6

327 13 2
                                    

Liam  mi portò in macchina e, dato che ero leggermente sbronza ha deciso di guidare lui. Non abbiamo quasi spiccicato parola in macchina, tranne quando mi ha chiesto di mettermi la cintura. Io tenevo la testa poggiata sopra la mano e guardavo fuori dal finestrino con lo sguardo assente. Lui invece era concentrato sulla strada, gli occhi azzurri, quasi argento, scrutano duri lo stretto viale che portava a casa. Ero troppo assorta dai miei pensieri che non avevo notato che ci eravamo fermati davanti casa. Liam era appena uscito e, la porta alle sue spalle si chiuse con un tonfo sordo. Mi slacciai la cintura e aprii la porta. Liam la chiuse prima che potessi girarmi, entrambi poi ci avviammo per il giardino davanti a casa mia, molto lentamente. Io non avevo nessuna voglia di vedere Tom, mentre Liam aveva tutta l'aria di uno che aveva appena litigato con il suo migliore amico per via della sua violenza. Liam abbassa la maniglia e la porta si apre. La luce era accesa e, al centro c'era Tom. Le braccia erano incrociate al petto, quasi come i bulletti delle medie. Ingoiai la bile amara.
Non me ne accorsi subito, ma tremavo: tremavo alle mani, alle gambe, ai piedi. È tutto questo da quando ho visto Tom. Indietreggiai, o almeno cercai, perché la mano di Liam mi diede una spinta così forte da farmi arrivare davanti a Tom. Alzai la testa, io gli sono sempre arrivata al mento. Lui in un primo momento aveva lo sguardo assassino, poi, mi trovai circondata dalle braccia muscolose di mio fratello.
Mi irrigidii per lo stupore, poi mi distesi.
"Sei una stupida idiota Beth, hai idea di quanto mi hai fatto preoccupare?!" Esclamò lui. Sorrisi leggermente. Lui mollò la presa, mi guardò furioso e sollevato allo stesso tempo, aprì la bocca per dire qualcosa (probabilmente un rimprovero) ma prima che potesse dire qualcosa sentii dei passi per le scale. Lo riconoscerei tra mille: mamma e papà. Dei Mamma e papà stanchi per via del lavoro. Guardai di scatto Tom.
"Tranquilla, ho detto che sei uscita con Leslie" poi, vedendo la mia occhiata preoccupata, aggiunse "dai, ti copro" un sorrisetto mi spuntò sulla faccia, ah la complicità tra fratelli! Per un momento, forse, dimenticai anche cosa mi aveva fatto. I tagli! Come li avrei nascosti? Liam, che era talmente silenzioso che avevo addirittura dimenticato la sua presenza, si mise davanti a me, come se mi potesse leggere nel pensiero, si girò e mi fece l'occhiolino. Grazie Liam

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora