"Mi chiamo Annabelle, ho dieci anni; e sono felice"
"Are you happy really Annabelle?"
"Si mum"La porta si chiude con un gran rumore. Voci in corridoio sottolineano il mio disagio. Mia mamma e mio Papà dicono che io sia una bambina strana; ma io non sono strana.
Cosa vuol dire strana? Io non so cosa vuol dire.
Abbasso lo sguardo e raccolgo una bambola di porcellana portandomela davanti agli occhi. Ha grandi occhi blu, una sottoveste bianca forse troppo grande ma è l'unica che ho.
Ha due guance rosse e capelli biondi biondi. Assomiglia a me..
Solo che lei non è me. Io sono più grande; più alta.
Lei non ha una cicatrice sul viso, io si.
Lei si chiama Anna io Annabelle.Parlo a bassa voce perchè se no mamma mi sgrida. Loro non vogliono sentirmi; dicono che sono strana. Ma io non so cosa vuol dire!
"Anna perché mamma dice che sono strana?"
Appoggio la bambola a terra
" Perché non vogliono farmi giocare con Julian?"
Annabella si alza da terra lentamente, come se le gambe fossero troppo pesanti per lei, come se non fossero abituate a sorreggere un corpo così leggero...
" Io voglio bene a Julian"Un rumore di passi improvvisi fa scuotere la bambina...
La porta si apre.
E la stanza si inonda di luce.
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LOOK ME
ChickLitJulian e Annabelle. "Perché lui c'è sempre stato, lui vivrà per me, dentro di me e lassù per guardarmi vivere." Distanti eppure così vicini. Vivremo un amore profondo fra due esseri così diversi eppure tanto simili; molto lontani eppure straordinari...