Passai circa 3 anni in quell'orfanotrofio,dopo due mesi cominciai a non tenere piú il conto dei giorni.Furono tre anni orribili,venivo presa in giro costantemente e considerata autistica a causa della mia apatia....ma loro non potevano sapere,nessuno poteva,ho sempre odiato l'egoismo umano che ti porta al suicidio,sei diverso da loro e ti insultano....l'uomo vuole essere il pilastro portante della società e vuole che tutti siano come lui,dei cloni.. ma se noi siamo cloni allora come ci innamoreremo?Come vivremo in un mondo in cui tutti sono uguali e ti opprimono con la violenza per farti zittire?Vogliamo tornare alla dittatura di Hitler o andare avanti?
Queste domande rimbombano sempre nella mia testa e devo tenere a bada il mio istinto perché ho paura di quello che potrei combinare.
<<Signorina Smith venga con me,una famiglia vorrebbe conoscerla...e mi raccomando si comporti bene e non inizii ad ironizzare come al suo solito>> detto questo aprì la porta della mia "cella" e mi accompagnò da quella che sarebbe stata la mia nuova famiglia.Speravo di fare almeno una buona impressione con loro ma non mi davo false speranze,d'altronde venivo considerata una ragazza abbastanza....bizzarra diciamo.Ricevetti subito un'occhiataccia da quel perfetto sconosciuto che ricambiai con disprezzo,già andavamo male.La donna invece mi guardava sorridendo,con una punta di speranza negli occhi....mi stava già simpatica.Ad un certo punto quell'uomo che non degnavo di chiamare padre strattonò mia madre in un angolo gesticolando e guardandola in cagnesco ricevendo come risposta l'indifferenza,lessi alcune parole come *con te ci penso dopo* e iniziarono a parlare con la direttrice chiedendo mie informazioni personali.
Attesi in silenzio finché non venni assegnata a quella famiglia che mi portò nella mia nuova casa.
