5.

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Mi mordo una mano per non urlare. Cavolo! prima non aveva fatto male, ma ora...
Mi guardai dietro: le luci erano ancora accese in salone e in cucina. Mi volto verso il giardino: la macchina era parcheggiata davanti all'albero dove mi ci arrampicavo da piccola. Frugai nella borsa finchè non trovai quel che cercavo: le miracolose chiavi. Premetti il pulsante di sblocco ed entrai in auto. Inserii la chiave e mi aviaii verso la discoteca.
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Appena scesi dalla macchina venni investita dall'odore di fumo e dall'odore dei brilli. Vagai alla ricerca di Leslie per circa mezzora, ormai stanca,e senza speranza, avanzai verso la macchina, finchè una mano piccola e familiare si appoggiò sulla mia spalla. Mi girai di scatto. Eccola! La mia biondina preferita era lì, davanti a me, che mi guardava con gli occhi verdi quasi sempre divertiti. Fece un sorriso sornione. E io ricambiai.
"Sei venuta!" Esclamò lei felice.
"Avevi dubbi?" Chiesi ironica io.
Lei mi prese la mano e mi spinse dentro. "Vieni, ho individuato alcuni ragazzi carin..." ma si interruppe subito. Seguii il suo sguardo e vidi che guardava con occhi sognanti un ragazzo scuro di pelle, con gli occhi chiari, notai che anche lui ricambiava lo sguardo di Leslie. "Vai" sussurai a lei. Leslie non se lo fece ripetere due volte, andò dritta verso il ragazzo. Bene. Ora ero sola. Mi guardai smarrita intorno. Cosa potevo fare?  Bhe, sei in una discoteca...cosa si fa in una discoteca? Grazie di questa illuminazione vocina interiore! Cosa farei senza di te? Misi da parte la mia timidezza e mi lanciai tra la gente sudaticcia, eccitata, drogata, ubriaca....okay. basta Bethany.
Iniziai a muovermi impacciata come sempre.

Ma dove sono andata?!
Erano passate ormai due ore, che io avevo trascorso stravaccata su una poltrona bevendo non so cosa. Però era buono! Così buono che ero arrivata al sesto bicchierino. Un ragazzo mi si piazziò davanti. Alzai lo sguardo. Aveva i capelli biondi ritti sulla testa, degli occhi castano scuro mi guardavano colmi di divertimento e...qualcosaltro...
"Ma che carina! Una sgualdrina in cerca di clienti! Bhe ne hai trovato uno" fece un sorriso perfido. Volevo rispondergli a tono, ma tutto quello che mi uscì fu una risata.
"Hai detto bhe." Continuai a ridere. Il suo sguardo ora era divertito e consapevole...consapevole che ero ubriaca e che poteva approfittare di me...non di nuovo. Ti prego. Non di nuovo. Cercai di alzarmi ma le gambe non mi rispondeavano. Lui mi prese sgarbatamente per un polso e mi trascinò in un angolino.
"Qui dietro piccola puttanella." Mi prese per i capelli e mi trascinò in un piccolo corridoio costeggiato da tante porte, abbassò la maniglia di una porta, ma prima solo di entrare, mi prese una spallina e la strappò. Wow... era il mio top preferito...
Chissà cosa sarebbe successo se in quel momento una mano non si fosse posata sulla spalla dello sconosciuto, non l'avesse tirato brutalmente, e gli avesse dato un pugno dritto in faccia..
Sentii le ossa nel naso scricchiolare rumorosamente. Il ragazzo si premette un mano sul naso e scappò. Ora potevo vedere chi l'aveva picchiato.
"Cacchio! È la seconda volta oggi. Devi smetterla di metterti in casini con quest..." Liam non finì la frase che gli lanciai le braccia al collo. Ero felicissima di vedere qualcuno che conoscevo. Lo sentii irrigidirsi per la sorpresa, poi, sentii le sue mani, calde, posarsi sulla mia schiena. "Mi..mi..dispiace.." singhiozzai sulla sua spalla.
"Ehi, va tutto bene, va tutto bene"

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora