2-Paura

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Il mattino seguente Alaska si sognó come doveva essere Cameron, si immaggina un ragazzo gentile,divertente e pervertito come lei ma sopratutto geloso, lei pensava che se un ragazzo è geloso significa che ci tiene veramente ad una persona, quel giorno Alaska si svegliò presto perché doveva andare a scuola,come al solito si fece la doccia e si lavó i denti, andò vicino all'armadio indecisa su cosa mettere, ma dopo alcuni secondi decise di mettere un jeans nero strappato,una maglia sotto nera con su scritta " The "She" to My "Nanigans"in oro, con sopra una camicetta a quadretti bianca e nera e poi le sue adorate superstar nere brillantinate.

Dopo vestita e pettinata andò in cucina a bere il latte caldo, di solito non lo prende mai ma questa volta fece eccezione perché era ancora presto, verso le otto Alaska prese il telefono da sottocarica e lo zaino, salutò sua madre e uscì di casa, uscita dal portone prese le cuffie che aveva nello zaino e le collegó al telefono, cliccó su riproduzione casuale e uscì "esseri umani" di Marco Mengoni, questa canzone le piaceva molto, perché le ricordava che tutte le persone devono avere il coraggio di affrontare le cose e di non aver vergogna di quello che è o per il loro aspetto fisico, dopo un po Alaska sentì la vibrazione del suo cellullare, sperava tanto che era Cameron,ma non era lui era solo la sua amica

Christina:
Giorno
Mi vieni a prendere?
Alaska:
Certo

Scritto questo bloccó il telefono e andò a prendere la sua amica che l'aspettava fuori alla via, per tutto il tragitto continuava a pensare a Cameron e il perché non le ha scritto,

pensava che forse era come gli altri ragazzi che la contattarono, andò su whatsapp precisamente sul suo contatto e vide che il suo ultimo accesso era ieri a mezzanotte,quindi pensava che stesse ancora dormendo ,

arrivata fuori alla via vide la sua amica,
Christina è la seconda migliore amica di Alaska, la conosce da quasi sei anni e da quei sei anni la andava sempre a prendere, in un certo senso era una tradizione che veniva rispettata ogni anno, senza mai saltare un giorno tranne per quando erano malate.

Alaska salutò l'amica e andarono dritte a scuola o come la chiama lei "carcere" perché non possono fare niente, alla prima ora aveva il "pazzo" cioè il professore di musica, un vecchio che metteva rapporti per sciochezze.

Per Alaska le persone dopo i diciotto anni erano vecchi perché secondo lei erano sempre stressati e piene di responsabilità

Entrata in classe Alaska vide che il professore non era ancora venuto così decise di inviare il buongiorno a Cameron, ma quando prese il telefono trovò un suo messaggio.
Alaska si sentì felice perché pensava che non l'avrebbe più scritta invece non fu così

Cameron:
Hey
Alaska:
Ciao sconosciuto/ Killer
Cameron:
Mah...perché
Alaska:
Potresti essere un Killer e sei uno sconosciuto
Alaska:
È logica femminile
Cameron:
Lasciamo stare...
Cameron:
Comunque che fai?
Alaska:
Sto in classe tu?
Cameron:
Dovrei andare a scuola ma mi scoccio
Alaska:
Pigro

Mentre Alaska scriveva a Cameron, Christina le disse che stava arrivando il professore così subito digitó

Alaska:
Ok,devo andare il "pazzo" è arrivato in classe a dopo.

Dopo scritto questo mise il telefono nella tasca dei jeans neri senza farsi vedere dal "pazzo" come lo chiamava lei o sennò lo avrebbe sequestrato .

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