Una volta aver dato l'indirizzo al tassista mi metto comoda per osservare questa città sconosciuta, mi perdo nel via vai di gente, nel cielo azzurro nella gente a mare.. ebbene si mi sono trasferite ad agosto per abituarmi un po prima dell'inizio della scuola e chissà.. forse per conoscere qualcuno. Intanto pero non mi ero resa conto che il taxi si era fermato di fronte una piccola villetta molto carina che appunto dovrebbe essere la mia futura casa. Ringrazio e scendo dalla macchina, mi guardo in torno cercando di memorizzare quanti più punti possibili visto il mio scarso senso dell'orientamento e inizio a cercare le chiavi in borsa.
Neanche il tempo di aprire la porta che mi ritrovo una figura immobile proprio davanti a me. Un ragazzo alto, con i riccioli d'oro e gli occhi azzurri, quegli occhi così profondi che paragonarli al mare e al cielo insieme è dir poco, quei lineamenti perfetti e quel fisico scolpito. Penso di essere rimasta a bocca aperta e mi sento le guance andare a fuoco.
"Ragazzina quando hai finito di ammirare la mia bellezza potresti anche dirmi cosa ci fai a casa mia" sottolineando la parola mia "e dirmi chi sei"
A questo punto scuoto leggermente la testa e ritorno in me "Senti coso, primo non stavo osservando la tua bellezza" dico
"Ah no? Peccato che a momento avevi la bava alla bocca e andavi a fuoco" risponde acido
"E secondo questa è anche casa mia quindi togliti dai coglioni e fammi entrare"
Detto questo lo vedo un po stupito e mi faccio spazio per entrare.
Subito noto che la casa è arredata con gusto ed è molto accogliente se non fosse per alcune cose che penso siamo di Riccioli d'oro sparse qua e la.
"Quindi io dovrei coinvivere con una ragazzina come te? Mio dio, ci rinuncio bambinetta" dice
"Senti nemmeno a me fa piacere quindi inizia a tacere, poi ho un nome e quindi non chiamarmi più ragazzina o bambinetta perché mi fai andare su di giri visto che ho 17 anni" sputo acida
"Scusami bambinetta se ti sei catapultata in casa senza nemmeno presentarti"
Mi sta già antipatico, non so come farò..
"Scusami Mr Riccioli d'oro se non lo hai fatto neanche te!"
"Come mi hai chiamato scusa?
"Hai capito bene" rispondo "ora scusami ma ho bisogno di un bagno caldo, quindi gentilmente potresti dirmi dov'è il bagno?"
"Certo ragazzina, ti accompagnano"
Ancora con quel soprannome, che nervi a momenti lo uccido e pensare che non lo conosco nemmeno da 10 minuti.
Mi accompagna al piano superiore a si ferma davanti ad una porta e legno "ecco questo è il bagno, non metterci troppo che ho da fare"
"Non dirmi che qui c'è un solo bagno e io devo condividerlo con te Riccioli d'oro" rispondo stupita
"Così sembra, arrangiati"
"Ok ma mettiamo in chiaro che quando tu userai il bagno appena avrai finito rimetterai tutto in ordine come prima, non sono la tua serva."
"Si okkey bambinetta"
"E smettila di chiamarmi così" detto questo entro in bagno e gli sbatto la porta in faccia, apro l'acqua calda e mi ci immergo per un tempo indefinito, forse anche per troppo tempo.
"Ragazzina ti vuoi decidere ad uscire?"
"Fin quando continui a chiamarmi ragazzina puoi anche scordartelo" rispondo facendo la linguaccia, consapevole che lui non può vedermi.. Mi sento un po sciocca ma vabbè
"Dai che devo pisciaree! E poi ancora non so come ti chiami.. bambinetta!"
"Che incontinenza voi maschi" detto questo mi copro il corpo con un'asciugamano poiché ho lasciato tutto in valigia e apro la porta.
Appena apro la porta lo vedo immobile, i suoi occhi mi bruciavano addosso..
"Non dovevi pisciare te?"
"S-si, certo. Comunque così non sei niente male bambinetta"
Giuro che la prossima volta che mi chiama così gli spacco quel bel faccino che si ritrova..
"Ho un nome Mr Riccioli d'oro"
"Anch'io bambinetta" risponde, stavo per dargli veramente uno schiaffo ma lui mi precedette chiudendosi in bagno, che rabbia.
"Comunque io mi chiamo Jacob" urla "Quindi smettila con quello stupido soprannome"
"Io sono Carol, okkey Riccioli d'oro" rispondo urlando dalla mia stanza e iniziando a ridere
"Sei una stronza bambinetta ma sappi che io lo so essere più di te"
Dopo queste parola non mi curo più di rispondergli, porto la mia valigia in camera e inizio a sistemare tutto.
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Innamorata Del Mio Miglior Nemico
RomansaLui è il solito Don Giovanni, il figo della scuola, quello che va con tutte e che non si innamora mai. Riesce ad avere tutte le ragazze che desidera tranne una. Lei la solita brava ragazza, bella da morire ma odia i tipi come lui. Cosa accadrà tra...