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Finalmente la valigia era vuota e l'armadio strapieno, sono le tre del pomeriggio quindi decido di andare a mangiare qualcosina e poi uscire per fare un giro.

"JACOOBB IMMAGINO CHE QUESTI SIANO TUOII!"
"Che cazzo mi urli bambinetta!" risponde a sua volta urlando.
"La prossima volta non lasci i tuoi boxer in giro per casa Riccioli d'oro" non ricevo nient'altro che una risata, la fame mi è passata quindi vado a fare due passi.
"Io esco"
"Dove hai intenzione di andare ragazzina? Sei qui da tre ore non da tre anni, sono sicuro che ti perderai"
"Voglio conoscere Miami, prima o poi dovrò farlo.. Non pensi?"
"Ma non ora"
"E perché mai?" Stava iniziando ad irritarmi, voleva anche decidere per me?
"Perché io ora ho da fare, appena torno ti ci accompagno io così eviti di perderti e io evito di venire a cercarti chissà dove"
In effetti un po aveva ragione ma non sapevo cosa fare..
"Va bene, ma se per le 5 non stai qua io vado da sola"
"Sisi okkey bambinetta, okkey ho capito andiamo ora, il tempo di fare una chiamata"
"Ma tu non avevo da fare?"
"Fatti gli affari tuoi ragazzina" detto questo esce dalla cucina e sale le scale, lo sento parlare a telefono "No, non posso.. si è più importante.. Non posso rimandare.. ok ciao"
Aveva davvero da fare ma ha preferito venire con me.. okkey no Carol non iniziare a farti i film mentali.. ritorno in me quando lo vedo appoggiato alla porta che mi fissava..
"Allora? Andiamo?"
Io scuoto un po la testa per ritornare sul pianeta Terra
"Ehm.. sisi il tempo di darmi una sistemata a arrivo"
"Che noia che siete voi femmine!"
"Tacii!" Gli urlo dalla mia stanza.
Mi cambio il pantaloncino mettendone uno più comodo ma piu attillato e metto una canotta un po scollata con le mie adorate All Star bianche, faccio la coda e scendo.
"Andiamo" dico, prendo le chiavi dal mobiletto d'entrata, il cellulare e chiudo la porta con due giri di chiavi come mi aveva detto lui.
"Bambinetta sai che nemmeno con questi pantaloncini sei male?"
"E quindi?"
"Voglio dire che hai un bel fisico e un bel fondoschiena, non ci vuole tanto per capirlo"
"Voi maschi pensate solo a quello" detto questo lo supero a inizio a camminare più veloce davanti a lui..
"Carol.." oddio mi ha chiamata Carol e non bambinetta... mi giro "Non sono i maschi che pensano solo a quello, sono io che penso solo a quello.. E camminando davanti a me non fai altro che farmene avere una bella visione e poi non sai neanche dove andare!"
A questo punto mi rendo conto che stavo camminando senza meta e che io non conoscevo affatto quella città quindi mi toccò rallentare e stare al suo passo.
"Dove stiamo andando Jacob?"
"Troppe domande ragazzina"
"Vorrei almeno sapere dove mi porti!"
"Okkey, basta che stai zitta. Andiamo a fare un giro al centro, passiamo per la pista da skate così saluto i miei amici e poi torniamo a casa. Contenta?"
"Se mi fai conoscere qualche tuo amico carino sarei molto più contenta" dico ridendo
"Perché io non ti basto? Nessuno tra loro è meglio di me ragazzina"
"Molto modesto il ragazzo. Comunque no, per me non lo sei"
"Peccato che la tua faccia rossa e la bocca aperta che hai ogni volta che mi fissi ti tradiscono ragazzina" dice con un sorrisetto sulle labbra. Si è vero, quando lo vedo non riesco a smettere di guardarlo, con quei capelli che anche se spettinati sono favolosi, le labbra carnose, gli occhi più profondo dell'oceano e un fisico che fa inividia alle divinità.. ma tutto ciò lui non lo doveva sapere anche se non ero brava a mascherare tutto ciò..
"Heii ci seii?" Mi chiede passando una mano davanti alla mi faccia..
"Sisi andiamo.."

Innamorata Del Mio Miglior NemicoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora