ho scoperto altre cose piacevoli su di lui e lui su di me. Sono felice di questa giornata.

Dopo aver ringraziato e salutato Christian mi dirigo verso la mia stanza.
"Jennifer" sento urlare dietro di me,mi giro e vedo Charlotte insieme a Jackson
"ciao ragazzi" sorrido abbracciandoli tutti e due
"dove eri?" mi chiede Charlotte
"sono uscita con Christian"
"Christian Miller? domanda Jackson ridendo
"si,perché?"
"è uno sfigato" risponde e noto che Charlotte gli dà una gomitata
"solo perché passa i pomeriggi a studiare e prende bei voti non vuol dire che è sfigato" .
Che nervoso,da quando se uno è più intelligente degli altri è uno sfigato? che mentalità del cavolo.
"Noi andiamo" interviene Charlotte
"torni stasera?"chiedo
"no,vado da Jackson"
"okay a domani allora" la abbraccio
"a domani".
Vado verso la camera e sento il telefono vibrare,lo prendo e noto le 5 chiamate perse di Cameron. Cazzo me ne sono completamente scordata,e ora? sarà incazzato? mi starà aspettando nella stanza per farmi una scenata?. Dopo questi pensieri negativi mi ritrovo nel corridoio del dormitorio e intravedo Cameron vicino alla mia porta. Che la litigata abbia inizio.
"ma che cazzo stavi facendo? ti ho chiamata 5 volte" dice non troppo arrabbiato ma preoccupato
"scusami,avevo il silenzioso" invento per non dirgli che me ne sono scordata
"la prossima volta ti vengo a cercare" dice serio quasi da farmi paura
"non sei nessuno per farlo,e non ce n'è motivo" gli dico infastidita da quelle parole. Lui non è il mio ragazzo,quindi posso fare quello che voglio e tornare quando mi pare.
"senti piccola non voglio litigare,quindi entriamo e godiamoci la serata" mi prende la mano e lascia che io apra la porta.
Non so cosa succederà stasera,ma spero di non lasciarmi andare troppo.

un amore inaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora