•CAPITOLO 13•||non ancora||

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Continuavo a correre,incurante delle macchine,incurante dei rumori accanto a me,delle persone che mi guardavano male..incurante di tutto.Correvo e correvo,senza una meta,cercando di scappare.Ma da cosa?Ero solo stata una povera illusa.Perchè gli avevo creduto?Dovevo sapere che sarebbe finita così..Dovevo saperlo.Non avrei rovinato la nostra amicizia.Troppo tardi.Ormai era successo ció che era successo.In quel momento avevo solo bisogno di un abbraccio.Ma di chi?Chi avevo?Nessuno.Non potevo andare dalla mia famiglia a dire "toh,non è successo nulla,solo Giuseppe,che sì,è il mio ragazzo,ha un'altra ragazza.Semplice no?"Di solito mi sfogavo con Giuseppe ma a questo punto non mi restava che affogare il mio dolore in me stessa.Non capivo quanto tempo stesse passando,dove ero.Sinceramente non mi importava.
Cercai di calmarmi un attimo e mi guardai intorno,cercando di capire dove ero.Mi trovavo in un parco,completamente vuoto.Mi sedetti su una panchina e guardai il cellulare,si erano già fatte le undici..dovevo tornare a casa per pranzo altrimenti i miei si sarebbero preoccupati.Il problema era dove era casa.L'unica cosa che potevo fare era chiamare mio padre e farmi venire a prendere
I:-Papà?-
Sa:-Lei,dove sei?Sì Gaia,ho fatto la rima-disse ridendo leggermente.Io non ero affatto divertita
I:-Puoi venirmi a prendere?Sono in via*nome della via*-
Sa:-Okay arrivo..ma Perchè sei da sola in quel posto?Non c'è gente affidabile-
I:-Ero con la mia amica,ci siamo perse di vista e ora sono qua..-mentii
Sa:-Okay arrivo..sta attenta Lei-
Attaccai..chissà dove ero finita,mio padre sembrava preoccupato,molto.
Ora dovevo sistemarmi prima che arrivasse mio padre,non potevo farmi trovare in quelle condizioni,la faccia tutta rossa e gli occhi stremati dal pianto.Trovai una fontanella e mi sciacquai la faccia,purtroppo inutilmente,visto che ondate di lacrime continuavano a scendere dai miei occhi.Cercai di calmarmi pensando che se mi avessero trovata piangente mi avrebbero fatto tutte le domande del mondo.Pensai che avrei potuto piangere dopo,quello non era il momento.Iniziai a respirare profondamente e sembró funzionare.Mi sciacquai nuovamente la faccia e aspettai mio padre,finalmente ero riuscita a smettere di piangere e avevo paura che se non fosse arrivato in tempo avrei ricominciato.Finalmente vidi arrivare una macchina con dentro mio padre e gli feci un cenno per farmi vedere.Lui si fermó e io presi posto davanti vicino a lui
I:-Ciao-dissi cercando di mantenere uno tono allegro per non far sospettare mio padre
S:-Ciao..stai bene?-Mi chiese
I:-Sì tranquillo,sono solo un po stanca-dissi e sorrisi falsamente
Non mi sembrava convintissimo infatti mentre viaggiavamo verso casa mi fece altre domande
S:-Sei sicura di stare bene?-
I:-Sì te l'ho detto..sono solo stanca,ieri abbiamo fatto le ore piccole-
S:-Ma stai tremando..e non fa freddo-
I:-Dai pà ti ho detto di stare calmo-
S:-Ok..ma qualunque cosa sai che puoi parlare a me e a tua madre-
I:-Lo so-
Quando arrivammo a casa c'erano mia madre Salvatore e Stefano che parlavano..io gli feci un cenno di saluto e mi chiusi in camera mia a piangere.Presi il cellulare e trovai almeno 50 messaggi da Giuseppe.Diceva che gli dispiaceva,che era stato uno stronzo,che dovevano parlare,che la stava per lasciare a Ludovica e che mi stava cercando da tutto il giorno.
Mentre continuavo fra le lacrime a leggere i messaggi mandati da Giuseppe,sentii qualcuno suonare al campanello di casa.E poi sentii una voce unirsi alle voci che già sentivo.Una voce..la sua voce.L'avrei riconosciuta tra mille.In quel momento sarei voluta solo scappare,infatti avevo l'intenzione di uscire subito da quella camera,scendere al piano di sotto,dove c'era anche lui e scappare per andare da qualche parte,possibilmente senza perdersi.E l'avrei fatto se appena uscita dalla camera non mi fossi scontrata contro qualcuno.E chi poteva essere quel qualcuno?Cercai di rientrare velocemente in camera,ma Giuseppe mise il piede fra il muro e la porta impedendomi di chiudere quest'ultima.
G:-Leila,fammi entrare.Dobbiamo parlare-
I:-No-dissi con voce tremolante.Me la schiarii e lo ripetei con più decisione-no.Non c'è nulla da dire-non potevo mostrarmi debole
G:-Fammi entrare,c'è da parlare..e spiegare-
Vedendo che non avevo intenzione di farlo entrare Giuseppe aprì la porta a forza e appena entrato la chiuse dietro di se.Io non volevo contatti con lui,non volevo che mi abbracciasse,non volevo che mi baciasse non avrei resistito.Così mi allontanai sempre di più ritrovandomi schiacciata al muro.Lui si avvicinó un pochino
G:-Leila...Lei non è la mia ragazza..cioè lo è,ma non ci sentivamo da mesi..e mi sembrava quasi ovvio che la nostra relazione fosse finita..ma lei evidentemente non aveva capito la cosa e quindi è tornata..Non chiedermi Perchè non l'abbia lasciata subito,forse non volevo farla soffrire..-
I:-Peró hai deciso di far soffrire me vero?-
G:-Ho sbagliato..lo so.Ma ora l'ho lasciata e non c'è più nessuno che si può mettere tra noi.Ti prego Lei..perdonami.Io ti amo,come faccio senza di te?-
A me bastava.Mi bastava e gli credevo,mi fidavo di lui.Ma forse non ero pronta a una nuova relazione con lui.Mentre pensavo mi accorsi che lui era sempre più vicino e ora le sue braccia erano poggiate al muro dove ero io.Ero intrappolata dentro di lui.Non volevo,ma non chiedevo di meglio.Quando ormai mi stava per baciare io chiusi gli occhi ma un secondo prima che succedesse io li aprii ripensando a ciò che era successo prima e scostai Giuseppe mettendo le mani sul suo petto
I:-Non sono ancora pronta-dissi secca prima di uscire dalla camera,lasciando interdetto Giuseppe
SPAZIO A ME
Nulla..non sono molto soddisfatta di come sta andando questa ff..ditemi cosa ne pensate
~Lia

•GIUSEPPE GRECO•||we are a mistake||{Vegas}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora